Al Miur si è svolto un incontro con i sindacati, giovedì 20 settembre, durante il quale è stata presentata la bozza del decreto per il prossimo concorso straordinario per infanzia e primaria. Come più volte annunciato, c’è la volontà di procedere rapidamente, per non superare il termine del 10 ottobre, per l’emanazione del decreto ministeriale che definirà i tempi, le modalità e i contenuti del bando. Affidati ad Eurosofia per una preparazione mirata ed efficace. Invia la tua preadesione al seguente link: https://www.eurosofia.it/mod/page/view.php?id=8885
Come annunciato dal Ministro, la procedura ordinaria potrebbe avvenire contestualmente a quella straordinaria. Il concorso straordinario è rivolto a chi ha svolto almeno due anni di servizio negli ultimi 8. Il concorso straordinario, ricordiamo, è la soluzione escogitata dal Governo per risolvere l’annosa questione dei diplomati magistrale, specie degli oltre 6mila assunti in ruolo con riserva, sebbene i posti a disposizione non siano assolutamente tali da creare una compensazione. Potranno partecipare al concorso straordinario i diplomati magistrale entro l’a. s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali, alla data di scadenza del bando.
L’incontro è stato decisivo per dissipare i dubbi in merito al servizio e ai requisiti di accesso.
Cosa si intende per due anni di servizio: per due anni di servizio si intendono 180 giorni per a.s. o servizio continuativo dal 1° febbraio fino agli scrutini finali; al concorso per i posti di sostegno accedono i docenti in possesso del titolo di specializzazione. Il servizio però sarà considerato valido anche se svolto prima del conseguimento della specializzazione; con il termine “specifico” si intenderà quello prestato rispettivamente nell’ordine dell’infanzia e primaria; il servizio specifico (nella scuola dell’infanzia e primaria) prestato sui posti di sostegno sarà valido ai fini dell’ammissione al concorso per i posti comuni.
Per accedere alla procedura specifica per sostegno occorreranno dunque due anni di servizio prestato su posti di sostegno e il relativo titolo di specializzazione. Il servizio sarà valido anche se prestato prima del conseguimento del titolo. Durante la riunione si è stabilito inoltre di attribuire al servizio su sostegno una maggiore valutazione, in modo da incentivare i candidati a partecipare alla procedura e ottenere una copertura rapida dei posti.
La partecipazione al concorso, per i posti di sostegno, è consentita a coloro i quali sono in possesso dei succitati requisiti più il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia). Un anno di servizio è valido quando si raggiungono i 180 giorni. Ciò vuol dire che per partecipare, secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999 n. 124, bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico. Non è possibile sommare servizi che si riferiscono ad anni scolastici differenti, per cui i 180 giorni vanno calcolati solo per un anno scolastico. In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami.
Il concorso si dovrebbe articolare in una prova orale non selettiva (massimo 30 punti) e una valutazione titoli (massimo 70 punti). Tra i titoli valutabili ci sono il superamento di concorsi precedenti e altre abilitazioni di livello universitario. Non sarà assegnato nessun punteggio aggiuntivo ai docenti già assunti in ruolo.
Si stima siano circa 12 mila i posti messi a bando. Per quanto riguarda l’indizione del reclutamento, la procedura riguarderà tutte le regioni. Qualora il decreto fosse approvato senza modifiche, il concorso straordinario sarà articolato in una prova orale di natura didattico-metodologica e nella valutazione dei titoli.
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