Il Tribunale del Lavoro di Trento condanna l'amministrazione scolastica provinciale per reiterato abuso di contratti a termine, sfruttamento del lavoro precario e discriminazione nei confronti di 11 docenti precari. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Illegittime le norme contrattuali che attribuiscono il diritto alla progressione nelle posizioni stipendiali unicamente al personale assunto con contratto a tempo indeterminato e che riconoscono solo parzialmente l’anzianità pregressa ai lavoratori precari immessi in ruolo. Con la nostra rappresentatività, cambieremo le cose e tuteleremo fino in fondo i diritti di tutti i lavoratori della scuola”. Sempre possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari. Anche i docenti già immessi in ruolo possono ricorrere per ottenere gli scatti di anzianità mai percepiti durante il precariatoe per ottenere la ricostruzione integrale e immediata della carriera computando per intero il servizio pre-ruolo.
I Giudici del Lavoro di Trento hanno ravvisato, infatti, non solo l'illegittimità di reiterati contratti a termine stipulati su posti vacanti e disponibili, ma anche tutti i presupposti per l’applicazione del principio di non discriminazione tra lavoratori di cui all’art. 4 dell’Accordo Quadro attuato con Direttiva 1999/70/CE, rilevando come l'amministrazione scolastica della Provincia Autonoma di Trento non abbia mai fornito alcuna “ragionevole giustificazione” circa la disparità di trattamento economico posta in essere a discapito degli insegnanti a tempo determinato. Richiamando la giurisprudenza comunitaria, i giudici trentini hanno, dunque, reputato illegittime le norme interne che attribuiscono il diritto alla progressione nelle posizioni stipendiali unicamente al personale assunto con contratto a tempo indeterminato e illegittimi gli innumerevoli contratti a termine stipulati con i ricorrenti, spesso senza soluzione di continuità, per sopperire a carenze di organico stabile e non transitorio. Anief ricorda che è sempre possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari. Anche i docenti già immessi in ruolo possono ricorrere per ottenere gli scatti di anzianità mai percepiti durante il precariato e per ottenere la ricostruzione integrale e immediata della carriera computando per intero il servizio pre-ruolo.
Il Tribunale del Lavoro di Trento, dunque, con undici distinte sentenze emanate in favore di altrettanti docenti precari, ha accolto le tesi Anief patrocinate con estrema perizia dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco e, richiamando la giurisprudenza comunitaria e nazionale già consolidata sul punto, ha condannato la Provincia Autonoma di Trento al risarcimento del danno da reiterazione abusiva di contratti a termine, quantificandolo in un totale di 26,5 mensilità per tutti i ricorrente che rivendicavano la stipula di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e alla corresponsione, in favore di ogni singolo ricorrente, “della somma spettante a titolo di aumenti stipendiali previsti dalla contrattazione collettiva in favore dei docenti a tempo indeterminato e spettanti alla parte ricorrente in relazione ai periodi di servizio prestati a tempo determinato”, per un totale che supera i 50mila Euro “con il maggior danno da svalutazione liquidato sulla base della variazione percentuale degli indici ISTAT, intervenuta dalla data di maturazione dei singoli crediti fino ad oggi, e con gli interessi legali computati sulla somma così rivalutata e decorrenti dagli stessi termini a quibus fino al saldo”. Per questi motivi, inoltre, l'amministrazione scolastica provinciale è stata condannata a corrispondere le spese di totale soccombenza, per un totale quantificabile in ulteriori 15mila Euro.
“Sfruttare e sminuire la professionalità dei lavoratori precari della scuola è illegittimo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ed è intollerabile che tale discriminazione sia riportata ancora nero su bianco nella contrattazione e nella normativa interna in aperta violazione di norme imperative comunitarie. Con la nostra rappresentatività cambieremo le cose e tuteleremo fino in fondo i diritti di tutti i lavoratori della scuola chiedendo il rispetto delle prescrizioni eurounitari e anche nella contrattazione nazionale e, dunque, l'equiparazione economica dei lavoratori precari e l'integrale e immediato riconoscimento del servizio preruolo ai fini della ricostruzione di carriera”. Anief ricorda che è sempre possibile aderire airicorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari. Anche i docenti già immessi in ruolo possono ricorrere per ottenere gliscatti di anzianità mai percepiti durante il precariatoe per ottenere laricostruzione integrale e immediata della carriera computando per intero il servizio pre-ruolo.
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