I Tribunali di Napoli e Frosinone danno ragione all'Anief ed annullano le procedure di mobilità che non tengono conto del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini del punteggio. Marcello Pacifico: “Troppe illegittimità reiterate dal Miur con il placet dei firmatari dell'accordo contrattuale. Con la nostra rappresentatività porteremo davvero la voce dei lavoratori della scuola ai tavoli della trattativa”.
Nelle ormai prossime procedure di mobilità continuano a permanere varie illegittimità non solo riguardo alla mancata attribuzione di punteggio al servizio svolto nelle scuole paritarie, che vari tribunali continuano a censurare, ma anche per quanto concerne il vincolo quinquennale sul sostegno per cui non si computa il periodo di precariato, la mancata valutazione dei titoli SSIS, TFA, Sostegno, del servizio militare svolto non in costanza di nomina e lo svilimento del servizio preruolo nelle graduatorie interne d'istituto. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Tutte illegittimità che abbiamo segnalato da tempo, ma il Miur, con il placet dei sindacati già rappresentativi che hanno firmato l'accordo contrattuale per queste procedure di trasferimento, ha continuato imperterrito a reiterare. Con la nostra rappresentatività porteremo davvero la voce dei lavoratori ai tavoli della trattativa e chiederemo il rispetto della normativa interna ed eurounitaria riguardo questi e altri temi da troppo tempo ignorati”. Anief ricorda che sono già aperte le procedure di preadesione ai ricorsi per la Mobilità 2018. Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief clicca qui.
Intanto i Tribunali del Lavoro di Napoli e Frosinone danno piena ragione all'Anief con altri 3 provvedimenti di pieno accoglimento con cui annullano il CCNI e condannano il MIUR per il mancato riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini dell'attribuzione del punteggio nelle procedure di Mobilità. Con due distinti ricorsi patrocinati dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Elena Boccanfuso e Michele Speranza presso il Tribunale di Napoli il nostro sindacato ottiene, infatti, ancora una volta ragione con due sentenze esemplari di pieno accoglimento con cui i Giudici ribadiscono chiaramente come la previsione contenuta nella contrattazione collettiva che nega la possibilità di attribuzione di punteggio utile ai fini della mobilità in caso di servizio svolto negli istituti paritari sia da considerarsi nulla, perché in contrasto con il principio generale sancito dalla legge 62/2000 sulla parità scolastica.
Le due sentenze, infatti, evidenziano come “Deriva da quanto precede la nullità, in quanto contra legem, della clausola contenuta nelle note comuni in calce all’allegato D) del CCNI per il personale docente, educativo ed ATA dell’8.4.2016 nella parte in cui prevede che “[...] il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile in quanto non riconoscibile ai fini della ricostruzione della carriera” Conseguentemente, deve essere affermato il diritto del ricorrente all’attribuzione del punteggio aggiuntivo per gli anni di servizio prestati presso la scuola paritaria”. IL Tribunale del Lavoro di Frosinone, poi, su ricorso patrocinato dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Antonio Salerno, rincara la dose e specifica che “diversamente opinando si perverrebbe ad una interpretazione della vigente normativa senz’altro contraria ai principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.), non essendovi ragione per discriminare, sia in sede di mobilità che ai fini della ricostruzione di carriera, tra servizi aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche”. Miur, totalmente soccombente, dunque, costretto a modificare le procedure di trasferimento e a riconoscere ai ricorrenti il giusto punteggio per il servizio svolto nelle scuole paritarie.
“Sono troppe le illegittimità che abbiamo segnalato da tempo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - ma il Miur, con il placet dei sindacati già rappresentativi che hanno firmato l'accordo contrattuale per queste procedure di trasferimento, ha continuato imperterrito a reiterarle. Con la nostra rappresentatività porteremo davvero la voce dei lavoratori ai tavoli della trattativa e chiederemo il rispetto della normativa interna ed eurounitaria riguardo questi e altri temi da troppo tempo ignorati”. Per ora, però, per vedersi riconosciuto il proprio diritto l'unica strada è ricorrere in tribunale. Anief ricorda che sono già aperte le procedure di preadesione ai ricorsi per la Mobilità 2018. Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief clicca qui.
Di contrattazione, diritti dei lavoratori e mobilità si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.
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