I prescelti verranno presentati a partire dal 14 febbraio ed entro il 9 marzo. Tra il 17 e il 19 aprile avranno diritto a recarsi alle urne di rinnovo delle Rsu oltre un milione di docenti e Ata. Più di 9 mila candidati pronti a sostenere il nuovo sindacato perché diventi rappresentativo dopo 30 anni di immobilismo, per cambiare la contrattazione d'istituto attraverso tutte le Rsa oltre che con le Rsu d'istituto, i contratti integrativi e nazionali. In questo modo il diritto entrerà nelle scuole italiane. Chi opera nella scuola e vuole essere partecipe del cambiamento rivoluzionario può ancora candidarsi con il giovane sindacato: per informazioni cliccare qui.
Marcello Pacifico (presidente nazionale ANIEF e segretario confederale CISAL): “Abbiamo intenzione di introdurre il diritto non solo nelle aule, dove si trasmette l’importanza delle norme e il valore civico e di democrazia, ma anche in quelle sedi di contrattazione dove purtroppo da troppi anni è assente. Partendo da questo presupposto, ci dichiariamo pronti chiedere di rivedere tutti i contratti nazionali, integrativi e d'istituto firmati negli ultimi anni. Per questo chiediamo a chi la pensa come noi, a tutti i docenti e Ata che ci credono, di partecipare a questo cambiamento epocale, dopo tre decenni di immobilismo e sindacato consociativo.
Candidati con Anief, scarica il programma elettorale e partecipa ai nuovi seminari su legge di stabilità 2018 e contrattazione “DIES IURIS LEGISQUE” con il presidente Marcello Pacifico.
È ai nastri di partenza il rinnovo delle rappresentanze sindacali che operano negli 8 mila istituti scolastici da cui dipendono oltre 40 mila plessi: tra una settimana, infatti, sarà possibile iniziare a sottoscrivere le liste elettorali e a seguire le Commissioni, in vista delle votazioni previste tra il 17 e il 19 aprile prossimo. “Ogni istituzione – scrive oggi Orizzonte Scuola, ricordando le modalità organizzative - deve istituire almeno un seggio, ma ne possono essere istituiti altri in base alla necessità (sedi distaccate che non consentono facilmente il raggiungimento del seggio principale)”.
Potranno candidarsi “tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato, anche part-time, e quelli a tempo determinato, con contratto di lavoro annuale, in servizio nell’amministrazione alla data di inizio delle procedure elettorali (13 febbraio 2018). Tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato titolari nell’amministrazione, ma in posizione di comando o fuori ruolo o utilizzati presso altra amministrazione”. Per quanto riguarda il seggio elettorale, questo sarà “composto da almeno due scrutatori e da un presidente. Il seggio si insedia è opera sulla base delle indicazioni date dalla Commissione elettorale”.
Avranno diritto a recarsi alle urne di rinnovo delle Rsu oltre un milione di lavoratori, tra docenti e personale Ata: “tutti i dipendenti in forza all’amministrazione alla data delle elezioni (dipendenti a tempo indeterminato, dipendenti a tempo determinato, personale utilizzato, temporaneamente assegnato, in comando presso l’amministrazione, fuori ruolo da altre amministrazione pubbliche). Ha diritto al voto anche chi presta servizio a tempo parziale o chi è assente per aspettativa, malattia, esonero, ecc.”.
L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ha pubblicato la Circolare n. 1, rivolta a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001, con oggetto: “Rinnovo delle Rsu. Elezioni del 17, 18 e 19 aprile 2018. Chiarimenti circa lo svolgimento delle elezioni”, la quale riguarda “esclusivamente il rinnovo delle RSU dei prossimi tre anni, mentre per quanto concerne la individuazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) si dovrà fare riferimento alla normativa che disciplina attualmente la materia (CCNQ del 10 luglio 1996, Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)”.
Stavolta, l’elezione di metà aprile 2018 potrebbe davvero rappresentare la svolta per il mondo scolastico. Tra i sindacati in crescita figura infatti l’Anief che in occasione della tornata elettorale di tre anni fa si fermò al 3%. Stavolta, il giovane sindacato conta di superare la fatidica soglia del 5% che le permetterebbe finalmente di sedersi ai tavoli contrattuali nazionali e di introdurre anche in quel contesto il suo nuovo modo di fare sindacato, sempre in difesa dei lavoratori che rappresenta.
Sono oltre 9 mila, infatti, i candidati pronti a sostenere l’Anief alle prossime elezioni, perché diventi rappresentativo dopo 30 anni di immobilismo: l’organizzazione, da tempo di carattere nazionale, è pronta a cambiare la contrattazione d'istituto attraverso tutte le Rsa oltre che con le Rsu d'istituto, i contratti integrativi e nazionali. Chi opera nella scuola e vuole essere partecipe del cambiamento rivoluzionario può ancora candidarsi con il giovane sindacato.
Come da programma elettorale, l’Anief è pronta a rivedere il prossimo contratto collettivo nazionale (CCNL 2016/18), al fine di riconoscere la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo, tutto il servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera o nei passaggi di ruolo senza temporizzazione, i nuovi profili di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, il primo gradino stipendiale ai neo-assunti (CCNI 4 agosto 2011), la mobilità senza blocchi o vincoli e il servizio prestato nella paritaria (CCNI 2018). Grazie alla presenza ai tavoli confederali, il sindacato ha anche intenzione di cambiare gli attuali accordi che non recuperano l’indennità di vacanza contrattuale (INTESA 30 novembre 2016) e non interrompono la trattenuta del 2,5% in regime di TFR (ACCORDO 30 luglio 1999). Con le RSU e le RSA Anief presenti in ogni scuola, ci si opporrà anche alla sottoscrizione dei contratti d’istituto laddove interessi particolari saranno anteposti al diritto nazionale e comunitario e alle fondamentali regole di trasparenza, merito, efficienza ed efficacia della PA.
“Abbiamo intenzione di introdurre il diritto non solo nelle aule, dove si trasmette l’importanza delle norme e il valore civico e di democrazia, ma anche in quelle sedi di contrattazione dove purtroppo da troppi anni è assente”, spiega Macello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. “Partendo da questo presupposto, ci dichiariamo pronti a chiedere di rivedere tutti i contratti nazionali, integrativi e d'istituto firmati negli ultimi anni. Per questo chiediamo a chi la pensa come noi, a tutti i docenti e Ata che ci credono, di partecipare a questo cambiamento epocale, dopo tre decenni di immobilismo e sindacato consociativo”.
I lavoratori che vogliono partecipare da protagonisti a questa nuova ventata di cambiamento hanno la possibilità di sostenerla: basta inviare on line la propria candidatura.
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