La trattativa con i sindacati vive una fase di stallo, perché le parti sono lontane sul ruolo che assumerà il Collegio dei docenti nella scelta dei nuovi colleghi. Se non dovesse chiudersi a breve, la macchina organizzativa ne risentirà, rendendo vana la promessa del Ministro dell’Istruzione di concludere tutto entro la prima quindicina di agosto. Inoltre, vanno apposte delle modifiche sui punteggi riguardanti pre-ruolo, supplenze su sostegno, servizio nelle scuole paritarie e titoli abilitanti o specializzanti. In caso contrario, soprattutto dopo le ultime sentenze della Cassazione, in tanti saranno costretti a ricorrere in tribunale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): l’amministrazione scolastica deve convocare subito i sindacati e dire come stanno le cose sulla chiamata diretta. Questo ping pong non fa bene a nessuno. Agli alunni, che rischiano di iniziare l’anno senza i loro insegnanti. Al personale, che rimane ‘appeso’ a una chiamata per mesi. Ai dirigenti scolastici, costretti a tamponare la situazione con supplenze fino all’avente diritto. Pensavamo che la lezione del 2016 fosse servita, con l’algoritmo impazzito, le nomine protratte fino allo scorso Natale e un tourbillon di cattedre senza precedenti nella scuola pubblica italiana.
Sulla mobilità del personale scolastico siamo ancora al nulla di fatto: con il mese di marzo ormai alle spalle, la contrattazione tra Ministero dell’Istruzione e sindacati rappresentativi risulta ancora in una pericolosa fase di stallo. “L’iter non è ancora concluso – commenta la rivista Orizzonte Scuola - per cui la presentazione delle domande, le cui date saranno indicate dall’Ordinanza Ministeriale, slitta al mese di aprile. La firma definitiva del Contratto, da parte delle organizzazioni sindacali, inoltre, è tutt'altro che sicura, considerato che ancora non si è raggiunto l’accordo sulla chiamata diretta e che i due contratti (mobilità e chiamata diretta) sono legati l’uno all’altro, almeno secondo quanto affermato dagli stessi sindacati, per cui se non si raggiunge la “quadra” sulla chiamata diretta non si firma nemmeno il CCNI sui trasferimenti e passaggi”.
“Il principale punto di disaccordo – continua la rivista specializzata -, relativamente alla chiamata diretta, riguarda il ruolo del Collegio dei docenti nella scelta dei requisiti da inserire negli avvisi e sulla base dei quali verranno 'chiamati' i docenti titolari nell’ambito in cui si trova la scuola. Per i sindacati il Collegio deve deliberare i requisiti e non esprimere un semplice parere; per il Miur, al contrario, il Collegio deve esprimere un semplice parere, lasciando così ampia discrezionalità al dirigente scolastico”. La stessa rivista auspica “che si raggiunga al più presto un accordo sulla chiamata diretta, in quanto, allungandosi ulteriormente i tempi, difficilmente si assisterà a un regolare avvio del prossimo anno scolastico”.
Anief ritiene condivisibile questa posizione, perché ritardare ulteriormente la sottoscrizione del contratto collettivo sulla mobilità 2017 comporterebbe seri danni alla regolarità delle lezioni che prenderanno il via a settembre; basta ricordare che lo scorso anno parteciparono a queste operazioni oltre 200mila lavoratori della scuola. “L’amministrazione scolastica – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - deve convocare subito i sindacati e dire come stanno le cose sulla chiamata diretta: questo ping pong non fa bene a nessuno. Agli alunni, che rischiano di iniziare l’anno senza i loro insegnanti. Al personale, che rimane ‘appeso’ a una chiamata per mesi. Ai dirigenti scolastici, costretti a tamponare la situazione con supplenze fino all’avente diritto”.
“Pensavamo che la lezione del 2016 – continua il sindacalista autonomo – fosse servita, con l’algoritmo impazzito, le nomine protratte fino allo scorso Natale e un tourbillon di cattedre senza precedenti nella scuola pubblica italiana. Invece, malgrado le buone intenzioni del Ministro Fedeli che nei giorni scorsi ha dichiarato di voler concludere tutte le operazioni di copertura dei posti liberi entro la fine di luglio, al massimo la prima quindicina di agosto, si sta ripetendo lo stesso copione dello scorso anno. A questo punto, il Ministro rompa gli indugi, intervenga sulla trattativa in corso, pare senza sbocchi, e faccia in modo di arrivare il prima possibile alla firma del contratto. Perché tutti i trasferiti, anche tramite utilizzazione o assegnazione provvisoria, nonché tutti supplenti, in questo modo, possano avere la loro cattedra dal prossimo 1° settembre”.
Il giovane sindacato coglie l’occasione per ribadire la necessità di apporre delle modifiche all'ipotesi contrattuale 2017 sulla mobilità: la bozza sottoscritta il 31 gennaio scorso, infatti, prevede che il servizio pre-ruolo continui a essere valutato parzialmente: si prosegue, imperterriti, a non considerare per intero le supplenze svolte (che possono durare decenni). Tale esclusione vale sia per le graduatorie interne d'istituto che per la mobilità d'ufficio che scatta in tutti quei casi in cui l’insegnante perde la titolarità del posto. Anche alla luce delle tante sentenze emesse negli ultimi mesi, Anief consiglia al personale interessato di apporre per intero il periodo di pre-ruolo.
Allo stesso modo, si vuole danneggiare il personale docente con la mancata equiparazione del servizio svolto nelle scuole paritarie, nonché per i periodi di supplenze sul sostegno che andranno considerati per coloro che chiederanno il passaggio su posto comune, visto che il servizio prestato su posto di sostegno con contratti a termine non sarà ritenuto utile ai fini del raggiungimento del vincolo quinquennale per passare da posto di sostegno sulla disciplina. Nel contratto in via di sottoscrizione, infine, va previsto il punteggio massimo per i titoli abilitanti o specializzati conseguiti attraverso Ssis, Tfa, Pas, Scienze della formazione primaria e corsi analoghi.
Il giovane sindacato ricorda che sulla mobilità ha attivato una serie di ricorsi relativi alle discrepanze rispetto ai diritti dei lavoratori della scuola purtroppo confermate con il CCNI sulla mobilità 2017/18: per informazioni e adesioni cliccare qui.
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