Oggi sono dunque state annunciate le materie della seconda prova degli Esami di Stato delle scuole superiori: nelle prossime settimane si conosceranno anche i nominativi dei commissari esterni e dei presidenti di Commissione. Tra questi ultimi però non ci saranno i dirigenti scolastici che operano negli istituti del primo ciclo. E non si comprende il motivo di tale esclusione, visto che si tratta di capi d’istituto selezionati allo stesso modo, con i medesimi titoli d’accesso e la stessa formazione dei colleghi che operano nella scuola secondaria. Pertanto, il giovane sindacato dei presidi si appella alla titolare del Miur perché cancelli questa discriminazione.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Bisogna salvaguardare il diritto dei dirigenti scolastici ad accedere alla carica di presidente degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo d’istruzione, perché non è possibile vedere minato l’ennesimo diritto acquisito. Ancora di più perché si tratta di dirigenti provenienti dal ruolo di docenti, regolarmente abilitati all’insegnamento alle scuole superiori, che gestiscono un alto numero di plessi e situazioni organizzative complesse. Tanto da essere ormai etichettati come dei ‘super presidi’. Stiamo parlando di presidi sempre più schiacciati da continue molestie burocratiche, decisamente malpagati, con aumenti insignificanti in arrivo e ora pure beffati dalle istituzioni. La beffa consiste nel fatto che da docenti potrebbero accedere al ruolo di presidenti degli Esami di Stato. Ma da dirigenti non possono. In questo modo verrebbe negato loro così non solo la valorizzazione della professionalità acquisita negli anni, ma anche il diritto ad un compenso utile a concorrere alla formazione della base contributiva e pensionabile dello stipendio. Ma possono delle semplici circolari ministeriali sulla formazione delle commissioni per gli Esami di Stato porre il divieto di nomina a presidente del “personale utilizzato” negli Esami del primo ciclo?
Stamane sono dunque state annunciate le materie della seconda prova degli Esami di Stato delle scuole superiori: l’attenzione dei docenti e degli studenti si è spostata, giustamente, sulle discipline prescelte a Viale Trastevere per lo svolgimento della verifica in programma il 21 giugno 2018. Nelle prossime settimane si conosceranno anche i nominativi dei commissari esterni e dei presidenti di Commissione. Tra questi ultimi però non ci saranno i dirigenti scolastici che operano negli istituti del primo ciclo. E non si comprende il motivo di tale esclusione, visto che si tratta di capi d’istituto selezionati allo stesso modo, con i medesimi titoli d’accesso e la stessa formazione dei colleghi che operano nella scuola secondaria. Pertanto, il giovane sindacato dei presidi si appella alla titolare del Miur perché cancelli questa discriminazione.
“Bisogna salvaguardare il diritto dei dirigenti scolastici, ex docenti delle scuole secondarie, ad accedere alla carica di presidente degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo d’istruzione – spiega Marcello Pacifico, presidente Udir e Anief -, perché non è possibile vedere minato l’ennesimo diritto acquisito. Ancora di più perché si tratta di dirigenti provenienti dal ruolo di docenti, regolarmente abilitati all’insegnamento alle scuole superiori, che gestiscono un alto numero di plessi e situazioni organizzative complesse. Tanto da essere ormai etichettati come dei ‘super presidi’”.
“Stiamo parlando di presidi sempre più schiacciati da continue molestie burocratiche, decisamente malpagati, con aumenti insignificanti in arrivo e ora pure beffati dalle istituzioni. La beffa consiste nel fatto che da docenti potrebbero accedere al ruolo di presidenti degli Esami di Stato, invece, da dirigenti non possono. In questo modo verrebbe negato loro così non solo la valorizzazione della professionalità acquisita negli anni, ma anche il diritto ad un compenso utile a concorrere alla formazione della base contributiva e pensionabile dello stipendio. E allora ci chiediamo: possono delle semplici circolari ministeriali sulla formazione delle commissioni per gli Esami di Stato porre il divieto di nomina a presidente del “personale utilizzato” negli Esami del primo ciclo?”.
È chiaro che se così fosse, Udir invita i dirigenti interessati a nominare un docente disponibile come presidente degli esami per la scuola secondaria di primo grado, al fine di non ritenersi “personale utilizzato” negli Esami del primo ciclo, libero quindi di non perdere un diritto acquisito e di non avere arrecato un danno alla propria retribuzione. Scelta che ovviamente non soddisferebbe i dirigenti Udir che chiedono di essere tutelati dal diritto, dall’etica sottesa nelle leggi che viene richiesta a gran voce.
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