All’interno del nuovo Decreto scuola, la Camera ha introdotto un emendamento riguardante le competenze di “coding”. Il Senato darà la sua eventuale approvazione entro il 29 dicembre
Eurosofia da sempre attenta all’esigenze formative ha creato dei corsi specifici relativi a questa tematica:
Coding, pensiero computazionale e didattica digitale (40 ore)
Didattica digitale e coding (10 ore)
Il coding guida gli allievi al pensiero computazionale attraverso un approccio ludico e creativo. Potrebbe sembrare solo un gioco ma agevola lo sviluppo cognitivo e si fonda sul concetto di “learning by doing”, ovvero imparare facendo, senza passare da lunghe lezioni teoriche che potrebbero abbassare notevolmente la soglia d’attenzione.
Quando affrontiamo un problema o abbiamo in mente un’idea, nonostante intuiamo la soluzione non siamo in grado di formularla in modo operativo per metterla in pratica. La capacità di immaginare e descrivere un procedimento costruttivo che porti alla soluzione si chiama “pensiero computazionale”. È un veicolo di concretezza, aiuta a semplificare i percorsi, e a rendere lineare la fruizione delle informazioni.
E afferente alla nostra quotidianità, con molti oggetti che utilizziamo abitualmente e che riteniamo ormai indispensabili. Smartphone, tablet, videogiochi, persino elettrodomestici come la lavatrice o il forno a microonde funzionano grazie a un codice informatico, a una sequenza ordinata di istruzioni.
Come specificato nel testo del decreto:
“Nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche di cui all’articolo 5, commi 1, lettera b), e 2, lettera b), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria, ovvero nell’ambito del periodo di formazione e di prova del personale docente, sono acquisite le competenze relative alle metodologie e tecnologie della didattica digitale e della programmazione informatica (coding).”
Le competenze di coding possono essere acquisite
- nell’ambito dei 24 CFU in discipline pedagogiche e metodologie didattiche
- nell’ambito dei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria
- durante l’anno di prova e formazione
Pertanto i docenti che ad oggi sono sprovvisti delle relative competenze e hanno già acquisito i 24 CFU potranno comunque integrare la loro formazione nel corso dell’anno di prova, dopo l’immissione in ruolo
Non vi sono riferimenti specifiche ma probabilmente tali competenze rientreranno nei corsi che i docenti seguono durante l’anno di formazione.
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