La Legge di Bilancio introduce una specifica modifica alla normativa fortemente voluta dall'Anief che ristabilisce la legalità e il rispetto dei diritti dei docenti della scuola infanzia e primaria che avevano superato tutte le prove concorsuali, ma non potevano accedere all'immissione in ruolo per l'assurdo vincolo dell'impossibilità di scorrere le Graduatorie di Merito oltre il 10% degli idonei. La Camera introduce l'art. 334-ter che finalmente accoglie quanto richiesto da sempre dal nostro sindacato anche a seguito delle vittorie ottenute presso il TAR Lazio e prevede proprio l'immissione in ruolo dei cosiddetti “idonei fantasma”.
Dopo le azioni legali incardinate dall'Anief presso il TAR Lazio che avevano già ottenuto successo per la scuola secondaria, ora il cerchio si chiude anche per i docenti della scuola infanzia e primaria che avevano superato tutte le prove del concorso 2016, ma per un'assurda limitazione, non potevano accedere al ruolo se inseriti oltre il limite del 10% dei candidati risultati idonei. La Legge di Bilancio licenziata dalla Camera introduce uno specifico articolo che riconosce il diritto all'immissione in ruolo degli idonei al concorso per la scuola Infanzia e Primaria, anche oltre il limite del 10%. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Già il D.Lgs. n. 59/2017 aveva riconosciuto questo diritto per gli idonei del concorso a cattedra bandito per la scuola secondaria e solo i docenti della scuola Infanzia e Primaria rimanevano illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle immissioni in ruolo se collocati in subordine al 10% degli idonei nelle graduatorie regionali. Ora la soluzione legislativa ripristina la legalità e supera l'evidente disparità di trattamento posta in essere a discapito dei docenti del primo ciclo distruzione, confermando l'assoluta efficacia e fondatezza delle nostre azioni”.
Il Miur, ora, grazie all'ulteriore emendamento che proroga di un altro anno la validità delle graduatorie del concorso (at. 334-bis), dovrà utilizzare le Graduatorie di Merito della scuola infanzia e primaria per i prossimi due anni scolastici rispettando il diritto di tutti gli idonei a vedersi convocati per le immissioni in ruolo a prescindere dalla loro collocazione o meno all'interno del limite del 10%. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Dopo la previsione inserita nel D.Lgs. n. 59/2017 riguardante lo scorrimento oltre il 10% per la scuola secondaria, avevamo chiesto coerenza e un provvedimento ad hoc per sanare la medesima situazione per i docenti del concorso della Scuola Primaria e Infanzia. Siamo soddisfatti di quanto ottenuto a beneficio dei candidati collocati oltre il 10%; sarebbe stato assolutamente irragionevole, a Graduatorie dei vincitori che in alcune regioni sono già esaurite, non prevedere la possibilità di accedere al ruolo a quanti avevano proficuamente superato tutte le prove del concorso”.
La tutela dei diritti dei docenti idonei e inseriti negli elenchi aggiuntivi oltre il 10% dei posti utili per le immissioni in ruolo, è bene ricordarlo, era già intervenuta grazie all'azione legale promossa dall'Anief per la scuola secondaria e concretizzatasi nelle previsioni contenute nel D.Lgs. n. 59/2017, ma restava insoluta l'identica situazione già rilevata dal nostro sindacato relativamente alla procedura concorsuale della scuola primaria e infanzia e al relativo concorso per posti di sostegno per cui l'Anief aveva già provveduto a depositare gli specifici ricorsi presso il TAR Lazio a tutela di centinaia di docenti della scuola infanzia e primaria che, finalmente, hanno ottenuto il riconoscimento di quanto correttamente rivendicato in tribunale. Ora, l'art. 334-ter inserito nella Legge di Bilancio 2018 con testo licenziato ieri dalla Camera, infatti, prevede che “Sino al termine di validità, le graduatorie di tutti i gradi di istruzione e di tutte le tipologie di posto sono utili per le immissioni in ruolo anche in deroga al limite percentuale di cui all'articolo 400, comma 15, del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, limitatamente a coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando, fermo restando il diritto all'immissione in ruolo per i vincitori del concorso”, sanando, dunque, le illegittimità e la palese disparità di trattamento che l'Anief aveva già evidenziato.
“Già il D.Lgs. n. 59/2017 aveva riconosciuto questo diritto per gli idonei del concorso a cattedra bandito per la scuola secondaria – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - e solo i docenti della scuola Infanzia e Primaria rimanevano illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle immissioni in ruolo se collocati in subordine al 10% degli idonei nelle graduatorie regionali. Ora la soluzione legislativa ripristina la legalità e supera l'evidente disparità di trattamento posta in essere a discapito dei docenti del primo ciclo distruzione, confermando l'assoluta efficacia e fondatezza delle nostre azioni”.