Per fare in modo che ci siano 'i docenti in cattedra per il 1° settembre ed evitare l’assurda situazione creatasi lo scorso anno scolastico, quando a novembre c’erano ancora classi scoperte e assegnazioni provvisorie fatte e rifatte più volte', c’è il fondato pericolo che non vi siano i tempi tecnici per la verifica dei titoli e servizi presentati, oltre che per una corretta e obiettiva valutazione. A denunciarlo sono dei docenti, secondo cui gli Usr potrebbero lavorare con l’assillo del ‘dobbiamo fare in tempo’, tralasciando l’importante procedura di controllo che dovrebbe accompagnare la valutazione delle domande: qualcosa potrebbe sfuggire e i punteggi risultare alterati, in particolare del servizio svolto nelle scuole paritarie, scrive oggi la stampa specializzata.
A fornire assistenza legale su questo genere di ricorsi è l’Anief che, contro la mancata assegnazione del servizio svolto nelle scuole paritarie, ha predisposto apposito ricorso al giudice del lavoro impugnando la tabella valutazione dei titoli previsti dalla mobilità 2017/18; il giovane sindacato, inoltre, ha organizzato un ricorso analogo, per chi ha svolto lo stesso genere di servizi d'insegnamento avverso alla tabella di valutazione titoli della mobilità d'ufficio, la cosiddetta 'domanda condizionata'; sempre al giudice del lavoro è possibile impugnare la tabella valutazione titoli ai fini della compilazione delle graduatorie interne d'istituto 2017 che non abbiano contemplato correttamente la valutazione del servizio pre-ruolo o di altro servizio pre-ruolo o di ruolo prestato nella scuola paritaria, nei percorsi di formazione professionale, nelle scuole comunali anche situati nelle piccole isole.
Potrebbe essere pagato a caro prezzo il sacrosanto diritto degli alunni ad avere tutti i posti da insegnante della scuola pubblica coperti a fine estate, in corrispondenza dell’inizio del prossimo anno scolastico: per fare in modo che ci siano “i docenti in cattedra per il 1° settembre ed evitare l’assurda situazione creatasi lo scorso anno scolastico, quando a novembre c’erano ancora classi scoperte e assegnazioni provvisorie fatte e rifatte più volte”, c’è il fondato pericolo che non vi siano i tempi tecnici per la verifica dei titoli e servizi presentati, oltre che per una corretta e obiettiva valutazione.
La possibilità è stata segnalata a Orizzonte Scuola da un gruppo di docenti interessati alla mobilità, soprattutto interprovinciale, per l’a.s. 2017/18: “temono – scrive oggi la rivista specializzata - che l’assillo del ‘dobbiamo fare in tempo’ non permetta agli Uffici Scolastici di svolgere al meglio il proprio lavoro, tralasciando l’importante procedura di controllo che dovrebbe accompagnare la valutazione di ciascuna domanda. E così qualcosa potrebbe sfuggire, e i punteggi risultare alterati. Parliamo in particolare del servizio svolto nelle scuole paritarie. La sua valutazione non è rientrata infatti nelle modifiche introdotte nel contratto per la mobilità dell’a.s. 2017/18”.
Il nodo rimane quello da tempo segnalato dall’Anief: ai docenti stabilizzati va infatti riconosciuto per intero il servizio pre-ruolo, anche quello prestato in scuola paritaria, ai fini della ricostruzione di carriera e non solo per i primi quattro anni. Lo stesso vale per il servizio di supplenza svolto su sostegno agli alunni disabili. Sempre Orizzonte Scuola spiega che alla luce della “mancata valutazione generalizzata, alcuni docenti proporranno specifico ricorso e il primo passo è appunto quello di dichiarare tale servizio nella domanda per poi poter impugnare la mancata valutazione da parte dell’ufficio Scolastico”.
A fornire assistenza legale su questo genere di ricorsi è l’Anief che, contro la mancata assegnazione del servizio svolto nelle scuole paritarie, ha predisposto apposito ricorso al giudice del lavoro impugnando la tabella valutazione dei titoli previsti dalla mobilità 2017/18: l’obiettivo è ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio, la valutazione del servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo prestato nella scuola paritaria, ma anche nei percorsi di formazione professionale, nelle scuole comunali, o per ogni anno di servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo effettivamente prestato in scuole paritarie o corsi di formazione professionali o scuole comunali anche situati nelle piccole isole.
Un ricorso analogo, per chi ha svolto lo stesso genere di servizi d'insegnamento, è stato organizzato avverso alla tabella di valutazione titoli della mobilità d'ufficio: il fine è farsi riconoscere il punteggio corretto ai fini dell’attribuzione del punteggio per la mobilità "a domanda condizionata" 2017/18. Infine, Anief ha predisposto uno specifico ricorso, sempre rivolto al giudice del lavoro, per impugnare la tabella valutazione titoli ai fini della compilazione delle graduatorie interne d'istituto 2017 che non abbiano contemplato correttamente la valutazione del servizio pre-ruolo o di altro servizio pre-ruolo o di ruolo prestato nella scuola paritaria, nei percorsi di formazione professionale, nelle scuole comunali anche situati nelle piccole isole.
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