Ancora una volta è l'Anief ad agire a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola ottenendo una sentenza esemplare che impone al Miur il rispetto della normativa sul diritto di precedenza nei trasferimenti del personale disabile.
L'algoritmo 'impazzito', elaborato dal Miur per regolare le procedure di Mobilità dello scorso anno, ha più volte portato scompiglio nella vita dei docenti che si sono visti trasferire, senza criterio alcuno, da una parte all'altra dell'Italia. Stavolta i legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Ida Mendicino hanno dimostrato in udienza che quell'algoritmo, che avrebbe dovuto facilitare le complesse operazioni di trasferimento, non ha rispettato neanche il diritto dei lavoratori in situazione di handicap grave e di precedenza prevista dagli artt. 21 e 33 della Legge 104/1992 di ottenere la sede più vicina alla propria residenza e luogo di cure. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): anche le operazioni di mobilità 2017 sono compromesse da un CCNI che viola i principi di equità e ragionevolezza e lede i diritti dei lavoratori della scuola ponendo in essere evidenti discriminazioni. Il nostro sindacato procederà nuovamente ad adire le vie legali per sanare sia le singole illegittimità e gli errori di valutazione come l'attribuzione dei punteggi nelle domande presentate, sia tutte quelle 'storture' già da tempo rilevate e previste nella contrattazione come la mancata valorizzazione del servizio svolto nelle paritarie, dei titoli di abilitazione SSIS, TFA, Sostegno e del servizio militare svolto non in costanza di nomina. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi promossi dall'Anief inviando, a integrazione della documentazione già trasmessa entro il 6 maggio, i modelli aggiuntivi predisposti dall'Anief per ogni singola tipologia di ricorso.
Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Ida Mendicino hanno ottenuto una nuova vittoria presso il Tribunale del Lavoro di Locri (RC) con la condanna del Miur all'immediata correzione delle operazioni di mobilità 2016 attribuendo al docente che si è affidato al nostro sindacato per la tutela delle proprie ragioni, il diritto al corretto riconoscimento della precedenza riservata al personale disabile, così come previsto dagli artt. 21 e 33 della Legge 104/1992 e, dunque, al trasferimento nella provincia di propria residenza. Viene, dunque, ribadito che le operazioni di trasferimento dello scorso anno risultavano inficiate per “violazione delle disposizioni della contrattazione collettiva che disciplinano i criteri e le modalità di attuazione della mobilità territoriale del personale docente”, tenuto anche conto della titolarità dei benefici previsti dalla normativa sulla tutela del lavoro dei disabili. Il Ministero, totalmente soccombente, subisce anche la condanna al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in 2.000 Euro oltre accessori.
“Anche le operazioni di mobilità 2017 – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - sono compromesse da un CCNI che viola i principi di equità e ragionevolezza e lede i diritti dei lavoratori della scuola ponendo in essere evidenti discriminazioni. Il nostro sindacato procederà nuovamente ad adire le vie legali per sanare sia le singole illegittimità e gli errori di valutazione come l'attribuzione dei punteggi nelle domande presentate, sia tutte quelle 'storture' già da tempo rilevate e previste nella contrattazione come la mancata valorizzazione del servizio svolto nelle paritarie, dei titoli di abilitazione SSIS, TFA, Sostegno e del servizio militare svolto non in costanza di nomina”. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi promossi dall'Anief inviando, a integrazione della documentazione già trasmessa entro il 6 maggio, i modelli aggiuntivi predisposti dall'Anief per ogni singola tipologia di ricorso.