I chiarimenti sui requisiti e sul fondo Caregiver, le novità introdotte nella legge di Bilancio 2018
È stato istituito e finanziato il nuovo Fondo per il sostegno dei caregiver familiari con uno stanziamento iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020: è questa una delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2018. Tale forma di sostegno è rivolta alle persone che assistono il coniuge, una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, o di familiare fino al terzo grado che non sia autosufficiente, sia ritenuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento. L’importanza di tale manovra è altresì circoscrivibile alla figura del caregivers in relazione all’aspetto previdenziale, in quanto beneficiario dell’APE sociale. Si precisa comunque che Il fondo non è ancora attivo e che si attendono infatti disposizioni INPS, in ordine alla classificazione di patologie invalidanti del familiare che dovranno essere documentate e i redditi attraverso la stesura del modello ISEE: importanti saranno la residenza e il fatto che il familiare dovrà far parte del nucleo familiare; questo servirà a dimostrare l’effettivo impegno della cura alla persona.
Specificazione
Il caregiver ha un significato ampio: genericamente può essere definito come l’assistente familiare volontario che quotidianamente e gratuitamente assiste un parente non autosufficiente. Questa figura molto importante, non è mai stata riconosciuta prima da nessuna legge. Il caregiver presta assistenza 24 ore su 24, in modalità:
Diretta:attraverso le cure primarie che l’invalido non riuscirebbe a compiere da solo;
Indiretta:sbrigando le questioni amministrative che dovrebbe compiere l’assistito o sorvegliandolo in modo attivo (ossia intervenendo in caso di pericolo) o passivo (controllando il familiare allettato).
Le novità del testo definiscono il “caregiver familiare, come, la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18“.
Dalla lettura delle norme che verranno messe in atto con decreto del Ministro del Lavoro e finanziate dal fondo caregiver familiare emerge che sono inclusi: coniuge; parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso; convivente di fatto ai sensi della legge n. 76 del 20 maggio 2016; familiare o affine entro il secondo grado; familiare entro il terzo grado che, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé; sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18.”
Al momento non si sa di più, si attende la circolare dell’INPS con tutte le istruzioni operative.
Fondo Caregiver, la circolare INPS
La circolare INPS non è stata ancora pubblicata e si spera avverrà al più presto. Le novità sono state inserite nella legge di Bilancio 2018.
Bonus disabili di 1.900 euro
Tra i disegni di legge all’attenzione del Parlamento si prevede l’approvazione di un testo unico per i caregiver, con l’attivazione di misure di sostegno e nuove forme di aiuto, tra le quali compare il Bonus disabili 2018 di euro 1.900, che dovrà essere erogato sotto forma di:
- Contributo economico di 1.900 euro a titolo di rimborso spese per chi assiste un familiare over 80;
- Detrazione fiscale di 1900 euro per chi assiste un familiare disabile di età pari o superiore a 80 anni, entro il terzo grado di parentela. Questa forma di detrazione si va a sommare alle altre agevolazioni e benefici in vigore per l’assistenza ai disabili e non autosufficienti. Per ottenere la detrazione il caregiver deve presentare lo stato di famiglia contenente il suo nome, quello del soggetto assistito e l’I.S.E.E.
Attualmente queste forme di aiuto a sostegno di assistenza ai familiari disabili non sono ancora in vigore; dopo l’approvazione definitiva del fondo previsto dalla legge di bilancio 2018, spetta al Ministero del Lavoro, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore definire, con decreto, le modalità di attuazione e le misure di sostegno in favore di chi assiste familiari anziani, invalidi o malati.
Al fine di offrire un servizio che possa far chiarezza sulle tematiche fiscali e previdenziali, si ricorda che Anief ha siglato una convenzione con il Centro servizi Cedan, società autorizzata ad erogare, per mezzo della confederazione Cisal, servizi di Caf e patronato.
Presso gli sportelli del giovane sindacato, sarà possibile tramite i referenti Cedan, conoscere le ultime novità sul panorama fiscale e previdenziale, in modo da fornire agli associati un servizio utile che possa permettere di affrontare un’eventuale scelta con consapevolezza.
Per info si potrà scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., contattare lo 091 7098356 o visitare il sito www.cedan.it; il servizio è attivo sull’intero territorio nazionale.