È stato firmato un nuovo accordo tra Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Zuppi, che permetterà finalmente di attivare delle nuove procedure concorsuali per gli Insegnanti di Religione Cattolica dopo l’ultimo concorso svolto nel lontano 1994.
L’Intesa prevede la copertura del 30% dei posti vacanti tramite concorso ordinario, come stabilito dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Il rimanente 70% sarà assegnato attraverso una procedura straordinaria riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio.
In totale, sono coinvolti circa 6400 insegnanti.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) riunito in adunanza plenaria (in via telematica) in data 8 gennaio 2024 si è espresso sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito recante “Disposizioni concernenti le procedure concorsuali straordinarie riservate agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado”. (scarica parere CSPI).
Si attende entro il mese di febbraio 2024 da parte del Ministero dell’Istruzione e del merito pubblicare i due bandi, la pubblicazione del concorso ordinario e procedura straordinaria
I candidati dovranno possedere i titoli di qualificazione professionale elencati nell’Intesa del 2012
Titoli accademici di accesso:
- Baccalaureato e licenza in teologia (con le sue varie specializzazioni);
- Attestato di compimento del corso di teologia in un seminario maggiore;
- Laurea magistrale in scienze religiose;
- Licenza in scienze bibliche o sacra scrittura;
- Licenza in scienze dell’educazione con specializzazione in educazione e religione;
- Laurea magistrale in scienze dell’educazione con specializzazione in pedagogia e didattica della religione e in catechetica e pastorale giovanile;
- Licenza in missiologia.
Ulteriori Requisiti:
- Certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento (“è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”);
- Per i precari: oltre al titolo di accesso e all’idoneità, è necessario aver svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione;
- Considerato come servizio utile per un anno scolastico: servizio di almeno 180 giorni o servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino alla conclusione delle operazioni di scrutinio finale.
Il Concorso Ordinario si articolerà in prove scritte e orali, volte a valutare la preparazione dei candidati in relazione alla normativa e alle competenze richieste.
Il Concorso Straordinario prevederà una prova orale, a carattere didattico metodologico, che non prevede un punteggio minimo di superamento.
La prova avrà una votazione che, sommata ai titoli culturali e professionali, determinerà la posizione finale alla graduatoria di merito da utilizzare, a scorrimento, fino a totale esaurimento.
La prova orale dovrebbe avere una durata massima complessiva di 30 minuti per la prova orale didattico-metodologica.
L’estrazione della traccia su cui si svolgerà l’esame sarà fatta 24 ore prima della prova stessa.
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“La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità.”
PAPA GIOVANNI PAOLO II