Nel giro di poche settimane, grazie ai ricorsi Anief, altri 11 docenti precari hanno ottenuto il diritto a percepire dal Miur le medesime progressioni di carriera riconosciute solo al personale a tempo indeterminato. Marcello Pacifico: è ora che il contratto riconosca parità di trattamento ai precari. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Sono 11 i docenti precari tutelati dall'Anief che nelle ultime settimane, grazie al patrocinio degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco, hanno ottenuto finalmente giustizia in tribunale e la conferma del diritto a percepire gli scatti di anzianità riconosciuti solo ai lavoratori di ruolo con la condanna dell'Amministrazione per sfruttamento del lavoro precario e violazione della normativa comunitaria. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora una volta è stata rilevata in tribunale l'evidente disparità di trattamento posta in essere a discapito dei dipendenti assunti a termine in totale assenza di qualsivoglia ragione atta a giustificare tale disparità. Lo scatto di anzianità non ha altra funzione se non quella di parametrare il trattamento retributivo alla progressiva acquisizione di una maggior professionalità e competenza del lavoratore ed è evidente che anche il personale precario acquisisca, con gli anni, la medesima professionalità cui deve corrispondere il dovuto aumento stipendiale. È ora che il contratto riconosca senza mezzi termini la totale parità di trattamento ai lavoratori precari non solo per quanto riguarda la retribuzione, ma anche riguardo la fruizione dei permessi retribuiti e delle ferie. Contiamo, con la rappresentatività, di cambiare finalmente le cose”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Di contrattazione, retribuzione dei lavoratori e rispetto delle normative comunitarie si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
Il Tribunale del Lavoro di Verona ha, infatti, accolto i ricorsi patrocinati dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco e condannato il MIUR per aver posto in essere un trattamento palesemente discriminatorio nei confronti dei lavoratori a termine. Il Giudice del Lavoro conferma, infatti, l'evidente violazione della Direttiva 1999/70/CE e ricorda che "nel settore scolastico, la clausola 4 dell'Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato recepito dalla direttiva n. 1999/70/CE, di diretta applicazione, impone di riconoscere la anzianità di servizio maturata al personale del comparto scuola assunto con contratti a termine, ai fini della attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai c.c.n.l. succedutisi nel tempo, sicché vanno disapplicate le disposizioni dei richiamati c.c.n.l. che, prescindendo dalla anzianità maturata, commisurano in ogni caso la retribuzione degli assunti a tempo determinato al trattamento economico iniziale previsto per i dipendenti a tempo indeterminato".
Le sentenze, pertanto, condannano “il M.I.U.R. convenuto, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a collocare i ricorrenti al livello stipendiale corrispondente all’anzianità di servizio maturata e al pagamento in favore della parte ricorrente delle differenze retributive tra quanto percepito in forza dei contratti a termine intercorsi e quanto avrebbe dovuto percepire con il riconoscimento dell'anzianità di servizio maturata in base ai periodi effettivamente lavorati”. “Ancora una volta è stata rilevata in tribunale l'evidente disparità di trattamento posta in essere a discapito dei dipendenti assunti a termine – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - in totale assenza di qualsivoglia ragione atta a giustificare tale disparità. Lo scatto di anzianità non ha altra funzione se non quella di parametrare il trattamento retributivo alla progressiva acquisizione di una maggior professionalità e competenza del lavoratore ed è evidente che anche il personale precario acquisisca, con gli anni, la medesima professionalità cui deve corrispondere il dovuto aumento stipendiale. È ora che il contratto riconosca senza mezzi termini la totale parità di trattamento ai lavoratori precari non solo per quanto riguarda la retribuzione, ma anche riguardo la fruizione dei permessi retribuiti e delle ferie. Contiamo, con la rappresentatività, di cambiare finalmente le cose”. L'Anief ha promosso ricorsi ad hocper la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per far valere i propri diritti.
Di contrattazione, retribuzione dei lavoratori e rispetto delle normative comunitarie si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
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