Roma, 12 settembre 2017. È fissato per domani l’incontro tra Governo e sindacati per intavolare una discussione sull'aspettativa di vita alla luce degli ultimi dati Istat, considerato il perdurare dell’incertezza dell'applicazione del prossimo scalino nel 2019. Ma sullo stesso tema prosegue anche il pressing dal Parlamento, con i Presidenti delle Commissioni lavoro di Camera e Senato che chiedono di attuare un rallentamento nell'applicazione del parametro.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È una riforma senza qualità, ingannevole e contraddittoria; a pagare saranno i nostri giovani.
Arriva una nuova nota dal MdL, con la quale si conferma il prossimo tavolo negoziale con le parti sociali fissato per domani. "Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, proseguirà gli incontri con i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL per fare il punto sulle politiche del lavoro e previdenziali", si legge nel comunicato rilasciato ieri. I riflettori dell’opinione pubblica sono puntati sulla fruizione dell'Ape sociale in favore delle donne, attraverso l'istituzione di un'Ape rosa.
Sembra trovare riscontri tecnici e normativi la proposta del governo circa l'ipotesi di uno sconto biennale sul requisito contributivo; la richiesta dei sindacati è quella di proporre una riforma non solo che abbia la peculiarità di “offrire” uno sconto di tipo contributivo, ma anche di tipo anagrafico, intervenendo appunto sui requisiti anagrafici di accesso. Un tema altrettanto caldo è quello rappresentato dall'aspettativa di vita: si rimane in attesa dei dati che verranno prodotti dall'Istat; resta inteso che se non si dovrà o potrà trovare un accordo sull’incremento della speranza di vita, ci si ritroverà dinnanzi a un inasprimento delle future condizioni di pensionamento. Si ricorda comunque che sull'AdV si sono avuti negli ultimi anni dati contraddittori.
Nel frattempo prosegue anche il pressing del Parlamento per uno stop sull'applicazione automatica del parametro legato alla speranza di vita. "Con il Sen. Sacconi ho lanciato l'appello a rallentare questa salita", ha ricordato il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano durante un'intervista rilasciata per Il Piccolo. "Serve necessariamente intervenire" evidenzia il Parlamentare, ricordando che "per la prima volta dal dopoguerra, nel 2015 si è invertito il trend dell'innalzamento dell'aspettativa di vita". Uno scenario che sembra potersi verificare nuovamente anche durante i primi mesi del 2017, per via della rinuncia alle cure di una parte della popolazione.
Non si è fatta attendere la reazione di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal che ha affermato come non si tratti naturalmente di una riforma senza costi. “La stessa – aggiunge - avrà una forte ricaduta generazionale in termini sia occupazionali che di inflazione sociale, alla luce anche del fatto che il Pil del nostro Paese è in stallo”.
Il boom di domande per l’Ape senza costi ha di certo confermato quanto l’introduzione di una forma di pensionamento flessibile fosse esigenza prioritaria del nostro sistema Paese; “ciò comporta però un aumento della spesa pubblica a danno dei contribuenti, perché si riverserebbe nel taglio delle risorse destinate alla pensione futura”, aggiunge il leader della giovane sigla sindacale.
Pacifico continua la sua disamina sugli aspetti principali che hanno e continuano a determinare gli effetti di una “riforma senza qualità, ingannevole e contraddittoria: basti pensare alle baby pensioni e al calcolo retributivo basato solo sugli ultimi stipendi e non sui contributi versati in tutta la carriera. Si rischia quindi di agevolare una classe di lavoratori per penalizzarne altre; occorrerà quindi trovare nuove risorse, senza attingere da fonti già ampiamente sfruttate”.
Il presidente inoltre ricorda che Anief ha siglato una convenzione con il Centro servizi Cedan, società autorizzata a erogare, per mezzo della confederazione Cisal, servizi di Caf e patronato. “Presso gli sportelli del giovane sindacato - commenta il professore Marcello Pacifico - sarà possibile, tramite i referenti Cedan, conoscere le ultime novità sul panorama fiscale e previdenziale, in modo da fornire agli associati un servizio utile che possa permettere di affrontare un’eventuale scelta con consapevolezza”.
Il sindacato ricorda che è sempre possibile chiedere una consulenza personalizzata a Cedan, per sapere se si ha diritto ad andare in quiescenza prima dei termini contributivi e di vecchiaia previsti dalla legge e scoprire inoltre il valore dell’assegno pensionistico, oltre a ulteriori servizi. Per contatti, ci si può collegare al sito internet. Per avere tutte le indicazioni necessarie è possibile anche scrivere una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure chiamare al numero telefonico 091.424272 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
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