Il giovane sindacato non ci sta a soccombere al licenziamento di migliaia di maestre e maestri, di cui una parte già assunti a tempo indeterminato, per via della posizione espressa in queste ultime ore dall’Avvocatura di Stato, che dà seguito all’assurda sentenza n. 11 dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso. L’organizzazione sindacale ha deciso di mettere a disposizione un budget per il rimborso parziale delle spese viaggio per chi aderirà alla protesta di piazza prevista a Roma, indetta dai rappresentanti del coordinamento dei docenti diplomati magistrale abilitati.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Per lo sciopero di inizio maggio, Anief invita i 140 mila supplenti docenti, a cominciare dalle 50 mila maestre inserite con riserva nelle Gae, ad astenersi dal lavoro prima di essere licenziati al 30 giugno o dopo il superamento dell’anno di prova, al fine di chiedere la riapertura straordinaria delle GaE per tutto il personale abilitato e un nuovo piano straordinario di 100 mila assunzioni in ruolo per tutto il personale precario. La protesta è estesa al personale Ata, dimenticato dalla Legge 107/15 e con poche unità assunte nel biennio a seguire. Sarà l’ultima occasione nel corrente anno scolastico per farsi sentire dalla Politica, prima di lasciare il tema ai tribunali.
Nel frattempo, proprio per opporsi alla decisione dell’Avvocatura dello Stato, l’Anief ha predisposto uno specifico ricorso, rivolto al giudice del lavoro, finalizzato proprio ad opporsi al licenziamento dei diplomati magistrale che hanno superato l'anno di prova: per informazioni cliccare qui.
Anief non ci sta: i docenti precari abilitati all’insegnamento, a partire dai maestri con diploma magistrale, non possono essere tirati fuori delle GaE e allontanati dall’immissione in ruolo dopo anni e anni di servizio. La posizione espressa in queste ultime ore dall’Avvocatura di Stato, che porterà al licenziamento di migliaia di maestre e maestri, di cui una parte già assunti a tempo indeterminato, non fa altro che dare seguito all’assurda sentenza n. 11 dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso, non tenendo conto del dettagliato e motivato contro-parere, firmato dall’ex presidente della Cassazione Michele De Luca.
Pertanto, il giovane sindacato conferma lo sciopero del 2 e 3 maggio: all’occorrenza, mette a disposizione un budget per il rimborso parziale delle spese viaggio per chi aderisce alla manifestazione nazionale a Roma del 3 maggio, davanti al Miur, indetta dai rappresentanti del coordinamento dei docenti diplomati magistrale abilitati. L’ennesima iniziativa di protesta farà seguito allo sciopero della fame da parte delle maestre, con un presidio permanente davanti al Miur, previsto per la prossima settimana, il 28 aprile.
“Per lo sciopero di inizio maggio, Anief invita i 140 mila supplenti docenti – spiega il suo presidente nazionale Marcello Pacifico -, a cominciare dalle 50 mila maestre inserite con riserva nelle Gae, ad astenersi dal lavoro prima di essere licenziati al 30 giugno o dopo il superamento dell’anno di prova, al fine di chiedere la riapertura straordinaria delle GaE per tutto il personale abilitato e un nuovo piano straordinario di 100 mila assunzioni in ruolo per tutto il personale precario. La protesta è estesa al personale Ata, dimenticato dalla Legge 107/15 e con poche unità assunte nel biennio a seguire. Sarà l’ultima occasione nel corrente anno scolastico per farsi sentire dalla Politica, prima di lasciare il tema ai tribunali”, conclude il sindacalista autonomo.
Saranno rimborsati prioritariamente i soci e poi tutti gli altri manifestanti nel limite del budget di 30 mila euro finanziato da ANIEF, dietro rendicontazione e presentazione dei giustificativi delle spese sostenute alla tesoreria nazionale. I rimborsi, a discrezione della segreteria amministrativa, saranno erogati, comunque, fino ad esaurimento budget. Le modalità per ottenere il rimborso saranno comunicate in risposta alla mail dedicata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dove, chi aderisce alla manifestazione, deve lasciare le proprie generalità, recapiti telefonici, scuola di servizio con indicazione di comune, provincia, regione.
Nel frattempo, per opporsi alla decisione dell’Avvocatura dello Stato, l’Anief ha predisposto uno specifico ricorso, rivolto al giudice del lavoro, finalizzato proprio ad opporsi al licenziamento dei diplomati magistrale che hanno superato l'anno di prova: per informazioni cliccare qui.
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