Nella stessa giornata in cui l’Anief invia i primi 12 ricorsi al Tar del Lazio contro il testo del decreto ministeriale che regolarizza l’attuale 'finestra' di aggiornamento dei docenti, anche le altre organizzazioni sindacali protestano per chiedere di rivedere la tempistica di valutazione delle domande, da parte delle segreterie scolastiche, davvero troppo ristretta: di fatto, i giorni utili per la valutazione delle domande saranno veramente pochi, meno di una settimana, senza considerare le altre incombenze e scadenze che caratterizzano il lavoro degli assistenti amministrativi nel mese.
Tra l’altro, le graduatorie d’istituto mai come quest’anno rischiano di essere riviste in continuazione per via delle decisioni prese in tribunale. I ricorsi riguardano il divieto di aggiornamento della prima fascia per chi inserito a pieno titolo o con riserva; il mancato inserimento in seconda fascia dei docenti abilitati ITP, AFAM, Educatori, Diplomati magistrale a indirizzo linguistico, Idonei ultimi concorsi, gli abilitati all'estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia; l’esclusione dalla terza fascia dei laureandi già iscritti alle sessioni di laurea. Come è pure contestata la parziale valutazione del servizio militare e di accesso a Scienze della formazione primaria. Anief ha poi deciso d’impugnare la considerazione dei titoli sulla tabella di valutazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): sulla tempistica ridotta, il Miur conferma tutta la sua mancanza di programmazione. Per i ricorsi, invece, va rilavato che si rivolgono a parti del regolamento istituito che contengono elementi di ingiustizia e irragionevolezza macroscopici, spesso anche in contrasto con chiare pronunce della magistratura amministrativa e persino in opposizione ai recenti decreti delegati.
Per tutti i ricorsi, il personale può presentare domanda o diffida entro il 24 giugno, che corrisponde all’ultimo giorno di presentazione dei titoli e servizi al Miur. Mentre la scadenza per l’adesione ai ricorsi è fissata al 30 giugno 2017. Il sindacato, per venire incontro alle esigenze dei docenti interessati, ha aperto appositi sportelli di consulenza e programmati incontri specifici sul tema. L'Anief, inoltre, fornisce chiarimenti ai propri iscritti.
Il rinnovo delle graduatorie d’istituto, dove sono collocati oltre 300mila insegnanti, si sta trasformando in un vero pasticcio: nella stessa giornata in cui l’Anief invia i primi 12 ricorsi al Tar del Lazio contro il testo del decreto ministeriale che regolarizza l’attuale “finestra” di aggiornamento dei docenti precari, anche le altre organizzazioni sindacali protestano. E lo fanno per rivedere la tempistica di valutazione delle domande, da parte delle segreterie scolastiche, davvero troppo ristretta. “L’ultimo giorno utile per presentare la domanda (a mano, o per posta o tramite PEC) è il 24 giugno", scrive oggi Orizzonte Scuola. Perché, applicando quanto indicato nella circolare di trasmissione del Decreto n. 374 del 1° giugno scorso, le scuole “destinatarie delle domande avranno cura di valutarle e trasmetterle al sistema informativo tramite le relative funzioni che saranno rese disponibili dall’8 giugno al 30 giugno”.
“Tuttavia c’è da aspettarsi che molti docenti invieranno la domanda proprio negli ultimi giorni utili, dato che numerosi sono ancora i dubbi in merito alla compilazione e il Miur ritarda nella pubblicazione delle FAQ di chiarimento. Pertanto, di fatto, i giorni utili per la valutazione delle domande saranno veramente pochi, senza considerare le altre incombenze e scadenze che caratterizzano il lavoro degli assistenti amministrativi nel mese di giugno”, conclude la rivista specializzata.
“Ancora una volta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – la mancanza di un’adeguata programmazione da parte dell’amministrazione centrale ricade sulla testa del personale che opera nelle scuole. Fermo restando che è fondamentale nominare i supplenti prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, come la legge prevede, non si comprende come faranno le scuole a esaminare in una manciata di giorni i titoli e i servizi presentati dai docenti. Sarebbe bastato avviare la ‘finestra’ di aggiornamento con qualche settimana di anticipo. Invece, ogni tre anni, anche se si dovesse tornare al rinnovo annuale, si cade sempre nello stesso errore”.
Tra l’altro, le graduatorie d’istituto mai come quest’anno rischiano di essere riviste in continuazione per via delle decisioni prese in tribunale. Proprio oggi, infatti, l’Anief ha presentato i primi dodici ricorsi al Tar Lazio contro il D.M. 374 riguardanti tutte le fasce, quindi non solo la seconda e terza coinvolte con l’aggiornamento attuale. I ricorsi riguardano, a questo proposito, anche il divieto di aggiornamento della prima fascia per chi inserito a pieno titolo o con riserva, il mancato inserimento in seconda fascia dei docenti abilitati ITP, AFAM, Educatori, Diplomati magistrale a indirizzo linguistico, Idonei ultimi concorsi, gli abilitati all'estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia.
Il giovane sindacato contesta poi l’esclusione dalla terza fascia dei laureandi già iscritti alle sessioni di laurea. Come è pure contestata la parziale valutazione del servizio militare e di accesso a Scienze della formazione primaria. Pertanto, se tutti i laureati per le nuove materie delle secondarie devono sostenere gli eventuali esami integrativi entro la data di scadenza di presentazione della domanda, i laureandi di cui già sono in programma le sessioni di laurea estiva dopo il 24 giugno possono ricorrere per sollevare questione di costituzionalità e presentare domanda di inserimento con riserva richiedendo, intanto, all'Università la modifica delle date per le sedute di laurea tramite l'apposita diffida.
L’Anief ha anche deciso di impugnare i titoli sulla tabella di valutazione: si può ricorrere avverso il mancato riconoscimento del servizio militare non prestato in costanza di nomina sia per la seconda fascia (art. 4bis, titoli di servizio, punto 6), sia per la terza fascia (note al punto d, punto 10); ma anche avverso la tabella A, punto a4, lettera d) possono ricorrere tutti i laureati in Scienze della formazione primaria per chiedere il riconoscimento di ulteriori 18 punti concessi per l’accesso ad altri percorsi abilitanti universitari con selezione di ingresso.
Per tutti i ricorsi, il personale interessato può presentare domanda o diffida entro il prossimo 24 giugno, che corrisponde all’ultimo giorno di presentazione dei titoli e servizi al Miur. Mentre la scadenza per l’adesione ai ricorsi è fissata al 30 giugno 2017. Il sindacato, per venire incontro alle esigenze dei docenti interessati, ha aperto appositi sportelli di consulenza e programmati incontri specifici sul tema. L'Anief, inoltre, fornisce chiarimenti ai propri iscritti relativamente alle varie posizioni dei docenti inseriti in GaE a seguito di ricorso e alle possibilità di promuovere ricorso avverso il D.M. 374/2017.
“Dopo un approfondito studio da parte del nostro studio legale – continua il presidente Anief – ai ricorsi già preannunciati da tempo ne abbiamo aggiunti di nuovi, contro un decreto di aggiornamento delle graduatorie di istituto che a una prima lettura avrebbe oltre 35 punti di contestazione. Per quanto riguarda questa prima tornata di ricorsi autorizzati al Tar Lazio contro il D.M. 374/2017 e la nota Miur di trasmissione prot. n. 25196 del 1° giugno 2017, va rilavato che si rivolgono a parti del regolamento istituito che contengono elementi di ingiustizia e irragionevolezza macroscopici, spesso anche in contrasto con chiare pronunce della magistratura amministrativa e persino in opposizione ai recenti decreti delegati”.
Per approfondimenti:
Legge 107, deleghe non ritirate: sostegno, modalità per diventare insegnanti, valutazione saranno modificate (Orizzonte Scuola, 24 febbraio 2017)
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