Il Consiglio di Stato continua a dare ragione ai diplomati magistrale e alle tesi da sempre sostenute dall’Anief. Anche i docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l’a.s. 2001/2002 che hanno proposto ricorso al TAR Lazio nel 2015 e nel 2016 hanno diritto a rivendicare l’inserimento in GaE, questo quanto chiarito dall’Ordinanza cautelare n. 1281 emanata oggi dal Consiglio di Stato su ricorso patrocinato dagli Avvocati Tommaso De Grandis e Nicola Zampieri.
Marcello pacifico (Anief-Cisal): non avevamo dubbi sul favorevole esito in Consiglio di Stato: il più alto grado della giustizia amministrativa non poteva che confermare che il Decreto Ministeriale n. 235 del 2014 è un atto già annullato in via definitiva ed erga omnes, per cui non è possibile eccepire una tardiva impugnazione di un atto non più esistente.
Ora il Governo intervenga riaprendo le GaE a tutti gli abilitati.
Il Consiglio di Stato, dunque, sposa le tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato e conferma il diritto all’inserimento con riserva dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante in attesa delle definizione nel merito del contenzioso anche se hanno promosso ricorso al TAR del Lazio nel 2015 o nel 2016. L’Ordinanza emanata oggi dal Consiglio di Stato, infatti, interpellato su una delle sentenze del TAR Lazio che aveva dichiarato irricevibile perché tardivo un ricorso promosso nel 2015 quanto all’impugnativa del D.M. 235/2014, riporta a chiare lettere che tale prospettazione del Tribunale Amministrativo Regionale non è condivisibile “poiché il D.M. 235/2014, atto di natura regolamentare, è stato annullato con efficaciaerga omnes dalla sentenza della Sezione 16 aprile 2015, n. 1973, nella parte in cui non consente l’ingresso nelle GaE dei diplomati magistrali, sicché non è quindi possibile ravvisare una tardiva impugnazione di un atto già annullato, che non più esiste”.
Sono migliaia i ricorrenti che si sono rivolti ad Anief in quest’ultimo biennio e ancora una volta le graduatorie ad esaurimento dovranno essere rifatte. Tocca al Governo permettere l’inserimento nelle stesse a tutto il personale abilitato e prevedere l’aggiornamento annuale per evitare nuovi contenziosi dopo l’intervento dell’ultimo mille-proroghe 2016. In caso contrario riapriremo il contenzioso per permettere a tutti gli abilitati di inserirsi in Gae e non nelle GRAME richieste dal Parlamento.