Mentre l’Anief ha organizzato uno sciopero specifico della categoria insieme a Saese e Cub, con la partecipazione di Cobas e Unicobas con manifestazione nazionale presso Viale Trastevere, i sindacati rappresentativi sono stati invitati a un primo tavolo politico sulla questione: se la proposta dell’amministrazione non sarà soddisfacente, la contestazione assumerà dimensioni sempre maggiori. Nel frattempo, tutte le RSU delle scuole italiane confermano lo stato di agitazione. Parallelamente, vanno avanti tutte le iniziative giudiziarie avviate dall’Anief presso le corti europee e nazionali per superare la sentenza della plenaria.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Domani le organizzazioni sindacali rappresentative non dovranno accontentarsi di una possibile fase transitoria da introdurre anche per il personale dell’infanzia e della primaria: sarebbe comunque un’ingiustizia, perché l’unica strada percorribile è che tutti i diplomati magistrale iscritti con riserva nelle GaE siano confermati nei ruoli, subito, a tempo indeterminato e determinato, anche attraverso la riapertura delle GaE per tutto il personale in possesso di abilitazione. Qualora non siano raggiunti questi obiettivi minimi, invitiamo tutti i sindacati rappresentativi a convergere unitariamente sullo sciopero dell’8 gennaio e a continuare le battaglie giudiziarie, attraverso un coordinamento dei nostri studi legali.
Assume dimensioni sempre più consistenti la mobilitazione sindacale contro la sentenza di esclusione dalle GaE decretata dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nei confronti dei diplomati magistrale: per l’8 gennaio, giorno di rientro in classe dopo la pausa natalizia, per superare la sentenza della plenaria, Anief ha organizzato uno sciopero specifico della categoria, in aggiunta ad una serie di iniziative giudiziarie presso le corti europee e nazionali, assieme a Saese e Cub, con la partecipazione di Cobas e Unicobas alla manifestazione nazionale presso Viale Trastevere.
Anche la Flc-Cgil si dice pronta alla mobilitazione, qualora l’incontro dei sindacati rappresentativi previsto al Ministero dell’Istruzione per domani 4 gennaio, primo tavolo politico sulla questione, non produca dei risultati concreti a favore di oltre 40mila docenti precari, ritenuti da tutti, Miur compreso, indispensabili per permettere il regolare svolgimento delle lezioni ma espulsi perché il loro titolo di studio conseguito più di 15 anni fa oggi non è più ritenuto sufficiente.
L’apice della protesta contro la sentenza palesemente politica del 20 dicembre scorso si concretizzerà nello sciopero specifico indetto dell’Anief: una contestazione che farà chiudere molte scuole dell’infanzia e della primaria, in corrispondenza del primo giorno del rientro dalle vacanze, in modo così da far comprendere a tutti – Miur, Governo e opinione pubblica - l’importanza nel sistema scuola dei 43mila docenti presenti con riserva nelle GaE e dei 5mila assunti con riserva. Ed il motivo per cui ora, ai tavoli contrattuali, si chiede finalmente una soluzione politica, analoga a quella che li vorrebbe senza alcuna prospettiva di stabilizzazione. Nel frattempo, il giovane sindacato chiede a tutte le RSU delle scuole italiane di mantenere lo stato di agitazione.
Ecco perché diventa importante il primo incontro tra i sindacati rappresentativi in scadenza di mandato e il Ministero dell’Istruzione. Anche Anief ha chiesto un incontro, in attesa di risposta, visto che per essere convocata ufficialmente insieme alle altre sigle dovrà attendere la nuova rilevazione della rappresentatività alle prossime elezioni RSU da svolgere entro il 20 aprile 2018.
Contestualmente il giovane sindacato ha prodotto azioni giudiziarie in Europa e in Italia: sono state avviate le procedure di preadesione al ricorso gratuito dei docenti diplomati magistrale alla CEDU e quelle per attivare una petizione alla Commissione del Parlamento Europeo. Il nostro sindacato, inoltre, sta predisponendo un reclamo collettivo al Consiglio d’Europa per annullare l’illegittima e discriminatoria sentenza dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
“È per questi motivi che l’Anief – dice il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico - invita le organizzazioni sindacali rappresentative a non accontentarsi domani di una possibile fase transitoria da introdurre anche per il personale dell’infanzia e della primaria: sarebbe comunque un’ingiustizia, perché l’unica strada percorribile è che tutti i diplomati magistrale iscritti con riserva nelle GaE siano confermati nei ruoli, subito, a tempo indeterminato e determinato, anche attraverso la riapertura delle GaE per tutto il personale in possesso di abilitazione. Qualora non siano raggiunti questi obiettivi minimi, invitiamo tutti i sindacati rappresentativi a convergere unitariamente sullo sciopero dell’8 gennaio e a continuare le battaglie giudiziarie, attraverso un coordinamento dei nostri studi legali”.
In attesa degli esiti di questo incontro, anzi, per dare maggiore forza contrattuale a queste richieste, confermiamo lo sciopero dell’8 gennaio e le manifestazioni autorizzate presso il Miur e gli Uffici Scolastici Regionali.
Scarica la locandina dello sciopero. Per informazioni, sui luoghi di ritrovo autorizzati per il sit-in dello sciopero dell’8 gennaio, clicca qui.
Per i diplomati magistrale, infine, rimane possibile candidarsi alle prossime elezioni RSU, al fine di rendere evidente che il ruolo assunto da questi docenti nella scuola italiana, in moltissimi casi con anni di esperienza alle spalle, sia completo: non solo sotto il profilo della didattica, ma anche sul versante della partecipazione ad ogni aspetto della vita delle istituzioni scolastiche, compresa quindi la partecipazione agli organi elettivi di rappresentanza. Coloro che vogliono si possono candidare compilando on line la scheda sul portale Anief (clicca qui per accedere).
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