Ammessi alle prove del concorso altri 300 ricorrenti che stavano frequentando il corso di specializzazione sostegno alla data di emanazione dell'ultimo concorso. Anief: nuova dimostrazione dell'illegittimità dei bandi 2016.
Il TAR Lazio dà ragione al sindacato Anief e ammette al Concorso 2016 anche i docenti che, all'atto della presentazione della domanda di partecipazione, erano iscritti al II ciclo dei corsi TFA per conseguire la specializzazione nelle attività didattiche di sostegno. I docenti, a causa di un ritardo dell'amministrazione rispetto anche alle previsioni normative che avrebbero voluto il corso concluso già da un anno, non avevano potuto accedere alle prove concorsuali e oggi, grazie all'ordinanza cautelare ottenuta dai legali Anief Ida Mendicino e Donatella Longo, la prima nel suo genere, hanno avuto ragione. I ricorrenti, infatti, possono partecipare alle prove suppletive e cercare di ottenere uno di quei posti che, spesso, non sono stati neanche attribuiti nella sessione ‘regolamentare’ di esami.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): era un paradosso la loro esclusione a priori da un concorso in cui erano in gioco le immissioni in ruolo per un intero triennio solo a causa dei ritardi dell'amministrazione nel concludere i corsi di specializzazione e non potevamo non intervenire.
Ancora una volta il giovane sindacato apre una breccia in favore dei docenti precari abilitati a dimostrazione delle tante illegittimità contenute nell'ultima procedura concorsuale bandita dal Miur.
I ricorrenti che si sono rivolti all'Anief per la tutela dei propri diritti, infatti, erano tutti docenti ovviamente già abilitati nelle classi di concorso curricolari la cui unica colpa era stata quella di aver superato le prove TFA ed essersi iscritti al corso di specializzazione sul sostegno affidandosi alla corretta gestione dello stesso da parte della Pubblica Amministrazione che regolava lo svolgimento di tutto il percorso abilitante. I ritardi nella conclusione del TFA Sostegno presso alcune università, invece, di certo non imputabili alla volontà dei candidati, li hanno fatti piombare in un paradosso tutto all'italiana: il Bando per il concorso 2016 che avrebbe regolato le immissioni in ruolo per l'intero triennio 2016/2019, espressamente dedicato per la prima volta ai posti di sostegno, non permetteva l'accesso alle prove concorsuali agli specializzandi e, dunque, li escludeva platealmente.
“Questi docenti – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - si sono visti negare dal Miur, a causa di ritardi imputabili solo all'amministrazione che ha gestito i corsi TFA Sostegno II ciclo, la partecipazione a un concorso in cui era in gioco la possibilità di accedere alle immissioni in ruolo su posti di sostegno per un intero triennio. Era un paradosso inaccettabile che non potessero essere ammessi con riserva in attesa del conseguimento del titolo e non potevamo non intervenire”.
Ora i candidati, ovviamente tutti già con il titolo di sostegno conseguito dopo pochi mesi dalla chiusura delle procedure di presentazione delle domande di partecipazione al concorso 2016, saranno ammessi alle prove suppletive loro dedicate e potranno, finalmente, mettersi in gioco e concorrere per ottenere quell'immissione in ruolo che il Miur voleva negare loro a priori.
Ancora una volta, dunque, il sindacato Anief ha aperto una breccia in favore dei docenti precari abilitati a dimostrazione delle tante illegittimità e delle incongruenze contenute nell'ultima procedura concorsuale bandita dal Miur.