Arriva dalla Corte d'Appello di Milano una nuova soddisfacente vittoria Anief sul diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per mancato aggiornamento.
La Corte d'Appello di Milano dà ancora una volta ragione ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Marco Fusari sul pieno diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza e riforma la sentenza di primo grado del Tribunale del Lavoro di Lecco che aveva dato ragione al Miur. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La normativa è chiara nel tutelare il diritto dei docenti cancellati ad essere reinseriti nelle graduatorie ad esaurimento all'atto dell'aggiornamento successivo; la nostra vittoria in Corte d'Appello è la prova che il Miur ha da sempre violato quella norma ancora vigente a discapito dei lavoratori precari”.
La Corte d'Appello di Milano, infatti, accoglie il ricorso proposto dai legali Anief e conferma che la disposizione contenuta nell’art.1 comma 1 bis L. n. 143/2004 che prevede che nelle Graduatorie permanenti “a domanda dell'interessato, da presentarsi entro il medesimo termine, è consentito il reinserimento nella graduatoria, con il recupero del punteggio maturato all'atto della cancellazione" risulta vigente anche dopo la trasformazione delle Graduatorie dei docenti in graduatorie ad esaurimento, specificando come tale disposizione non può ritenersi implicitamente abrogata visto che non esiste alcuna impossibilità di contemporanea applicazione tra la previsione generale del carattere ad esaurimento delle graduatorie e la disposizione che consente il reinserimento in graduatoria di chi avesse maturato il diritto a tale inserimento, ma ne sia stato cancellato per non aver presentato tempestiva domanda di aggiornamento.
La possibilità di reinserimento nelle Graduatorie a Esaurimento, dunque, è stata nuovamente ritenuta dalla Corte d'Appello del tutto legittima e, uniformandosi alla precedente giurisprudenza favorevole già ottenuta grazie alla grande perizia e competenza in materia dei legali Anief, è stato ancora una volta confermato che non possono assumere alcun rilievo in senso contrario i decreti ministeriali che si sono succeduti nel tempo, i quali, “pur richiamando l’art. 1 co. 1 bis L. cit. hanno affermato che la mancata presentazione della domanda di permanenza/aggiornamento nella graduatoria entro i termini comporta la definitiva cancellazione senza possibilità di un reinserimento successivo, non potendo tale disposizione, di carattere amministrativo, derogare ad una norma di legge”.
“La normativa è chiara nel tutelare il diritto dei docenti cancellati ad essere reinseriti nelle graduatorie ad esaurimento all'atto dell'aggiornamento successivo - conferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e la nostra vittoria in Corte d'Appello è la prova che il Miur ha da sempre violato quella norma ancora vigente a discapito dei lavoratori precari”. Ora la battaglia Anief a tutela dei lavoratori della scuola continua anche per l'accesso alle nuove graduatorie degli abilitati previste con la cosiddetta “fase transitoria” disposta dal D.Lgs. n. 59/2017 che ha escluso tante categorie di lavoratori della scuola dalla possibilità di accedere alle future immissioni in ruolo.
L'Anief, infatti, ha già elaborato una serie di ricorsi a tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuolaper l'accesso al concorso 2018 rivolto al personale abilitato previsto per la cosiddetta “fase transitoria” e rivolti al personale ITP, AFAM, Abilitati all'estero in attesa di riconoscimento del titolo da parte del Miur, ai docenti di ruolo, agli abilitati in Scienze della Formazione Primaria e ai Diplomati Magistrale per cui non è stata prevista la possibilità di accedere alle nuove graduatorie regionali degli abilitati.
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