Nuova vittoria dell'iniziativa 'Sostegno, non un'ora di meno!' promossa dall'Anief per la tutela dei diritti degli alunni con disabilità. Sempre possibile contattare il nostro sindacato per avere consulenza e informazioni sulle ore di sostegno negato scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le famiglie degli alunni con disabilità cui il Miur nega il corretto apporto di ore di sostegno hanno nuovamente avuto ragione in tribunale grazie all'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” promossa dall'Anief e dalla sua rete di legali su tutto il territorio nazionale. Stavolta è il Tribunale Amministrativo di Napoli, su ricorso patrocinato dagli Avvocati Walter Miceli, Ida Mendicino, Dolores Broccoli e Elena Boccanfuso, a condannare il Miur e l'Amministrazione scolastica e ad imporre loro l'integrazione del PEI per la corretta attribuzione del monte ore di sostegno a beneficio di un alunno in situazione di handicap. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Questa è una vittoria particolarmente soddisfacente per la nostra iniziativa perché ribadisce ancora una volta che l'Amministrazione deve erogare il servizio didattico predisponendo le misure di sostegno necessarie per evitare che l'alunno altrimenti fruisca solo “sulla carta” del percorso di istruzione. Con la rappresentatività ci impegneremo perché il diritto all'istruzione e all'integrazione degli alunni disabili non venga più calpestato né dal Miur, né dalle singole amministrazioni scolastiche”.
L'iniziativa promossa dall'Anief a tutela dei diritti degli alunni disabili e delle loro famiglie, dunque, ottiene nuovamente conferma che il Miur non può negare il diritto all’integrazione scolastica e all'istruzione del disabile, diritti fondamentali la cui fruizione è assicurata, in particolare, attraverso “misure di integrazione e sostegno idonee a garantire ai portatori di handicap la frequenza degli istituti d’istruzione”. Il TAR Campania evidenzia, infatti, come “tra le varie misure previste dal legislatore viene in rilievo la previsione di personale docente specializzato, chiamato per l’appunto ad adempiere alle “ineliminabili (anche sul piano costituzionale) forme di integrazione e di sostegno” a favore degli alunni diversamente abili (C.Cost. n. 52 del 2000)” ribadendo che “La concreta attuazione dei principi sopra espressi è assicurata in via principale dall’art. 12, comma 5, della L. 104-1992, secondo cui, una volta intervenuto l’accertamento sanitario che dà luogo al diritto a fruire delle prestazioni stesse, deve essere elaborato un Profilo Dinamico-Funzionale (PDF) che indichi le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e ponga in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate. […] La redazione del PDF è finalizzata alla formulazione di un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), della cui definizione i soggetti di cui sopra propongono, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap”.
L'Amministrazione scolastica, dunque, è stata condannata dal TAR Campania “alla tempestiva integrazione del PEI (o documento analogo di pari funzione) per l’anno scolastico in corso e alla sua esecuzione in favore del disabile indicato in epigrafe, e alla conseguente attribuzione all’alunno disabile di un insegnante per il numero di ore di sostegno scolastico ivi quantificate o comunque ritenute necessarie in relazione alla patologia”, prevedendo sin da subito, in caso di inadempienza entro quindici giorni dalla comunicazione o dalla notificazione della sentenza, la nomina di un Commissario ad acta “che, previa verifica di tutti i presupposti indicati, provvederà ai sensi e nei termini di cui in motivazione al compimento degli atti necessari all'esecuzione della presente sentenza” condannando le Amministrazioni resistenti al pagamento di 1.500 Euro di spese di lite.
“Questa è una vittoria particolarmente soddisfacente per la nostra iniziativa – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - perché ribadisce ancora una volta che l'Amministrazione deve erogare il servizio didattico predisponendo le misure di sostegno necessarie per evitare che l'alunno altrimenti fruisca solo nominalmente del percorso di istruzione. Abbiamo ottenuto conferma dell'importanza del Piano Educativo Individualizzato cui spetta il compito di elaborare le risorse necessarie, ivi compresa l'indicazione del numero delle ore di sostegno, che devono essere finalizzate all'educazione e all'istruzione del disabile e che in mancanza di espressa indicazione delle ore nel PEI, tale documento va necessariamente integrato e l'Amministrazione non può prescindere da esso. Con la rappresentatività ci impegneremo perché il diritto all'istruzione e all'integrazione degli alunni disabili non venga più calpestato né dal Miur, né dalle singole amministrazioni scolastiche”.
Anief ricorda che l'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. è a disposizione di tutte le famiglie, dei docenti e dei dirigenti che necessitano del nostro intervento o di consulenza per ottenere per ogni alunno il giusto apporto di ore di sostegno nel pieno rispetto della normativa e dei diritti degli alunni disabili.
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