L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ha infatti appena pubblicato la Circolare n. 1, datata 26 gennaio 2018, rivolta a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001, con oggetto: “Rinnovo delle Rsu. Elezioni del 17, 18 e 19 aprile 2018. Chiarimenti circa lo svolgimento delle elezioni”. Le regole stabilite per questa tornata di elezioni rimangono sostanzialmente le stesse della precedente. Il 20 aprile sarà dedicato esclusivamente allo scrutinio, contestualmente in tutte le amministrazioni. Tra i candidati potenziali anche i supplenti annuali.
In base al programma elettorale predisposto da alcune settimane, Anief è dunque pronta a rivedere il prossimo contratto collettivo nazionale (CCNL 2016/18), al fine di riconoscere la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo, tutto il servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera o nei passaggi di ruolo senza temporizzazione, i nuovi profili di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, il primo gradino stipendiale ai neo-assunti (CCNI 4 agosto 2011), la mobilità senza blocchi o vincoli e il servizio prestato nella paritaria (CCNI 2018). Grazie alla presenza ai tavoli confederali, il sindacato ha anche intenzione di cambiare gli attuali accordi che non recuperano l’indennità di vacanza contrattuale (INTESA 30 novembre 2016) e non interrompono la trattenuta del 2,5% in regime di TFR (ACCORDO 30 luglio 1999).
Marcello Pacifico (presidente nazionale ANIEF e segretario confederale CISAL): Mai come quest'anno si avverte tensione per queste elezioni di rinnovo Rsu, perché dopo trent’anni di stallo potrebbero ratificare la rappresentatività conquistata nel campo da Anief: il nostro sindacato si dichiara sin d’ora pronto a chiedere di rivedere tutti i discutibili contratti nazionali, integrativi e d'istituto firmati negli ultimi anni. L’obiettivo che ci poniamo è quello di introdurre il rispetto del diritto nelle nostre scuole. Il personale che volesse partecipare a questo cambiamento epocale, diventando protagonista del superamento del modo consociativo di fare sindacato degli ultimi decenni, può ancora farlo candidandosi con noi.
Candidati con noi, scarica il programma elettorale e partecipa ai nuovi seminari su legge di stabilità 2018 e contrattazione “DIES IURIS LEGISQUE” con il presidente Marcello Pacifico.
La corsa per cambiare le rappresentanze sindacali di tutte le scuole italiane è formalmente partita. L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ha infatti appena pubblicato la Circolare n. 1, datata 26 gennaio 2018, rivolta a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001, con oggetto: “Rinnovo delle Rsu. Elezioni del 17, 18 e 19 aprile 2018. Chiarimenti circa lo svolgimento delle elezioni”. Si tratta di elezioni che “riguardano esclusivamente il rinnovo delle RSU dei prossimi tre anni, mentre per quanto concerne la individuazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) si dovrà fare riferimento alla normativa che disciplina attualmente la materia (CCNQ del 10 luglio 1996, Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)”.
Le regole stabilite per questa tornata di elezioni rimangono sostanzialmente quelle del 2015. Ad iniziare dalla conferma della modalità telematica per l’invio all’ARAN dei verbali elettorali: nell’Area Riservata alle Pubbliche Amministrazioni è stato predisposto un applicativo denominato “VERBALI RSU”. “Per poter accedere a tale Area – spiega l’Aran - occorre prioritariamente procedere alla registrazione del Responsabile Legale dell’Ente (RLE) o del collegio (RLC). Sotto tale profilo ogni Amministrazione ed ogni sede periferica di elezione RSU individuata nelle mappature di cui all’art. 3 del Protocollo del 4 dicembre 2017, dovrà provvedere, a meno che non vi abbia già provveduto, ad accreditare il proprio RLE o RLC. Per i dettagli relativi alla registrazione si rinvia alla guida scaricabile al link https://www.aranagenzia.it/aran/”
Per quel che riguarda la tempistica delle procedure elettorali, le elezioni si svolgeranno contestualmente in tutte le amministrazioni e non potranno essere rinviate per motivi organizzativi locali o contingenti. I giorni 17, 18 e 19 aprile 2018 saranno destinati alle votazioni. Il primo giorno (17 aprile 2018) verrà utilizzato per l’insediamento del seggio elettorale e per le operazioni di voto. Il giorno 20 aprile, invece, sarà dedicato esclusivamente allo scrutinio, contestualmente in tutte le amministrazioni. E non potrà essere prevista alcuna anticipazione dello scrutinio. L’Aran ha anche specificato che, a prescindere dalla data di costituzione, tutte le RSU dovranno essere rielette.
Per quel che concerne, infine, l’accesso alle urne, la normativa prevede che l’elettorato attivo, quindi coloro che hanno diritto di voto, sia composto da tutti i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato in forza nell’amministrazione alla data di inizio delle votazioni, compresi quelli provenienti da altre amministrazioni che vi prestano servizio in posizione di comando e fuori ruolo, indipendentemente dai compiti svolti e anche se non titolari di posto nella amministrazione stessa, che devono essere inclusi nelle liste: rientrano in questa casistica tutte le forme di utilizzazioni stabili, come il personale utilizzato in assegnazione provvisoria o assegnato temporaneamente presso l’amministrazione sede di elezione, personale in comando o fuori ruolo da altre amministrazioni pubbliche, anche di diverso comparto, personale beneficiario di prerogative sindacali.
Fanno invece parte dell’elettorato passivo, quindi di coloro che possono candidarsi come Rsu per il prossimo triennio, tre tipologie di lavoratori della scuola: “a) tutto il personale in servizio a tempo indeterminato (sia a tempo pieno che a tempo parziale); b) in tutti i comparti, con esclusione delle Istituzioni scolastiche, educative e di alta formazione (AFAM), i dipendenti a tempo determinato, in servizio alla data di inizio della procedura elettorale (annuncio), il cui contratto a termine abbia una durata complessiva di almeno 12 mesi dalla data di costituzione della stessa; c) nelle Istituzioni scolastiche, educative e di alta formazione (AFAM) i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato cui sia stato conferito un incarico annuale fino al termine dell’anno scolastico/accademico o fino al termine delle attività didattiche”, quindi tutti i docenti a tempo determinato fino al 30 giugno o 31 agosto.
In base al programma elettorale predisposto da alcune settimane, Anief è dunque pronta a rivedere il prossimo contratto collettivo nazionale (CCNL 2016/18), al fine di riconoscere la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo, tutto il servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera o nei passaggi di ruolo senza temporizzazione, i nuovi profili di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, il primo gradino stipendiale ai neo-assunti (CCNI 4 agosto 2011), la mobilità senza blocchi o vincoli e il servizio prestato nella paritaria (CCNI 2018). Grazie alla presenza ai tavoli confederali, il sindacato ha anche intenzione di cambiare gli attuali accordi che non recuperano l’indennità di vacanza contrattuale (INTESA 30 novembre 2016) e non interrompono la trattenuta del 2,5% in regime di TFR (ACCORDO 30 luglio 1999). Con le RSU e le RSA Anief presenti in ogni scuola, ci si opporrà anche alla sottoscrizione dei contratti d’istituto laddove interessi particolari saranno anteposti al diritto nazionale e comunitario e alle fondamentali regole di trasparenza, merito, efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “mai come quest'anno si avverte tensione per queste elezioni di rinnovo Rsu, perché dopo trent’anni di stallo potrebbero ratificare la rappresentatività conquistata nel campo da Anief: il nostro sindacato si dichiara sin d’ora pronto a chiedere di rivedere tutti i discutibili contratti nazionali, integrativi e d'istituto firmati negli ultimi anni. L’obiettivo che ci poniamo è quello di introdurre, finalmente, il rispetto del diritto nelle nostre scuole. Il personale, docente o Ata, che volesse partecipare a questo cambiamento epocale, diventando protagonista del superamento del modo consociativo di fare sindacato degli ultimi decenni, può ancora farlo candidandosi con noi”.
A questo proposito, coloro che vogliono partecipare, docenti e Ata, da protagonisti a questa nuova ventata di cambiamento, hanno la possibilità di sostenerla: basta inviare on line la propria candidatura.
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