Quanto andrà effettivamente in tasca ogni mese in più ai dipendenti del comparto che attendevano questo momento da quasi un decennio? In base ai calcoli dell’Anief-Cisal, davvero poco. In termini economici, stando alle tabelle ufficiali del rinnovo del contratto, si prevedono incrementi stipendiali a regime tra gli 85 e i 110 euro. Si tratta, tuttavia, di somme lorde che necessitano di essere decurtate. Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro. Qualora, invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e previdenziali, il discorso cambia. Purtroppo in peggio. Perché, applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si fermerebbe a 40 euro. Con differenze in base a categorie e fascia di collocazione stipendiale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’aumento massimo effettivo dovrebbe essere di appena 52 euro netti e riguarda i docenti della scuola superiore a fine carriera. Sempre rimanendo nella categoria dei docenti, si scende man mano, fino ad arrivare ad un incremento medio netto di appena 41 euro riguardante i maestri della scuola dell’infanzia neo assunti. Tra il personale Ata le somme sono ancora più modeste e la forbice è ancora più piccola: si va dai 50 euro netti di un Direttore dei servizi generali ed amministrativi a fine carriera, quindi con oltre 35 anni di anzianità, fino ai 37 euro del collaboratore scolastico con una anzianità di servizio inferiore agli otto anni. Comprendiamo che i sindacati rappresentativi potevano fare ben poco dinanzi a degli stanziamenti inadeguati da parte della politica, tuttavia potevano esimersi dal sottoscrivere questo contratto vergognoso e pure di dirsi realizzati per il risultato raggiunto.
I sindacati Confederali brindano per la firma di un contratto che, almeno fino a dicembre, garantisce anche al personale della scuola, docenti e Ata, compresi i precari, circa 1 milione e 200 mila lavoratori, i famigerati aumenti di 85 euro stabiliti a seguito dell’accordo con la Funzione Pubblica del 30 novembre 2016. Ma quanto andrà effettivamente in tasca ogni mese in più ai dipendenti del comparto che attendevano questo momento da quasi un decennio? In base ai calcoli dell’Anief-Cisal, davvero poco.
In termini economici, stando alle tabelle ufficiali del rinnovo del contratto, si prevedono incrementi stipendiali a regime, tra gli 85 e i 110 euro. Si tratta, tuttavia, di somme lorde che necessitano di essere decurtate. Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro.
Qualora, invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e previdenziali, il discorso cambia. Purtroppo in peggio. Perché, applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si attesterebbe attorno ai 40 euro.
Questo significa che l’incremento previsto per un maestro dell’infanzia ad inizio carriera, comprensivo dell’elemento perequativo mensile, garantito peraltro sino a dicembre 2018, passerà dagli 85,50 ad almeno 55 euro. Gli stessi 110,70 euro assegnati ai docenti laureati della scuola secondaria di secondo grado si traducono in meno di 72 euro. E non abbiamo sottratto altre “trattenute”, da applicare per legge. Quindi, gli aumenti lordi che circolano in queste ore vanno fortemente decurtati. Francamente, si tratta di cifre così miserevoli che non meritano commenti.
“Abbiamo calcolato – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – che, applicando il lordo Stato, quindi tutte le percentuali che finiscono nelle casse pubbliche e dell’ente previdenziale, gli aumenti di cui si parla in queste ore risultano fortemente ridimensionati: in pratica, l’aumento massimo effettivo dovrebbe essere di appena 52 euro netti e riguarda i docenti della scuola superiore a fine carriera. Sempre rimanendo nella categoria dei docenti, si scende man mano, fino ad arrivare ad un incremento medio netto di appena 41 euro riguardante i maestri della scuola dell’infanzia neo assunti”.
“Tra il personale Ata le somme sono ancora più modeste e la forbice è ancora più piccola: si va dai 50 euro netti di un Direttore dei servizi generali ed amministrativi a fine carriera, quindi con oltre 35 anni di anzianità, fino ai 37 euro del collaboratore scolastico con una anzianità di servizio inferiore agli otto anni. Comprendiamo che i sindacati rappresentativi potevano fare ben poco dinanzi a degli stanziamenti inadeguati da parte della politica; tuttavia – conclude Pacifico – potevano esimersi dal sottoscrivere questo contratto vergognoso e pure di dirsi realizzati per il risultato raggiunto”.
TABELLA ANIEF-CISAL
AUMENTI STIPENDIALI DOCENTI
CATEGORIA | FASCIA |
AUMENTO AUMENTO LORDO STATO NETTO |
|
Scuola dell’infanzia e primaria | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 86,50 euro | ||
15-20 | 88,80 euro | ||
21-27 | 89,80 euro | ||
28-34 | 93,70 euro | ||
+35 | 97,70 euro 46 euro | ||
Scuola secondaria di I grado | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 87,50 euro | ||
15-20 | 89,80 euro | ||
21-27 | 92,80 euro | ||
28-34 | 101,70 euro | ||
+35 | 106,70 euro 50 euro | ||
Scuola secondaria di II grado (ITP) | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 86,50 euro | ||
15-20 | 89,80 euro | ||
21-27 | 91,80 euro | ||
28-34 | 95,70 euro | ||
+35 | 99,70 euro 47 euro | ||
Scuola secondaria II grado (laureati) | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 88,50 euro | ||
15-20 | 91,80 euro | ||
21-27 | 97,80 euro | ||
28-34 | 106,70 euro | ||
+35 | 110,70 euro 52 euro |
AUMENTI STIPENDIALI PERSONALE ATA
CATEGORIA | FASCIA |
AUMENTO LORDO STATO |
AUMENTO NETTO |
Collaboratore scolastico | 0-8 | 80,40 euro | 37 euro |
9-14 | 82,40 euro | ||
15-20 | 83,40 euro | ||
21-27 | 85,40 euro | ||
28-34 | 86,40 euro | ||
+35 | 88,40 euro | 42 euro | |
Collaboratore scolastico dei servizi/addetto aziende agrarie | 0-8 | 81,20 euro | 38 euro |
9-14 | 82,20 euro | ||
15-20 | 84,20 euro | ||
21-27 | 85,20 euro | ||
28-34 | 87,20 euro | ||
+35 | 89,20 euro | 42 euro | |
Assistente tecnico, amministrativo, infermiere, guardarobiere | 0-8 | 81,20 | 38 euro |
9-14 | 82,20 euro | ||
15-20 | 84,20 euro | ||
21-27 | 85,20 euro | ||
28-34 | 87,20 euro | ||
+35 | 89,20 euro | 42 euro | |
D.S.G.A. | 0-8 | 81,50 euro | 38 euro |
9-14 | 83,50 euro | ||
15-20 | 86,50 euro | ||
21-27 | 90,50 euro | ||
28-34 | 98,50 euro | ||
+35 | 105,50 euro | 50 euro |
PER APPROFONDIMENTI:
SCUOLA – Rinnovo del contratto, non si possono aumentare gli stipendi con le ‘partite di giro’