La stampa scrive

Orizzonte Scuola: Governo vara concorsi riservati per precariato storico PA. Precari scuola discriminati, in attesa della sentenza dall'Europa

Il Consiglio dei Ministri di oggi ha dato il via al "pacchetto precariato" per la pubblica amministrazione che avrà quale scopo la "soluzione strutturale" del precariato, dicono dal Governo. Avrà effetti anche per la scuola?

L'esigenza della stabilizzazione dei precari nasce dall'abuso dei contratti a termine nella pubblia amministrazione che viola quelle che sono le direttive europee sull'argomento.

A meno di colpi di scena, il pacchetto approvato oggi non riguarderà i precari stori della scuola che, nonostante le numerose sentenze da parte dei Tar, non hanno avuto riconosciuto il diritto al ruolo dopo i tre anni di contratti a TD indicati dalla direttiva europea.

Quindi i precari, come spesso sono stati costretti nella loro storia lavorativa, si sono rivolti ai tribunali ed entro l'anno si attende la sentenza dela Corte di giustizia europea che si spera condanni lo Stato Italiano per la reiterazione dei contratti precari anche della scuola.

Possibile che l'approvazione del provvedimento di oggi per tutti i comparti della PA non possa avere risvolti anche per la scuola?

Non direttamente, ma rappresenta un precedente e potenzialmente una discriminazione: perché per tutta la Pubblica Amministrazione si è sanata una situazione di illegalità nella reiterazione dei contratti e per la scuola no?

Abbiamo il sospetto che oggi il Governo abbia fornito delle argomentazioni in più ai precari storici della scuola.

Ne è certa l'ANIEF, che in un comunicato, ricordano l'attesa della sentenza della Corte Euopea, lancia un monito al Governo su questo argomento.

Anzi, il giovane sindacato attacca il Governo proprio sullo strumento varato oggi, quello del concorso riservato, affermando che i precari devono essere assunti senza concorso riservato, ma solo perché hanno raggiunto i tre contratti a tempo determinato.

Secondo Anief-Confedir, "nel nostro ordinamento siamo obbligati a recepire la normativa comunitaria." “Anziché varare dei provvedimenti a metà – continua il comunicato - il Governo si assuma le proprie responsabilità sino in fondo: dopo l’approvazione della Legge Bassanini, infatti, sono soltanto accresciuti i costi della spesa pubblica. A causa di una moltiplicazione dei costi legata soprattutto alla politica."

Per quanto riguarda la scuola, ricorda Pacifico "sono stati cancellati negli ultimi sei anni 200mila posti tra docenti e Ata, 4mila presidenze e scuole autonome. Cui prodest?", si chiede il presidente dell'ANIEF "Non certo ai servizi resi ai cittadini. In assenza di risposte adeguate, pertanto, continueremo a ricorrere alla magistratura per ottenere giustizia”.

Certo è che ci pare improbabile che si possa applicare la stessa idea anche alla scuola. Cosa accaderebbe se si dovessero bandire concorsi solo per coloro che hanno tre anni di servizio, dividendo i posti con le graduatorie e i concorsi rivolti, invece, a tutti, copresi i nuovi abilitati?

Crediamo ci sia confunsione nell'ambito del reclutamento già con queste regole, complicarle non è proprio il caso. Ma certo oggi si è aperto un capitolo nuovo per la PA che non potrà lasciare indifferente i precari della scuola.

Attendiamo, nel contempo le sentenze dall'Europa.

Fonte: Orizzonte Scuola