Sul diritto agli scatti di anzianità per il personale precario e al risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine su posti vacanti aveva ragione l'Anief e i tribunali del lavoro di tutta Italia continuano a condannare il Miur per violazione delle Direttive UE. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi promossi dall'Anief.
La violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE continua a costare al Miur pesanti condanne nei tribunali del lavoro. In poche settimane gli avvocati Anief hanno ottenuto ben 22 sentenze che condannano il Ministero dell'Istruzione al pagamento di oltre 220mila euro in favore di 23 docenti precari, tutti iscritti ANIEF, che si sono visti riconoscere il diritto a percepire la medesima progressione stipendiale riconosciuta ai docenti di ruolo e il diritto al risarcimento del danno in caso di reiterazione di contratti a termine su posti vacanti. Il nostro sindacato trionfa in tribunale forte di quanto stabilito anche recentemente dalla Corte di Cassazione e vede con soddisfazione l'accoglimento delle proprie ragioni grazie alla perizia e alla competenza degli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli che, avvalendosi della preziosa collaborazione dei nostri legali sul territorio, non fanno sconti al Ministero e ottengono ragione anche in Corte d'Appello.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Contratto Collettivo deve essere immediatamente conformato alla normativa comunitaria che, è bene ricordarlo, è stata recepita in Italia sin dal 2001 e si devono eliminare tutte quelle odiose disparità di trattamento che sviliscono i lavoratori precari della scuola, in primis per quanto previsto in merito alla retribuzione.
Continua senza sosta l'incessante azione di tutela promossa dal sindacato Anief contro il mancato riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali per i precari e per ottenere il giusto risarcimento per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. Le sentenze ottenute dai legali Anief su tutto il territorio nazionale - magistralmente coordinati dagli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli - fanno registrare al Ministero dell'istruzione una disfatta totale e una condanna a più di 220mila euro tra spese di lite, risarcimento danni e progressioni stipendiali mai corrisposte. Stavolta sono i Tribunali del Lavoro di Patti (ME) e Reggio Emilia a segnare l'inizio di un periodo nuovamente vincente per il nostro sindacato e a dare piena ragione ai precari della scuola condannando il Ministero dell'Istruzione per l'evidente discriminazione cui sono sottoposti i lavoratori a termine cui non viene riconosciuto il diritto a percepire le medesime progressioni stipendiali dei dipendenti assunti a tempo indeterminato. Il Tribunale di Patti (ME), infatti, su ricorso patrocinato sul territorio dall'Avv. Emilio Magro, condanna il Ministero dell'Istruzione a corrispondere a due docenti precarie un totale di oltre 35mila euro oltre interessi e spese di giudizio per essere costantemente state sfruttate dal Miur e mantenute al livello stipendiale di base nonostante un ultradecennale servizio con contratti a termine. Il Tribunale del Lavoro di Reggio Emilia non è da meno e, grazie al patrocinio dell'Avv. Irene Lo Bue, riconosce a una docente ben 12.086 euro di scatti di anzianità oltre interessi.
Le vittorie Anief non si fermano solo in primo grado: presso le Corti d'Appello di Bari e Messina sono gli ottimi avvocati Michele Ursini ed Emilio Magro a far condannare il MIUR appellante al riconoscimento degli scatti di anzianità in favore di tre lavoratori precari e a ottenere la conferma delle sentenze già favorevoli ottenute in primo grado. La Corte d'Appello di Messina, inoltre, rilevando anche un'illecita reiterazione di contratti a termine su posti vacanti e disponibili, conferma anche la condanna al risarcimento del danno per violazione di norme comunitarie quantificate in 4 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, per un totale che supera i 10mila euro.
L'azione vincente dell'Anief non risparmia il Miur neanche nei tribunali del resto d'Italia con i successi ottenuti anche presso il Tribunale del Lavoro Brescia grazie a una sentenza esemplare ottenuta con il sempre ottimo patrocinio sul territorio dell'Avv. Lara Bianzani che ottiene in favore di una nostra iscritta 4 mensilità di risarcimento e gli scatti di anzianità per un totale di oltre 8mila euro; presso il Tribunale del Lavoro di Crotone (Avv. Francesco Lista) con 4 sentenze che condannano il Miur a circa 35mila euro di risarcimento danni; presso il Tribunale del Lavoro di Messina (Avv. Emilio Magro) e Udine (Avv. Fortunato Niro) con altri 10mila euro di condanna per scatti e risarcimento danni e altre 10 sentenze che riconoscono il pieno diritto alle progressioni stipendiali in favore dei lavoratori precari ottenute per l'Anief presso il Tribunale del Lavoro di Bari (Avv. Michele Ursini), di Caltagirone (CT) e Catania (Avv. Marco Di Pietro), di Livorno (Avv. Simona Rotundo), di Santa Maria Capua Vetere (CE) (Avv. Guglielmo Abbate) e di Udine (Avv. Fortunato Niro), che integrano le vittorie in giudizio per un totale a carico del Miur che supera i 220mila euro.
“Il Contratto Collettivo deve essere immediatamente conformato alla normativa comunitaria – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - che, è bene ricordarlo, è stata recepita in Italia sin dal 2001 e si devono eliminare tutte quelle odiose disparità di trattamento che sviliscono i lavoratori precari della scuola, in primis per quanto previsto in merito alla retribuzione”. Il nostro sindacato, in attesa che il Miur e i sindacati rappresentativi prendano atto dell'urgenza di una riforma del contratto che sia rispettosa dei diritti dei lavoratori precari, ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e per la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari.
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