Il TAR Lazio, con la sentenza n. 10886/2017, accoglie ancora una volta le tesi Anief e dichiara illegittimo il bando del Concorso 2016 che escludeva i docenti in possesso di diploma ITP. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): l'accesso al concorso 2016 e alla II fascia delle GI sono un atto dovuto nei confronti di quanti da anni lavorano nella scuola pubblica come precari e non hanno mai avuto la possibilità di abilitarsi attraverso procedure ordinarie.
È una nuova soddisfazione quella che arriva dal TAR Lazio e una nuova conferma di un successo tutto targato Anief che vede l’emanazione da parte del TAR del Lazio di un'altra sentenza di pieno accoglimento che conferma il diritto alla partecipazione alle prove concorsuali per Insegnanti Tecnico Pratici dei docenti in possesso di diploma ITP. Gli Avvocati Alberto Agusto e Corrado Resta ottengono ancora una volta ragione sul Miur in tribunale con la condanna dell'amministrazione resistente al pagamento di 2.500 Euro di spese di soccombenza. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “L'accesso al concorso 2016 e alla II fascia delle GI sono un atto dovuto nei confronti di quanti da anni lavorano nella scuola pubblica come precari e non hanno mai avuto la possibilità di abilitarsi attraverso procedure ordinarie. Come sindacato non potevamo non intervenire per sanare ancora una volta le illegittimità poste in essere dal Ministero dell'Istruzione nei confronti di migliaia di lavoratori precari, da anni impegnati a insegnare nelle nostre scuole, e in attesa di poter accedere alle immissioni in ruolo”.
La sentenza emanata qualche giorno fa dal Tribunale Amministrativo, dunque, riprende le precedenti pronunce ottenute dall'Anief anche in Consiglio di Stato e conferma la partecipazione alle prove del concorso 2016 dei ricorrenti con la constatazione che “la clausola del bando di cui all’art. 3, del D.D.G. 23 febbraio 2016 n. 106, contrasta - nella parte in cui ammette a partecipare alla procedura concorsuale esclusivamente i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione - con la circostanza che per le classi di concorso di carattere tecnico/pratico non risultano essere state istituite procedure abilitative ordinarie per tale categoria di insegnanti (cfr. art. 402, d. lgs. n. 297/1994, art. 10, d.m. n. 249/2010 e art. 3, comma 2, d.p.r. n. 29/2016)”. I ricorrenti Anief hanno potuto partecipare alle prove suppletive calendarizzate ad aprile scorso di cui, in alcune regioni, si attende ancora l'esito per poter finalmente ottenere, con la pubblicazione delle Graduatorie di Merito integrate con l'inserimento a pieno titolo e senza alcuna riserva dei nominativi dei ricorrenti che hanno superato tutte le prove, quell'immissione in ruolo da sempre negata dal Miur.
“L'accesso al concorso 2016 e alla II fascia delle GI, ottenuta sempre grazie ai ricorsi patrocinati dal nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - sono un atto dovuto nei confronti di quanti da anni lavorano nella scuola pubblica come precari e non hanno mai avuto la possibilità di abilitarsi attraverso procedure ordinarie. Come sindacato non potevamo non intervenire per sanare ancora una volta le illegittimità poste in essere dal Ministero dell'Istruzione nei confronti di migliaia di lavoratori precari, da anni impegnati a insegnare nelle nostre scuole, e in attesa di poter accedere alle immissioni in ruolo anche sottoponendosi alle prove concorsuali”. La battaglia Anief al fianco dei diplomati ITP continua anche con i nuovi ricorsi per la partecipazione alla cosiddetta “fase transitoria” prevista dal D.Lgs. n. 59/2017 in caso il Miur si ostini nuovamente ad escluderli pur se inseriti nella II fascia delle graduatorie d'istituto 2017/2020 o con titolo valido per l'accesso all'insegnamento ITP.
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