Nuova vittoria Anief in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante: dichiarato il diritto all'immissione in ruolo con retrodatazione giuridica ed economica al 1° settembre 2015 per una docente inserita in GaE che non aveva potuto partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo.
I docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'a.s. 2001/2002 e inseriti in GaE a seguito dell'esito favorevole del contenzioso patrocinato dal sindacato Anief, avevano pieno diritto alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo indetto dalla Legge 107/2015. Il Tribunale del Lavoro di Bergamo accoglie, infatti, il ricorso patrocinato con estrema perizia dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Marco Fusari e condanna il Miur alla stipula di contratto di lavoro a tempo indeterminato con decorrenza retrodatata al 1° settembre 2015 in favore di una docente già inserita in GaE a seguito di sentenza di accoglimento da parte del Consiglio di Stato e al pagamento di tutte le spese di giudizio quantificate in 2.000 euro oltre accessori.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): un'altra ‘precaria storica’ ha ottenuto l'immissione in ruolo grazie alla preziosa azione dei nostri legali e alla battaglia in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante che da anni portiamo avanti con il nostro sindacato. Il rispetto del merito e del giudicato sono principi che il Ministero non deve ignorare e la nostra iscritta aveva tutto il diritto di accedere al piano straordinario di immissioni in ruolo da cui doveva risultare destinataria sin dal 2015 di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Siamo soddisfatti per aver, ancora una volta, ristabilito il rispetto della legalità e della professionalità dei precari.
In applicazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 3788/15, infatti, la docente era stata inserita nelle Graduatorie a Esaurimento con effetto dalla prima pubblicazione delle stesse, ma non aveva materialmente potuto partecipare al piano straordinario di assunzioni non riuscendo ad accedere all'apposita funzione di Istanze-online predisposta dal MIUR nell'agosto 2015 e aveva dovuto inviare un modello cartaceo sostitutivo. Il Giudice del Lavoro di Bergamo non ha avuto dubbi sulla solidità delle tesi patrocinate dai legali Anief e ha dichiarato “il diritto della ricorrente all’immissione in ruolo nella fase C” del piano assunzionale 2015/2016, condannando il MIUR “a emanare ogni atto necessario per la stipulazione di un contratto a tempo indeterminato per la classe di concorso “scuola primaria” - classe EEEE, a far data dall’1 settembre 2015”. La sentenza, dunque, ha ribadito l'illegittimità dell'operato del MIUR e il pieno diritto della docente, che da anni lavorava alle dipendenze del MIUR con contratti a tempo determinato, alla stipula dell'aspirato contratto di lavoro a tempo indeterminato.
“Un'altra “precaria storica” ha ottenuto l'immissione in ruolo grazie alla preziosa azione dei nostri legali e alla battaglia in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante che da anni portiamo avanti con il nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - Il rispetto del merito e del giudicato sono principi che il Ministero dell'Istruzione non può e non deve ignorare e la nostra iscritta aveva tutto il diritto di accedere al piano straordinario di immissioni in ruolo da cui doveva risultare destinataria sin dal 2015 di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Siamo soddisfatti per aver, ancora una volta, ristabilito il rispetto della legalità e della professionalità dei precari”. La lunga battaglia promossa dall'Anief al fianco dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante sta dando i suoi frutti anche riguardo alle immissioni in ruolo da piano straordinario. Il nostro sindacato assicura ai propri iscritti che continuerà a perseverare e a lottare al loro fianco in tutte le opportune sedi per ottenere il loro inserimento nelle graduatorie a esaurimento in modo da poter accedere, come è giusto che sia, a uno dei canali utili per l'immissione in ruolo da cui il Ministero dell'Istruzione ha sempre voluto escluderli e ribadisce, mentre il primo partito di maggioranza si divide sul punto, la necessità di un piano assunzionale veramente efficace che preveda anche la riapertura delle GaE o l'uso delle Graduatorie d'Istituto, debitamente allargate all'intera provincia, ai fini delle future immissioni in ruolo.