Pioggia di condanne per il Miur in tribunale e altre 10 sentenze favorevoli targate Anief che in tutta Italia riconoscono il diritto del personale con contratti a termine a percepire le medesime progressioni stipendiali previste per i lavoratori a tempo indeterminato. Marcello Pacifico: No alla discriminazione, la contrattazione interna deve rispettare le direttive comunitarie.
L'Anief continua a ottenere successi nei tribunali del lavoro di tutta Italia tutelando i diritti dei lavoratori precari della scuola; riconosciuta l'illegittimità dell'operato del MIUR che nega ai docenti con contratti a tempo determinato le progressioni stipendiali calcolate in base all'effettiva anzianità di servizio maturata. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le discriminazioni contenute nel CCNL scuola a discapito dei lavoratori precari non sono più accettabili ed è necessario un immediato adeguamento ai dettami comunitari. Un lavoratore precario non può essere mantenuto alla retribuzione iniziale per il solo fatto di avere stipulato un'infinita serie di contratti a termine, ma ha diritto a vedersi retribuito sin da subito in base all'effettiva professionalità acquisita nel corso degli anni; con la rappresentatività chiederemo l'adeguamento contrattuale alla normativa europea e diremo il nostro secco NO alla discriminazione dei lavoratori a termine anche per quanto riguarda i permessi, le ferie e la ricostruzione di carriera una volta immessi in ruolo”. L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari per rivendicare l'immediato adeguamento dello stipendio in base all'anzianità di servizio cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.
Le sentenze ottenute dai legali Anief, infatti, condannano l'evidente discriminazione cui sono sottoposti i precari della scuola a causa del mancato riconoscimento del diritto a percepire la retribuzione calcolata in base agli effettivi anni di servizio svolti. È una posizione ormai consolidata proprio grazie alla sapiente azione dei nostri legali e in tutte le sentenze viene riconosciuta senza ombra di dubbio l'illegittimità dell'operato del Miur che viola palesemente la Direttiva 1999/70/CE. Nuovamente sancito in tribunale, dunque, il pieno diritto di altri 10 lavoratori per anni sfruttati dal Miur con contratti a termine “al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata in relazione ai periodi di servizio effettivamente prestati ai fini della attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai CCNL succedutisi nel tempo” e il MIUR viene condannato al pagamento di tutte le differenze retributive mai corrisposte.
L'Anief, unico sindacato che sin da subito si è schierato a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola denunciando l'abuso nei confronti dei precari posto in essere dal Miur anche dal punto di vista retributivo, tiene a ringraziare tutti i propri legali sul territorio, magistralmente coordinati dai nostri legali nazionali Fabio Ganci e Walter Miceli, che hanno patrocinato con successo i nostri ricorsi in tutti i Tribunali del Lavoro Italiani. Gli ultimi successi Anief sono stati ottenuti, infatti, presso il Tribunale del Lavoro di Benevento, con il patrocinio dell'Avv. Vincenzina Salvatore, legale di fiducia dell'Anief sul territorio che da anni segue con competenza i nostri iscritti; presso il Tribunale del Lavoro di Bologna, con un nuovo successo ottenuto grazie al sempre ottimo operato dell'Avv. Tiziana Sponga che ottiene anche il diritto all'estensione dei contratti dal 30 giugno al 31 agosto di ogni anno e la condanna del Ministero dell'Istruzione la pagamento di ben 5mila Euro di spese di soccombenza; presso il Tribunale del Lavoro di Firenze con 4 sentenze ottenute dagli Avvocati Simona Fabbrini e Simona Rotundo la cui professionalità è ormai una certezza per gli iscritti Anief della provincia toscana; presso i Tribunali del Lavoro di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, dove il sempre impeccabile intervento dell'Avv. Irene Lo Bue ottiene ben 3 sentenze che danno soddisfazione ai precari emiliani ottenendo, anche, la condanna del Miur al pagamento delle spese di giudizio e presso il Tribunale del Lavoro di Taranto, con una sentenza ottenuta per l'Anief dall'Avv. Massimo Menenti che sa sempre tutelare al meglio le ragioni dei nostri iscritti e ottiene anche la condanna del Ministero al pagamento di 2mila Euro di spese di lite, oltre accessori.
“Siamo sempre in prima linea per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola – commenta Macello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal -. Le discriminazioni contenute nel CCNL a discapito dei lavoratori precari non sono più accettabili ed è necessario un immediato adeguamento ai dettami comunitari. Un lavoratore precario non può essere mantenuto alla retribuzione iniziale per il solo fatto di avere stipulato un'infinita serie di contratti a termine, ma ha diritto a vedersi retribuito sin da subito in base all'effettiva professionalità acquisita nel corso degli anni; con la rappresentatività chiederemo l'adeguamento contrattuale alla normativa europea e diremo il nostro secco NO alla discriminazione dei lavoratori a termine anche per quanto riguarda i permessi, le ferie e la ricostruzione di carriera una volta immessi in ruolo”. L'Anief ha promosso ricorsi ad hoc per la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.
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