Svelato il mistero dei posti scomparsi e sottratti ai vincitori dell’ultimo concorso a cattedra: il CCNI 2016 sui trasferimenti, firmato dai sindacati, nell’interpretare la norma sulla mobilità come lex specialis ha occupato tutti i posti vacanti e disponibili, anche quelli da accantonare perché da trasformare a tempo indeterminato. Finalmente il Miur risponde alle reiterate richieste di istruttoria dei giudici amministrativi e ammette di non aver accantonato i posti dell’ultimo concorso a cattedre, autorizzati con D.P.C.M. del 24 dicembre 2015 e banditi con DD.DD. GG. nn. 105-107 del 23 febbraio 2016, prima della firma del CCNI sulla mobilità del 4 aprile 2016 e della relativa Ordinanza ministeriale n. 241. Da Viale Trastevere ci si trincera dietro l’art. 1, c. 108 della legge n. 107/2015 laddove è disposto il 100% dei posti vacanti e disponibili per il piano di mobilità straordinaria; ma per lo studio legale dell’Anief, i posti già banditi non potevano essere annoverati tra quelli vacanti e disponibili.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Quando si bandisce un concorso c’è chi vince e c’è chi perde, ma a Roma non la pensano così da parecchio. Già nel precedente concorso 2012, dal Miur sbagliano a fare i conti e dopo il triennio di vigenza delle graduatorie di merito - entro il quale dovevano essere assunti tutti i vincitori di infanzia e primaria secondo una previsione del Miur, certificata dal Mef e bollinata dalla Presidenza del Consiglio - il Parlamento mette una pezza e consente il rinnovo della vigenza delle stesse graduatorie e la possibilità di essere assunti fuori regione. Ancora oggi, alcuni vincitori di quel concorso sono fuori, decaduti o sono stati assunti in regioni diverse da quelle dove hanno vinto, tanto che hanno chiesto all’Anief giustizia, nel silenzio delle altre organizzazioni sindacali.
Anief, a tal proposito, ricorda che è ancora possibile aderire al contenzioso per i vincitori del concorso 2012 infanzia - primaria rimasti senza posto, decaduti dopo la pubblicazione delle graduatorie del concorso 2016 o assunti in una regione diversa da quella per la quale hanno concorso.
Svelato così il mistero dei posti scomparsi e sottratti ai vincitori dell’ultimo concorso a cattedra come denunciato dall’avvocato Lo Bue dell’Anief nel ricorso RG. 13318/2016 per l’annullamento del D.M. 669/2016. Il CCNI 2016 sui trasferimenti, firmato dai sindacati, nell’interpretare la norma sulla mobilità come lex specialis ha occupato tutti i posti vacanti e disponibili, anche quelli da accantonare perché da trasformare a tempo indeterminato. Il 13 settembre 2017 ci sarà l’udienza di merito al Tar Lazio.
Finalmente il Miur risponde alle reiterate richieste di istruttoria dei giudici amministrativi e ammette di non aver accantonato i posti dell’ultimo concorso a cattedre, autorizzati con D.P.C.M. del 24 dicembre 2015 e banditi con DD.DD. GG. nn. 105-107 del 23 febbraio 2016, prima della firma del CCNI sulla mobilità del 4 aprile 2016 e della relativa Ordinanza ministeriale n. 241.
Da Viale Trastevere ci si trincera dietro l’art. 1, c. 108 della legge n. 107/2015 laddove è disposto il 100% dei posti vacanti e disponibili per il piano di mobilità straordinaria; ma per lo studio legale dell’Anief, i posti già banditi non potevano essere annoverati tra quelli vacanti e disponibili.
Per il Miur ci sarebbe poco da preoccuparsi perché nel frattempo l’art. 1ter, c. 2, della legge n. 89/2016 ha prorogato il triennio di vigenza delle graduatorie di merito pubblicate entro il 15 settembre 2016 a partire dall’a. s. 2016/2017. Ma per Anief, per chi si è abilitato per infanzia-primaria in Sicilia, si ripropone un nuovo incubo: aver vinto un concorso e mai prendere la cattedra spettante, considerati i pensionamenti previsti nella regione e l’indisponibilità dei posti a seguito anche della mobilità straordinaria, oltre ai tagli al tempo scuola e al ritorno al maestro unico avvenuti con la legge 169/08.
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, afferma che “Quando si bandisce un concorso c’è chi vince e c’è chi perde, ma a Roma non la pensano così da parecchio. Già nel precedente concorso 2012, dal Miur sbagliano a fare i conti e dopo il triennio di vigenza delle graduatorie di merito - entro il quale dovevano essere assunti tutti i vincitori di infanzia e primaria secondo una previsione del Miur, certificata dal Mef e bollinata dalla Presidenza del Consiglio - il Parlamento mette una pezza (art. 1quater, legge n. 89/2016) e consente il rinnovo della vigenza delle stesse graduatorie e la possibilità di essere assunti fuori regione (D.M. 496/2016)”.
“Ebbene, ancora oggi, alcuni vincitori di quel concorso sono fuori, decaduti o sono stati assunti in regioni diverse da quelle dove hanno vinto, tanto che hanno chiesto all’Anief giustizia, nel silenzio delle altre organizzazioni sindacali. Nel 2017, la situazione si ripropone, con dolorose certezze, ancora una volta, per i vincitori del concorso 2016 che non hanno trovato per il secondo anno consecutivo più il posto bandito, a volte primi in graduatoria ma disoccupati. A fine estate, i giudici del Tar Lazio daranno una risposta sulla correttezza della determinazione dell’organico operata dal ministero per le operazioni in ruolo del 2016 e successive. Ma vi è una certezza per i legali di Anief: chi ha vinto un concorso deve essere assunto o dal Miur o dal giudice del lavoro entro il triennio di riferimento”, conclude il sindacalista autonomo.
Anief, a tal proposito, ricorda che è ancora possibile aderire al contenzioso per i vincitori del concorso 2012 infanzia - primaria rimasti senza posto, decaduti dopo la pubblicazione delle graduatorie del concorso 2016 o assunti in una regione diversa da quella per la quale hanno concorso.
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