Da poche ore sono stati resi noti in molte province i movimenti 2017 relativi alla scuola secondaria di primo grado, intanto l'Anief ottiene altre sentenze che annullano il CCNI nella parte in cui non riconosce punteggio al servizio svolto nelle paritarie e riforma i trasferimenti 2016 perché viziati dai numerosi errori dell'algoritmo. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief se si sono dichiarati i servizi utili ai fini del ricorso nella domanda di mobilità.
I tribunali continuano a riformare gli esiti dei trasferimenti attuati a seguito del CCNI 2016 e impongono al MIUR la rivalutazione delle domande presentate dai ricorrenti computando tutto il servizio svolto nelle scuole paritarie. Continuano, inoltre, le condanne a carico del Ministero per i troppi errori commessi nella gestione delle domande di mobilità attraverso l'ormai famigerato algoritmo. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘le operazioni di mobilità 2017 saranno riformate nuovamente dai tribunali visto che il Miur si è ostinato a non voler valorizzare il servizio svolto durante il precariato nelle scuole paritarie e il preruolo ai fini del raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Noi avevamo segnalato la necessità e l'urgenza di effettuare le dovute rettifiche al CCNI anche per la mobilità d'ufficio e le Graduatorie interne d'Istituto dove ancora si discrimina il lavoro precario, ora agiremo in tribunale per tutelare i diritti dei docenti di ruolo che non hanno ottenuto il trasferimento richiesto o sono stati illegittimamente individuati come soprannumerari’. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il punteggio del servizio svolto nelle scuole paritarie o il punteggio per i titoli SSIS, TFA, Sostegno, per il servizio militare svolto non in costanza di nomina, cui il CCNI non attribuisce punteggio, se si sono dichiarati nella domanda di mobilità.
L'Avv. Giuseppe Fiore Campisi a Pavia, l'Avv. Michele Speranza a Napoli e Roma e L'Avv. Marco Di Pietro a Pisa, inoltre, coordinati dai legali Fabio Ganci, Walter Miceli, ottengono altre quattro soddisfacenti vittorie contro l'algoritmo “impazzito” dello scorso anno con la conferma che è il punteggio l'unico vero criterio cui tener fede nelle operazioni di mobilità “nel senso che, in assenza di titoli di precedenza, per ciascuna preferenza indicata prevale l’aspirante con il punteggio più elevato, mentre invece l’ordine delle preferenze è decisivo solo a parità di punteggio” confermando quanto da sempre sostenuto dal nostro sindacato: “una diversa interpretazione della norma collettiva si porrebbe, inoltre, in violazione del principio generale di scorrimento delle graduatorie fondato sul merito. La procedura di mobilità, infatti, costituisce una procedura concorsuale di impiego, basata sulla redazione di graduatorie e, quindi, lo scorrimento della graduatoria vincola l’amministrazione e la violazione di tale principio dà luogo ad un’incertezza assoluta sulle modalità di assegnazione delle sedi, incertezza che contrasta con i cardini dell’imparzialità e del buon andamento della P.A.”. In numerosi tribunali italiani, inoltre, l'Anief ha ottenuto ancora conferma sul diritto dei docenti al computo degli anni di servizio svolti nella scuola paritaria attribuendo il medesimo punteggio riconosciuto al servizio nelle scuole statali, così come previsto dalla normativa primaria di riferimento. Il CCNI sul punto, è stato già più volte riformato e dichiarato nullo proprio perché in contrasto con la normativa di settore.
Proprio a ridosso della pubblicazione delle operazioni di trasferimento per la scuola secondaria di primo grado, avvenuta in queste ore, dunque, l'Anief ha ottenuto ragione ancora una volta con la conferma che i trasferimenti 2017 potranno essere riformati dai giudici. “Le operazioni di mobilità 2017 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - saranno riformate nuovamente dai tribunali visto che il Miur si è ostinato a non voler valorizzare il servizio svolto durante il precariato nelle scuole paritarie e il preruolo ai fini del raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Noi avevamo segnalato la necessità e l'urgenza di effettuare le dovute rettifiche al CCNI anche per la mobilità d'ufficio e le Graduatorie interne d'Istituto dove ancora si discrimina il lavoro precario, ora agiremo in tribunale per tutelare i diritti dei docenti di ruolo che non hanno ottenuto il trasferimento richiesto o sono stati illegittimamente individuati come soprannumerari”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il punteggio del servizio svolto nelle scuole paritarie o il punteggio per i titoli SSIS, TFA, Sostegno, per il servizio militare svolto non in costanza di nomina cui il CCNI non attribuisce punteggio, se si sono dichiarati nella domanda di mobilità e non si è ottenuto il movimento richiesto.
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