Pubblicata la Nota Miur n. 17030/2017 che trasmette le nuove modalità e le tempistiche di presentazione delle domande di ricostruzione della carriera per il personale di ruolo che ha superato l'anno di prova. L'Anief invita ad aderire al ricorso per l'integrale riconoscimento del servizio preruolo e a quello per il riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie.
A fronte dei tanti successi ottenuti in tribunale dall'Anief nel corso degli ultimi anni, il giovane sindacato autonomo rilancia i ricorsi volti a ottenere l'integrale e immediato riconoscimento del servizio svolto durante il precariato ai fini della ricostruzione di carriera e il ricorso per il riconoscimento degli anni di servizio nelle scuole paritarie. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “L'attuale normativa interna prevede il riconoscimento dei primi 4 anni preruolo per intero e il restante per 2/3 in aperto contrasto con quanto previsto dalle direttive comunitarie che impongono, senza distinzione di sorta, la non discriminazione tra il servizio a tempo determinato rispetto a quello svolto dal personale di ruolo. Abbiamo già vinto più volte in tribunale ottenendo il riconoscimento della pari dignità al servizio da precari e anche sulla questione del servizio svolto nelle scuole paritarie, abbiamo ottenuto successo ai fini dell'attribuzione di punteggio per la mobilità e abbiamo ottenuto pronunce anche sulla valutabilità di tali esperienze ai fini della carriera. Non esistono servizi di serie A o di serie B; esistono attività lavorative che hanno incrementato l'esperienza del lavoratore e che devono correttamente essere riconosciute ai fini delle progressioni di carriera senza alcuna discriminazione”. Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief sulla ricostruzione di carriera, clicca qui .
La procedura di ricostruzione carriera, che da quest'anno può essere presentata su Istanze Online, è riservata al personale a tempo indeterminato nella scuola pubblica che ha superato l’anno di prova ed è utile ai fini dell'inquadramento del dipendente nel corretto scaglione stipendiale in base ai servizi prestati prima dell'immissione in ruolo. Tutto il personale già confermato in ruolo, dunque, che ha un qualsiasi servizio utile (almeno 180 giorni per anno scolastico o servizio continuativo dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale) o altro servizio comunque riconoscibile ai fini della carriera svolto antecedentemente alla nomina a tempo indeterminato, deve produrre domanda tra il 1° settembre e il 31 dicembre di ogni anno e ha tempo 10 anni dal momento della conferma in ruolo. Da quest'anno il Miur inaugura la funzione online per la presentazione della domanda di ricostruzione di carriera che sarà presa in carica dalla scuola di titolarità o di incarico triennale del dipendente. Il sindacato invita tutto il personale interessato a presentare domanda di ricostruzione di carriera indicando tutto il servizio utile, compreso quello svolto nelle scuole paritarie per cui l'Anief ha promosso specifico ricorso.
La scuola di titolarità/incarico triennale, cui sarà trasmessa telematicamente la domanda, dovrà farsi carico, entro il 28 febbraio dell’anno immediatamente successivo alla proposizione della domanda, di verificare i servizi dichiarati dal dipendente e provvederà a emettere il decreto di ricostruzione di carriera. “L'attuale normativa interna – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - prevede il riconoscimento dei primi 4 anni preruolo per intero e il restante per 2/3 in aperto contrasto con quanto previsto dalle direttive comunitarie che impongono, senza distinzione di sorta, la non discriminazione tra il servizio a tempo determinato e quello svolto dal personale di ruolo. Abbiamo già vinto più volte in tribunale ottenendo il riconoscimento della pari dignità al servizio da precari e anche sulla questione del servizio svolto nelle scuole paritarie abbiamo ottenuto successo ai fini dell'attribuzione di punteggio per la mobilità e abbiamo ottenuto pronunce anche sulla valutabilità di tali esperienze ai fini della carriera. Non esistono servizi di serie A o di serie B; esistono attività lavorative che hanno incrementato l'esperienza del lavoratore e che devono correttamente essere riconosciute ai fini delle progressioni di carriera senza alcuna discriminazione”. L'Anief, dunque, rilancia i ricorsi rivolti al personale di ruolo e invita tutti gli interessati a proporre ricorso per ottenere l'immediato inquadramento economico in base a tutto il servizio svolto durante il precariato e il riconoscimento ai fini della carriera del servizio svolto nelle scuole paritarie.
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