Altri cinque docenti con diploma magistrale abilitante ottengono l'immissione in ruolo grazie all'Anief. Pesante condanna del Miur a 18mila Euro di spese legali. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Come sempre fatti e non parole nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola”.
Con ben cinque sentenze di totale accoglimento emanate dai Tribunali del Lavoro di Bologna, Ferrara, Rimini e Udine l'Anief ottiene l'immissione in ruolo retrodatata all'anno scolastico 2015/2016 di altrettanti docenti abilitati con diploma magistrale che il Miur aveva voluto escludere dalla partecipazione al piano straordinario di reclutamento decretato con la Legge 107/2015. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Come sempre l'Anief risponde con i fatti ai fiumi di parole che si sono versati a discapito di questa particolare categoria di insegnanti. Il Miur deve arrendersi all'evidenza e alle determinazioni ormai univoche dei tribunali: i docenti abilitati con diploma magistrale inseriti in GaE a seguito di sentenza passata in giudicato dovevano partecipare al piano straordinario; accedere a quelle immissioni in ruolo, e alle future, è un loro diritto. Queste nuove vittorie in tribunale ci danno ancora una volta ragione e la condanna a carico del MIUR è esemplare: quando l'Amministrazione lede platealmente i diritti dei lavoratori della scuola e tenta di eludere il giudicato e gli ordini dei tribunali, ne deve pagare le spese”.
In tutti e quattro i Tribunali del Lavoro (Bologna, Ferrara, Rimini e Udine) infatti, che hanno visto vincente l'azione legale degli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Fortunato Niro, il Ministero dell'Istruzione si è ritrovato non solo totalmente soccombente, ma anche condannato al pagamento delle spese di lite commisurate in un totale che supera i 18mila Euro nei cinque giudizi. In tutte le sentenze, inoltre, emerge chiaro e lampante il diritto riconosciuto ai cinque docenti che, finalmente, possono godere del loro contratto di lavoro a tempo indeterminato che il Ministero dell'Istruzione, sin dal 2015, aveva negato loro; il Tribunale del Lavoro di Bologna, ad esempio, ricorda al Miur che “La sentenza di annullamento del giudice amministrativo ha efficacia caducatoria ex tunc e conseguentemente le argomentazioni della parte convenuta riferite alla data di entrata in vigore della normativa di riferimento non appaiono fondate”. Le sentenze, inoltre, ribadiscono come “la sentenza del Consiglio di Stato, incidendo sul D.M. 235/2014, ha effetto sin dalla pubblicazione di detto decreto (aprile 2014), eliminando dalla realtà giuridica il provvedimento annullato sin dall’origine” e specificando come “L’eliminazione dell’atto viziato travolge, oltre al provvedimento impugnato, anche gli atti amministrativi consequenziali”.
Riconosciuto, dunque, il diritto dei ricorrenti alla partecipazione a tutte le fasi del piano di assunzione decretato ex lege n. 107/2015 con conseguente condanna del Ministero dell'Istruzione e delle sue diramazioni periferiche regionali e provinciali a emanare tutti gli atti necessari per l’individuazione dei cinque docenti quali destinatari di una proposta di stipula di contratto di lavoro a tempo indeterminato essendosi collocati in posizione utile nelle province d'interesse in base al punteggio posseduto. “Come sempre l'Anief risponde con i fatti ai fiumi di parole che si sono versati a discapito di questa particolare categoria di docenti – commenta Marcello Pacifico presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal -. Il Miur deve arrendersi all'evidenza e alle determinazioni ormai univoche dei tribunali: i docenti abilitati con diploma magistrale inseriti in GaE a seguito di sentenza passata in giudicato dovevano partecipare al piano straordinario; accedere a quelle immissioni in ruolo, e alle future, è un loro diritto. Queste nuove vittorie in tribunale ci danno ancora una volta ragione e la condanna a carico del MIUR è esemplare: quando l'Amministrazione lede platealmente i diritti dei lavoratori della scuola e tenta di eludere il giudicato e gli ordini dei tribunali, ne deve pagare le spese”.
“A favore dell'inserimento in GaE dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 – conclude il presidente Anief - ci sono ben 4 sentenze del Consiglio di Stato che hanno già acquisito l'autorità del giudicato e consolidato il diritto di centinaia di diplomati magistrale all'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento a pieno titolo; che il Miur si sia ostinato a negare a questi docenti l'accesso al piano di assunzioni straordinario del 2015 è un fatto gravissimo che, ora, i tribunali del lavoro stanno giustamente sanzionando con pesanti condanne”. Ancora una volta, dunque, il giovane sindacato ha saputo dimostrare in tribunale la solidità delle proprie tesi e ribadisce il proprio impegno in tutte le opportune sedi per tutelare, come sempre, i diritti dei i lavoratori della scuola.