Miur travolto dai legali Anief anche in Lombardia: 7 sentenze ottenute dall'Anief in meno di una settimana dichiarano il diritto di altrettanti docenti precari a percepire gli scatti di anzianità riconosciuti solo ai lavoratori di ruolo e condannano l'Amministrazione a ben 10mila Euro di spese di soccombenza. Il Tribunale di Milano, in particolare, conferma anche il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del precariato in favore di un docente che per diversi anni ha ottenuto supplenze su posto vacante. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
In tribunale l'Anief continua a tutelare i diritti dei lavoratori precari della scuola e in meno di una sola settimana ottiene altre sette sentenze che riconoscono l'illegittimità dell'operato del Miur che si ostina a negare ai precari le progressioni stipendiali basate sull'anzianità di servizio. Presso il Tribunale di Milano, poi, il Giudice riconosce anche l'illegittimità della serie di contratti a termine stipulati con un precario ‘storico’ e condanna il Ministero a risarcirlo con ulteriori 6 mensilità calcolate sull'ultima retribuzione globale di fatto. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘I tribunali del lavoro stanno riconoscendo la palese discriminazione posta in essere da più di quindici anni dal Miur a discapito dei lavoratori precari della scuola. Auspichiamo che presto il Ministero ponga fine a quello che appare un vero e proprio 'svilimento' del lavoro precario e attribuisca ai lavoratori a termine non solo il giusto riconoscimento della professionalità acquisita con uno stipendio commisurato all'effettiva anzianità di servizio, ma anche il diritto alla stabilizzazione della propria posizione lavorativa assumendo davvero quei precari che da anni contribuiscono al corretto funzionamento della scuola pubblica italiana’. L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari della scuola cui è ancora possibile aderire per ottenere giustizia.
Il Tribunale del Lavoro di Milano, infatti, dà piena ragione ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Francesca Lideo e condanna l’amministrazione per discriminazione e sfruttamento del lavoro precario: all'insegnante, che si è rivolto con fiducia al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti, andranno 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre interessi e le progressioni stipendiali mai percepite durante i tanti anni di precariato. Anche il Tribunale del Lavoro di Verbania, su ricorso patrocinato con perizia per l'Anief dallo stesso team di legali, riconosce il danno considerevole subìto da 4 docenti precarie, perché il Miur, in aperto contrasto con la Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, ha continuato a mantenerli alla retribuzione iniziale senza mai riconoscere loro le progressioni stipendiali computate in base ai tanti anni di servizio d'insegnamento prestati. Le sentenze, dunque, attribuiscono ai ricorrenti il diritto “al riconoscimento, ai fini della progressione stipendiale prevista dalla contrattazione di comparto, della anzianità di servizio maturata durante i rapporti di lavoro a termine intrattenuti con l'Amministrazione convenuta” e alla corresponsione “dell'anzianità di servizio come sopra riconosciuta, oltre alla maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria, dalla data di maturazione di ciascun incremento retributivo fino al saldo”.
Le sette sentenze, dunque, danno piena soddisfazione anche agli iscritti Anief della Lombardia e condannano il Ministero dell'Istruzione anche al pagamento delle spese di lite quantificate in un totale che supera i 10mila Euro. “I tribunali del lavoro stanno riconoscendo la palese discriminazione posta in essere da più di dieci anni dal Miur a discapito dei lavoratori precari della scuola – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal -. Auspichiamo che presto il Ministero ponga fine a quello che appare un vero e proprio 'svilimento' del lavoro precario e attribuisca ai lavoratori a termine non solo il giusto riconoscimento della professionalità acquisita con uno stipendio commisurato all'effettiva anzianità di servizio, ma anche il diritto alla stabilizzazione della propria posizione lavorativa assumendo davvero quei precari che da anni contribuiscono al corretto funzionamento della scuola pubblica italiana”. L'Anief ha promosso ricorsi ad hoc per la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per far valere i propri diritti.
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