Eurosofia, ente qualificato dal MIUR ai sensi della direttiva 170/2016, sin dal 2017, partecipa a eventi e manifestazioni di sensibilizzazione del fenomeno del bullismo e cyberbullismo (tra cui “SCELGO IO” il progetto condiviso con “Generazioni Connesse II” e numerosi eventi formativi)
Eurosofia organizza un evento in diretta streaming rivolto a professori, studenti e personale universitario, impegnato a vario titolo. L’incontro gratuito: Tavola rotonda “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” con la partecipazione di esperti illustrisi svolgerà il:
13 novembre dalle 16.30 alle 18.30
Tavola rotonda: per la prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo” - Scuola, famiglia, studenti e gruppi di lavoro integrati
Per seguire l’incontro è necessario registrarsi gratuitamente al seguente LINK
Durante la tavola rotonda, il prof. Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione presso l’Università degli studi di Messina e la Dirigente Scolastica Daniela Crimi, in servizio presso il liceo linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo interverranno su:
- Bullismo e cyberbullismo: un'emergenza educativa che coinvolge i genitori, la famiglia e la società civile
- La rappresentazione della violenza: il volto dei giovani oltre le statistiche
- Scuola: prevenzione e contrasto del fenomeno
- Gruppi di lavoro integrati su base regionale destinati a referenti regionali e provinciali del bullismo e cyberbullismo, docenti referenti scolastici e dirigenti scolastici
- Responsabilità penali del bullo e percorsi di rieducazione
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La legge 71/17, recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, rappresenta un primo passo significativo per il riconoscimento e la regolamentazione di un fenomeno sempre più in crescita tra gli adolescenti. La situazione emergenziale in cui ci troviamo non ha assolutamente contribuito ad arginare questo fenomeno troppo diffuso, subdolo e spesso di difficile individuazione.
Se ne parla tanto e spesso ma non in termini risolutivi o di fenomenologia sociale. È di vitale importanza attuare delle procedure che seguano un iter specifico. Servono figure competenti altamente specializzate che siano in grado di intercettare gli abusi prima che gli effetti siano nefasti. Spesso un bullo è un bambino che ha dei traumi e anche il suo destino non può e non deve essere ineluttabile. I giovani devono comprendere come le dicotomie tra differenti comportamenti possano trovare nell’empatia l’avvio della trasformazione.
L’impegno congiunto degli educatori, docenti e della famiglia consiste anche nell’incanalare l’aggressività che, come spiega lo psicanalista D. Winnicott “l’aggressività è energia, ossia forza vitale presente nel bambino sin dalla nascita, quindi ancor prima che possa esprimere i suoi impulsi intenzionalmente”.
Si impone sempre più la necessità e l’urgenza di effettuare un lavoro di rete per affrontare concretamente bullismo e cyberbullismo. Tutte le componenti della società civile, in maniera sinergica, devono impegnarsi perché il fenomeno non resti isolato nelle famiglie o relegato nelle scuole.
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