Molti docenti con contratto a termine non hanno ancora visto liquidarsi alcun emolumento relativo allo svolgimento della propria attività professionale. Sono migliaia le chiamate pervenute presso la segreteria nazionale del giovane sindacato in ordine al mancato pagamento degli stipendi dei docenti con contratto a supplenza breve; lo stipendio di un docente supplente arriva generalmente un mese dopo, intorno ai giorni 26/29 del mese. Addirittura molti docenti lamentano il fatto di non vedere neanche il cedolino con la data di esigibilità, cioè quella in cui sarà accreditato lo stipendio all’interno del sistema Noipa.
I ritardi nel pagamento di tali emolumenti potrebbero essere causati da un rallentamento nella registrazione dei contratti da parte delle scuole e dalla successiva presa in carico delle Rts di competenza; qualunque sia il motivo, fatto sta che tantissimi insegnanti stanno contattando il centralino della sede nazionale del sindacato che, nella persona del proprio Presidente nazionale dott. Marcello Pacifico, ha preparato un modello di diffida a disposizione dei propri associati.
Il sindacato Anief consiglia ai propri associati di valutare, propedeuticamente all’invio del modello di diffida, se la Scuola in cui si è prestato il servizio ha autorizzato il pagamento. Infatti, qualora la scuola avesse già autorizzato il pagamento, la questione non è più di competenza dell’istituto scolastico, ma della Ragioneria Territoriale dello Stato della provincia in cui si presta servizio.
In ogni caso, per ottenere l’autorizzazione del Rts di propria competenza, è necessario che il Miur metta a disposizione i fondi necessari. Nel caso in cui non si sia verificato il pagamento e non dovesse comparire il cedolino all’interno del portale NoiPa, è necessario scaricare, compilare e trasmettere il presente modello di diffida al fine di vedersi liquidate le spettanze dovute.
Anief auspica un’immediata risoluzione dei problemi di tanti docenti rimasti senza stipendio; nel caso in cui entro le prossime 48 non si dovesse giungere ad una soluzione in merito, adirà le vie giudiziarie per la tutela del personale della scuola coinvolto.