I docenti cancellati dalle GaE per mancato aggiornamento hanno ottenuto nuovamente giustizia grazie al prezioso intervento dei legali Anief, con vittorie ottenute in primo e in secondo grado presso i tribunali di tutta Italia. Ancora possibile aderire entro il prossimo 8 luglio ai ricorsi Anief promossi presso il TAR Lazio per ottenere l'inserimento o il reinserimento dei docenti abilitati.
L’Anief ha ottenuto ancora una volta la conferma del pieno diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza. I Tribunali del Lavoro di Caltagirone, Milano e Ragusa danno piena ragione alle tesi patrocinate dall'Anief e dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Marco Di Pietro e Giovanni Francesco Fidone ribadendo che il Miur ha violato la normativa primaria di riferimento a discapito di questa particolare categoria di lavoratori. Presso la Corte d'Appello di Milano, poi, la vittoria è completa con altre due sentenze che danno piena ragione al nostro sindacato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La giurisprudenza favorevole ottenuta dai nostri legali risulta ormai univoca sul punto: i docenti cancellati dalle Graduatorie devono essere reinseriti. Chiediamo nuovamente e con forza che il Governo si decida a riaprire le Graduatorie a tutti i docenti abilitati”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief entro il prossimo 8 luglio per ottenere l'inserimento o il reinserimento dei docenti abilitati.
Una delle nuove sentenze di pieno accoglimento arriva dal Tribunale di Ragusa – con il patrocinio sul territorio dell'ottimo Avv. Giovanni Francesco Fidone - che ha accolto il ricorso Anief constatando come “i vari decreti ministeriali che si sono succeduti nel tempo, a decorrere dal DM n. 42 del 8.4.2009, sono andati oltre l’attuazione della norma primaria, statuendo che la permanenza nelle graduatorie, a pieno titolo o con riserva, avviene su domanda dell’interessato da presentarsi entro il termine indicato, stabilendo espressamente che “la mancata presentazione della domanda comporta la cancellazione definitiva dalla graduatoria”, senza consentire alcuna possibilità di reinserimento e senza prevedere alcuna forma di comunicazione agli interessati, già inclusi nelle graduatorie, circa l’onere di presentare domanda di aggiornamento al fine di evitare la conseguenza sanzionatoria della cancellazione in via definitiva”. Stessa conferma arriva dal Giudice del Lavoro di Caltagirone dove l'Avvocato Marco Di Pietro dà nuova prova della propria professionalità con una condanna del Miur all'immediato reinserimento della docente nelle graduatorie d'interesse. La Corte d'Appello di Milano, poi, ribadisce ancora una volta all'Amministrazione, nuovamente soccombente in giudizio, che “la possibilità di “reinserimento” è espressamente prevista appunto dall’art.1 comma 1 bis del D.L.97/2004, convertito in l. n°143/2004, e ciò coerentemente con la già indicata ratio del nuovo sistema, di creazione di un meccanismo sì tendente all’esaurimento delle graduatorie, ma al tempo stesso anche di salvaguardia delle posizioni dei soggetti inclusi in base all’originaria regolamentazione”.
“La giurisprudenza favorevole ottenuta dai nostri legali risulta ormai univoca sul punto – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - i docenti cancellati dalle Graduatorie devono essere reinseriti. Chiediamo nuovamente e con forza che il Governo si decida a riaprire le Graduatorie a tutti i docenti abilitati”. L’Anief ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi promossi al TAR del Lazio entro il prossimo 8 luglio per ottenere l'inserimento o il reinserimento dei docenti abilitati.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi,clicca qui.