Diverse migliaia di unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dopo essere state impegnate tutto l’anno nelle nostre scuole per coprire i “buchi” di organico, vengono incomprensibilmente messe alla porta l’ultimo giorno di giugno: nei mesi di luglio e agosto non servono più. In tal modo, si sguarniscono gli organici nel periodo in cui ve ne è più bisogno, visto che i dipendenti di ruolo vanno in ferie. Ma a Viale Trastevere lo sanno che in estate nelle scuole si svolgono una miriade di attività? Probabilmente sì, visto che il Miur in queste ore ha pubblicato la Nota n. 20017, nella quale ricorda ai dirigenti scolastici che possono chiedere ai Direttori degli Usr la proroga del contratto al 31 agosto per quelle supplenze il cui personale si ritiene necessario che venga mantenuto in servizio nei due mesi estivi, anche al fine di sopperire alla carenza di risorse umane. Anief, di contro, ricorda a tutti i lavoratori ATA precari – amministrativi, tecnici e ausiliari – la cui supplenza non sarà prorogata che è possibile rivolgersi al giudice del lavoro per rivendicare l’estensione del contratto in tutti quei casi in cui il posto è vacante e disponibile, come prevede la Legge 124/99. Per aderire al ricorso e recuperare le mensilità estive degli ultimi cinque anni, vai al seguente link.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Nei mesi di luglio e agosto le segreterie didattiche devono gestire i flussi in uscita e in entrata degli alunni, con mansioni crescenti: basti pensare a quella rifilata lo scorso anno dal Governo sulla verifica dello stato di vaccinazione degli allievi iscritti. Per non parlare dell’andirivieni di insegnanti, che nei giorni più caldi dell’anno raggiunge l’apice. Pensiamo anche agli esami di maturità o ai debiti formativi che necessitano di laboratori efficienti, a cui vengono però sottratti gli assistenti tecnici. Ancora più ingiustificato, poi, è il licenziamento anticipato dei collaboratori scolastici: sempre durante l’estate, sempre più scuole svolgono attività di vario genere, non solo didattiche, e non si comprende perché non ci si debba più avvalere di un servizio completo di pulizia e sorveglianza.
Al Ministero dell’Istruzione piace utilizzare i precari come delle “pedine”. Soprattutto quando si tratta di economizzare sulle spalle del personale. E nulla importa se il servizio offerto agli studenti diventa fatiscente. È il caso degli oltre 40mila docenti di sostegno che vengono ogni anno assunti e licenziati al 30 giugno, pur lavorando su cattedre libere. È il caso di decine di migliaia di cattedre di disciplina comune, anche queste prive di titolare ma furbescamente collocate nell’organico di fatto. Ma la sparizione dei posti vacanti riguarda pure tante unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario che, dopo essere stato impegnato tutto l’anno nelle nostre scuole per coprire i “buchi” di organico, viene incomprensibilmente messo alla porta l’ultimo giorno di giugno.
“In pratica – osserva Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – si sguarniscono gli organici nel periodo in cui ve ne è probabilmente più bisogno, visto che i dipendenti di ruolo vanno in ferie. Il Miur va in questo modo a determinare artificiosamente delle condizioni di inefficienza. Ma a Viale Trastevere lo sanno che in estate nelle scuole si svolgono una miriade di attività? Inoltre, le segreterie didattiche devono gestire i flussi in uscita e in entrata degli alunni, con mansioni crescenti: basti pensare a quella rifilata lo scorso anno dal Governo sulla verifica dello stato di vaccinazione degli allievi iscritti”.
“Per non parlare dell’andirivieni di insegnanti che nei giorni più caldi dell’anno raggiunge l’apice. Pensiamo anche agli esami di maturità o ai debiti formativi che necessitano di laboratori efficienti, a cui vengono però sottratti gli assistenti tecnici. Ancora più ingiustificato, poi, è il licenziamento anticipato dei collaboratori scolastici: sempre durante l’estate, sempre più scuole svolgono attività di vario genere, non solo didattiche, e non si comprende perché non ci si debba più avvalere di un servizio completo di pulizia e sorveglianza. Il fatto che a creare questo sicuro disservizio sia l’amministrazione centrale, per mettere insieme un risparmio esiguo, è una circostanza particolarmente grave”, conclude il sindacalista Anief-Cisal.
L’amministrazione, comunque, è consapevole di tutto questo. Con la recente Nota Miur A00DGPER n. 20017, del 19 aprile 2018, ricorda infatti ai dirigenti scolastici che possono chiedere ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali la proroga del contratto al 31 agosto per quelle supplenze il cui personale si ritiene necessario che venga mantenuto in servizio nei due mesi estivi, anche al fine di sopperire alla carenza di risorse umane. Anief, di contro, ricorda a tutti i lavoratori ATA precari – amministrativi, tecnici e ausiliari – la cui supplenza non sarà prorogata che è possibile rivolgersi al giudice del lavoro per rivendicare l’estensione del contratto in tutti quei casi in cui il posto è vacante e disponibile, come prevede la Legge 124/99. Per aderire al ricorso e recuperare le mensilità estive degli ultimi cinque anni, vai al seguente link.
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