Primo provvedimento del Tribunale del Lavoro di Catania che accoglie le ragioni patrocinate dal nostro sindacato e annulla il CCNI nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio svolto nelle scuole paritarie. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief se si sono dichiarati i servizi utili ai fini del ricorso nella domanda di mobilità.
È targato Anief il primo provvedimento favorevole ottenuto presso il Tribunale del Lavoro di Catania che accoglie senza indugi anche le ragioni d'urgenza proposte dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro e impone all'Amministrazione l'immediata rettifica del punteggio attribuito alla ricorrente integrandolo con il servizio svolto per 10 anni nella scuola paritaria. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): 'i nostri legali hanno sempre dimostrato grande impegno e professionalità nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola; questa nuova vittoria intervenuta in favore di una madre che si era ritrovata a lavorare a centinaia di chilometri dalla propria famiglia, dovendo letteralmente rinunciare all'affetto dei propri figli e dei propri cari, è per noi motivo di soddisfazione ancora maggiore. Abbiamo dimostrato in udienza non solo l'illegittimità delle disposizioni riportate nel CCNI, ma anche come il Miur abbia gravemente compromesso l'unità e la serenità familiare della lavoratrice con delle previsioni contrattuali illegittime e lesive dei diritti dei lavoratori'. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il punteggio del servizio svolto nelle scuole paritarie o il punteggio per i titoli SSIS, TFA, Sostegno, per il servizio militare svolto non in costanza di nomina, cui il CCNI non attribuisce punteggio, se si sono dichiarati nella domanda di mobilità.
Il Tribunale del Lavoro di Catania, dunque, si conforma alla giurisprudenza favorevole ormai ottenuta sul punto dai legali Anief in tutta Italia e rileva come “la disposizione di CCNI, nella parte in cui esclude qualsiasi attribuzione di punteggio in sede di mobilità per il servizio d’insegnamento svolto negli istituti paritari, risulta del tutto incoerente ed irrispettosa dell’evoluzione normativa di cui si è dato conto e va pertanto disapplicata”, precisando che “diversamente opinando, inoltre, si perverrebbe ad una interpretazione della vigente normativa senz’altro contraria al principio di eguaglianza, non essendovi ragione per discriminare in sede di mobilità tra servizi facenti parte del sistema di istruzione come delineato dalla legge n. 62/2000 e dunque aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche”. I tanti docenti che nella provincia si sono affidati all'Anief per la tutela dei propri diritti, dunque, possono avere certezza di aver fatto la scelta giusta vista la grande esperienza e l'indiscussa professionalità che sanno sempre dimostrare i nostri legali soprattutto quando si tratta di ottenere risultati impeccabili e che possano fare da “avanguardia” anche per la futura giurisprudenza.
“I nostri legali – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - hanno sempre dimostrato grande impegno e professionalità nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola; questa nuova vittoria intervenuta in favore di una madre che si era ritrovata a lavorare a centinaia di chilometri dalla propria famiglia, dovendo letteralmente rinunciare all'affetto dei propri figli e dei propri cari, è per noi motivo di soddisfazione ancora maggiore. Abbiamo dimostrato in udienza non solo l'illegittimità delle disposizioni riportate nel CCNI, ma anche come il Miur abbia gravemente compromesso l'unità e la serenità familiare della lavoratrice con delle previsioni contrattuali illegittime e lesive dei diritti dei lavoratori”. Ancora possibile, quindi, aderire ai ricorsi Anief per ottenere il punteggio del servizio svolto nelle scuole paritarie o il punteggio per i titoli SSIS, TFA, Sostegno, per il servizio militare svolto non in costanza di nomina cui il CCNI non attribuisce punteggio, se si sono dichiarati nella domanda di mobilità e non si è ottenuto il movimento richiesto.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief contro il CCNI 2017 Mobilità,clicca qui.