Non convincono le dichiarazioni rilasciate dalla sen. Valeria Fedeli sul regolare avvio dell’anno scolastico, durante l’audizione presso le Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato. Secondo la Fedeli, quindi, non si deve più parlare di 'supplentite', anche perché in totale sono diminuiti i contratti a tempo determinato di circa 22 mila unità. Inoltre, ha detto la Ministra, l’anno è iniziato senza le criticità del passato.
Forti critiche a quelle affermazioni giungono dai senatori Alessia Petraglia (SI) e Fabrizio Bocchino (Misto): la Ministra non è informata, perché nella Provincia di Firenze mancano 1300 docenti di sostegno e ci sono 168 docenti da nominare sui posti comuni tra la scuola dell’infanzia e quella primaria, ma sono quasi 1000 nella scuola media e nella scuola superiore i professori che mancano all’appello. E ancora, nella Provincia di Roma mancano sui posti comuni dell’infanzia e della primaria 500 docenti da nominare e sul sostegno si è ancora in alto mare. I casi di alunni senza docenti riguardano tutta la Penisola. Anche a Palermo mancano circa 400 maestri di sostegno tra infanzia e primaria e 130 cattedre scoperte tra la scuola media e la scuola superiore.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il tentativo della Ministra Fedeli di recuperare consensi dopo l’approvazione della Buona Scuola è perso in partenza. Per cambiare lo stato delle cose non basta assumere qualche migliaia di docenti, se poi non si permette a quelli della seconda fascia d’istituto di essere stabilizzati, costringendoli invece a svolgere un ulteriore corso-concorso che li terrà lontano dal ruolo per altri anni ancora. Come non si risolverà il problema della supplentite fino a quando si sposteranno su organico di diritto tutti i posti oggi collocati in modo ingiustificato e furbesco su quello di fatto. Il quadro diventa ancora più desolante quando – continua Pacifico – a non essere nominati sono i docenti di sostegno. Perché la loro assenza diventa pregiudizievole per l’assolvimento del diritto allo studio degli alunni disabili: è come se un malato si ricoverasse in ospedale, senza però essere curato. Anche per questo motivo abbiamo confermato la nostra iniziativa ‘Sostegno: non un'ora di meno!’. È scandaloso pure il fatto che per il personale Ata il Miur abbia deciso di aggiornare la terza fascia a lezioni in corso, nell’attuale mese di ottobre. Quindi, nelle prossime settimane pure per loro nelle scuole italiane si assisterà ad un via vai di supplenti.
“Ma quali supplenti annuali nominati tutti entro lo scorso 20 settembre? Ad un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, ci sono ancora decine di migliaia di alunni che aspettano uno o più insegnanti: ad una parte è stato assegnato un docente provvisorio, altri allievi sono ancora in una condizione di provvisorietà”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli sul regolare avvio dell’anno scolastico, durante l’audizione presso le Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato.
La Ministra ha aggiunto che i posti rimasti vacanti sono al Nord e al Centro per materie particolari e per il sostegno, in mancanza di personale specializzato. Secondo la Fedeli, quindi, non si deve più parlare di 'supplentite', anche perché in totale sono diminuiti i contratti a tempo determinato di circa 22 mila unità. Inoltre, ha detto ancora Fedeli, l’anno “è iniziato senza le criticità del passato”. Ma per Anief-Cisal quelle affermazioni non risultano supportate dai fatti: in particolare, molte delle 85mila supplenze annuali devono ancora essere assegnate.
A dirlo a chiare lettere sono stati oggi i senatori Alessia Petraglia (SI) e Fabrizio Bocchino (Gruppo Misto). Per i due senatori, riporta la stampa specializzata, forse la Ministra “non è informata dei dati reali perché, solo per citare alcuni esempi, nella Provincia di Firenze mancano 1300 docenti di sostegno e ci sono 168 docenti da nominare sui posti comuni tra la scuola dell’infanzia e quella primaria, ma sono quasi 1000 nella scuola media e nella scuola superiore i professori che mancano all’appello. E ancora, nella Provincia di Roma mancano sui posti comuni dell’infanzia e della primaria 500 docenti da nominare e sul sostegno si è ancora in alto mare”.
I casi di alunni senza docenti riguardano tutta la Penisola. Anche “a Palermo mancano circa 400 maestri di sostegno tra infanzia e primaria e 130 cattedre scoperte tra la scuola media e la scuola superiore. Lasciare i ragazzi disabili senza docente significa non rispettare i diritti di chi ha reali necessità. Il Governo ammetta di aver sbagliato tutto e – concludono Petraglia e Bocchino – proceda con urgenza all’assunzione a tempo indeterminato del personale Docente e Ata per garantire un normale avvio dell’anno scolastico”.
Anief-Cisal aveva denunciato questa situazione solo alcuni giorni fa. E, di fatto, non è cambiato molto. Anche perché le graduatorie d’istituto, aggiornate ancora una volta colpevolmente proprio in corrispondenza dell’inizio delle lezioni, non sono tutte completate. Ed è da lì che in molti casi vanno attinti i docenti precari da nominare, visto l’alto numero di GaE esaurite. Non va poi dimenticato che quelle graduatorie, anche se finali, sono sempre soggette ai ricorsi, patrocinati dal sindacato e presentati da diverse categorie escluse, e ancora all’esito dei tanti reclami, a seguito dell’assegnazione di punteggi inesatti. Senza dimenticare che in alcune Regioni, come il Veneto, dove solo pochi giorni fa l’Ufficio Scolastico ha dichiarato la mancanza di validità delle graduatorie d’istituto appena aggiornate perché ci sono stati «errori informatici», le liste di attesa sono ancora in piena via di rifacimento.
Sulla modificabilità continua delle graduatorie, quindi anche delle nomine, pesano poi le sentenze dei giudici. Come nel caso degli Insegnanti Tecnico Pratici, per i quali è giunta la sentenza del Tribunale Amministrativo n. 9234/2017 che ha confermato il diritto al loro inserimento in seconda fascia con riserva, poiché in possesso di titolo di studio a tutti gli effetti “abilitativo all’insegnamento”. È di questi giorni la comunicazione chiarificatrice dell’Ufficio Scolastico delle Marche alle scuole, nella quale si ricorda che devono “provvedere all’inserimento in seconda fascia di istituto degli ITP ricorrenti, previa valutazione dei titoli d’acceso. Ciò al fine di un regolare avvio dell’anno scolastico e affinché non ci siano disparità sul territorio nazionale”. La disposizione era stata comunicata alle scuole tramite un apposito avviso sul SIDI, dopo che l’Avvocatura dello Stato ha deciso di non impugnare la sentenza del TAR Lazio. Oltre all’avviso sul SIDI, Il Miur ha inviato un’apposita nota agli Uffici Scolastici Territoriali, la n. 35937 del 17 agosto 2017.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “il tentativo della Ministra Fedeli di recuperare consensi dopo l’approvazione della Buona Scuola è perso in partenza. Per cambiare lo stato delle cose non basta assumere qualche migliaia di docenti, se poi non si permette a quelli della seconda fascia d’istituto di essere stabilizzati, costringendoli invece a svolgere un ulteriore corso-concorso che li terrà lontano dal ruolo per altri anni ancora. Come non si risolverà il problema della supplentite fino a quando si sposteranno su organico di diritto tutti i posti oggi collocati in modo ingiustificato e furbesco su quello di fatto”.
“Il quadro diventa ancora più desolante quando – continua Pacifico – a non essere nominati sono i docenti di sostegno. Perché la loro assenza diventa pregiudizievole per l’assolvimento del diritto allo studio degli alunni disabili: è come se un malato si ricoverasse in ospedale, senza però essere curato. Anche per questo motivo, oltre che per eventuali posti in deroga non attivati o richiesti nel PEI ma negati dall’amministrazione, invitiamo le famiglie, i docenti, gli Ata e dirigenti scolastici ad aderire alla nostra iniziativa Anief ‘Sostegno: non un'ora di meno!’. C’è poi da dire che sulle graduatorie il Miur è recidivo: perché anche per il personale Ata ha deciso di aggiornare la terza fascia a lezioni in corso, addirittura nell’attuale mese di ottobre. “Quindi, nelle prossime settimane pure per loro, nelle scuole italiane – conclude il sindacalista - si assisterà ad un via vai di supplenti”.
Per approfondimenti:
Precariato, i legali Anief intervengono al parlamento Europeo: urge una risoluzione
Oggi la Festa d’Europa, in Italia c’è poco da celebrare
Cassazione: nessuna differenza stipendiale e di diritti tra docenti di ruolo e precari
Supplenti brevi ricevono lo stipendio dopo 5 mesi, aspettavano dal mese di aprile
SCUOLA – Graduatorie infinite per infanzia e primaria? La colpa è tutta del Miur e non dei giudici
Supplenze, col nuovo anno inizia il “balletto” dei precari che cambiano
Lezioni iniziate da tre settimane, decine di migliaia di supplenti ancora da nominare