Miur travolto dai legali Anief anche presso il Tribunale del Lavoro di Catania: altre 5 sentenze ottenute dai nostri legali in questa settimana dichiarano il diritto di altrettanti docenti precari a percepire gli scatti di anzianità riconosciuti solo ai lavoratori di ruolo e condannano l'Amministrazione a estendere i loro contratti di lavoro dal 30 giugno fino al 31 agosto di ogni anno perché stipulati su posti vacanti.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Confermato un diritto previsto dalla normativa europea che la contrattazione interna disattende da anni. Con la rappresentatività ci batteremo per la piena equiparazione del lavoro precario al lavoro a tempo indeterminato in primis dal punto di vista economico e del riconoscimento immediato dell'anzianità di servizio”.
In tribunale l'Anief continua a tutelare i diritti dei lavoratori precari della scuola e, in meno di una solasettimana, ottiene altre cinque sentenze che riconoscono l'illegittimità dell'operato del Miur che si ostina a negare ai precari le progressioni stipendiali basate sull'anzianità di servizio. Presso il Tribunale di Catania, su ricorsi patrocinati con la solita perizia che li contraddistingue dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro, il Giudice riconosce anche l'illegittimità del termine apposto ai contratti stipulati su posti vacanti e condanna il Ministero alla loro corretta estensione dal 30 giugno di ogni anno fino al 31 agosto, con il riconoscimento delle mensilità estive mai corrisposte. Confermato, inoltre, il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del precariato in favore di un “precario storico” per illegittima reiterazione di contratti a termine con ulteriore condanna a carico del Miur a risarcirlo con 8 mensilità calcolate sull'ultima retribuzione globale di fatto. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “I tribunali del lavoro stanno confermando il diritto espresso nella Direttiva Comunitaria 1999/70/CE riconoscendo la palese discriminazione posta in essere da più di quindici anni dal Miur a discapito dei lavoratori precari della scuola. Con la rappresentatività ci batteremo contro quello che appare come un vero e proprio 'svilimento' del lavoro precario e faremo in modo che il CCNL attribuisca ai lavoratori a termine in primis il giusto riconoscimento della professionalità acquisita con uno stipendio commisurato all'effettiva anzianità di servizio e richiederemo con forza la completa equiparazione del servizio a tempo determinato rispetto a quello di ruolo. Necessaria, inoltre, una vera procedura di stabilizzazione nei confronti di quei precari che da anni contribuiscono al corretto funzionamento della scuola pubblica italiana”. L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precaridella scuola cui è ancora possibile aderire per ottenere giustizia.
Con questi ulteriori successi ottenuti in tribunale, quindi, il Ministero dell'Istruzione è stato nuovamente condannato per discriminazione e sfruttamento del lavoro precario: agli insegnanti, che si sono rivolti con fiducia al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti, andranno risarcimenti per mancate progressioni stipendiali ed estensione dei contratti con corresponsione delle mensilità estive per cifre che vanno dai 15mila ai 35mila Euro a seconda degli anni di precariato svolti alle dipendenze del Miur. Un “precario storico” inoltre, con più di 10 anni di servizio alle spalle, si è visto riconoscere il pieno diritto al risarcimento del danno commisurato in 8 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre interessi, l'estensione di ben 5 contratti dal 30 giugno al 31 agosto e le progressioni stipendiali mai percepite durante i tanti anni di contratti a termine, per uno totale che supera i 45mila Euro. Le cinque sentenze ottenute dall'Anief, dunque, danno piena soddisfazione anche ai tanti precari storici della provincia di Catania, da troppi anni sfruttati senza la possibilità di poter accedere alle immissioni in ruolo e ai dovuti aumenti stipendiali commisurati in base all'effettiva anzianità di servizio posseduta.
“I tribunali del lavoro stanno confermando il diritto espresso nella Direttiva Comunitaria 1999/70/CE – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal -riconoscendo la palese discriminazione posta in essere da più di quindici anni dal Miur a discapito dei lavoratori precari della scuola. Con la rappresentatività ci batteremo contro quello che appare come un vero e proprio 'svilimento' del lavoro precario e faremo in modo che il CCNL attribuisca ai lavoratori a termine in primis il giusto riconoscimento della professionalità acquisita con uno stipendio commisurato all'effettiva anzianità di servizio e richiederemo con forza la completa equiparazione del servizio a tempo determinato rispetto a quello di ruolo. Necessaria, inoltre, una vera procedura di stabilizzazione nei confronti di quei precari che da anni contribuiscono al corretto funzionamento della scuola pubblica italiana”. L'Anief ha promosso ricorsi ad hoc per la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per far valere i propri diritti.
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