Nuova sentenza di accoglimento al TAR Lazio che annulla il D.M. 93/2016 nella parte in cui prevede graduatorie separate per le classi di concorso affini. Marcello Pacifico: adesso avanti tutta per la tutela degli idonei del concorso Primaria e Infanzia. Già pronta la specifica azione legale.
La nuova sentenza del TAR Lazio ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli chiude il conto con il Miur nella battaglia iniziata dall'Anief sin dalla pubblicazione dei bandi del concorso 2016 e ha prodotto i risultati attesi tutelando i diritti dei cosiddetti ‘idonei fantasma’, i docenti che avevano superato tutte le prove concorsuali non rientrando nel 10% aggiuntivo dei posti banditi. Il Miur dovrà, ora, ripubblicare le Graduatorie di Merito della scuola secondaria d'interesse dei ricorrenti e rispettare il diritto di tutti gli idonei a vedersi graduati alla conclusione delle prove concorsuali prevedendo la possibilità di scorrimento nel caso in cui i vincitori utilmente collocati in una delle graduatorie siano presenti anche in un'altra. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Adesso il Miur, dopo la previsione inserita nel D.Lgs. n. 59/2017, dimostri coerenza e provveda a sanare la medesima situazione per i docenti del concorso della Scuola Prima e Infanzia. Chiediamo, ancora una volta, che l'Amministrazione prenda immediati provvedimenti a beneficio dei candidati che hanno superato tutte le prove del concorso prevedendo lo scorrimento oltre il 10% anche per questa categoria di docenti e che rispetti e tuteli i diritti degli idonei esclusi anche per il primo ciclo di istruzione. Noi non indugeremo oltre e la nostra azione legale provvederà a ripristinare la legalità se non vedremo un'apertura apprezzabile in tal senso da parte del Miur”. Già attive le procedure per agire in tribunale con lo specifico ricorso per ottenere giustizia.
La previsione contenuta nell'articolo 4, comma 4, del DM n. 93/2016, infatti, come dimostrato in udienza dai legali Anief e confermato dalla Sentenza del Tribunale Amministrativo, risulta “affetta da profili di illogicità nella parte in cui prevede, per gli ambiti disciplinari orizzontali (costituiti per aggregazione tra discipline omogenee dello stesso grado di istruzione), la costituzione di graduatorie distinte per classi di concorso, senza possibilità di scorrimento nel caso in cui i vincitori utilmente classificatisi in una delle graduatorie siano nel contempo vincitori anche nell’altra”. Rilevata, dunque, l’illegittimità delle Graduatorie di Merito nella parte in cui le stesse non sono state compilate “al netto delle sovrapposizioni di tali candidati vincitori nelle diverse graduatorie dello stesso ambito disciplinare”, Il Miur, totalmente soccombente, si vedrà costretto, dunque, a ripubblicare molte delle Graduatorie di Merito da cui aveva illegittimamente escluso parte dei candidati idonei e a pagare, anche, le spese di giudizio quantificate in 1.500 euro oltre accessori. La tutela dei diritti dei docenti idonei e inseriti negli elenchi aggiuntivi oltre il 10% dei posti utili per le immissioni in ruolo, comunque, è già intervenuta grazie all'azione promossa dall'Anief e alle previsioni contenute nel D.Lgs. n. 59/2017, ma resta insoluta l'identica situazione già rilevata dal nostro sindacato relativamente alla procedura concorsuale della scuola primaria e infanzia e al relativo concorso per posti di sostegno.
“Adesso il Miur, dopo la previsione inserita nel D.Lgs. n. 59/2017, – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - dimostri coerenza e provveda a sanare la medesima situazione per i docenti del concorso della Scuola Prima e Infanzia. Chiediamo, ancora una volta, che l'Amministrazione prenda immediati provvedimenti a beneficio dei candidati che hanno superato tutte le prove del concorso prevedendo lo scorrimento oltre il 10% anche per questa categoria di docenti e che rispetti e tuteli i diritti degli idonei esclusi dalla possibilità di entrare in ruolo anche per il primo ciclo di istruzione”. L'Ufficio Legale Anief ha già attivato le procedure utili per agire in tribunale con uno specifico ricorso per ottenere giustizia se dall'Amministrazione non arriverà nell'immediato una soluzione rispettosa dei diritti dei candidati idonei del concorso Primaria e Infanzia.
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