Sono tanti i docenti della scuola pubblica che oggi hanno partecipato alla manifestazione davanti al Miur, nel secondo giorno di sciopero consecutivo per sensibilizzare Governo e Parlamento ad approvare un decreto d’urgenza per salvare migliaia di maestri con diploma magistrale, e che si sono schierati a fianco di chi è in sciopero della fame dal 28 aprile. Pure il mondo della politica si muove a loro favore.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Ringraziamo chi da giorni in viale Trastevere e a casa ha messo in discussione la propria salute per chiedere il rispetto del diritto a poter insegnare in quanto docenti abilitati. Siano essi con diploma magistrale o Tfa oppure con Pas, non cambia. La richiesta di un intervento della politica rimane, per tutti, chiara e semplice: bisogna subito riaprire le Gae. A questa domanda rivolta al Governo c'è già una prima risposta di Forza Italia, che proprio oggi ha presentato una proposta di legge, di Fratelli d’Italia che interroga la ministra, e di Liberi e Uguali che si dichiara disponibile a votare un provvedimento d'urgenza. La protesta continuerà fino a quando le maestre e gli insegnanti precari non potranno essere assunti evitando il licenziamento. Qualsiasi altra soluzione, come una fase transitoria fallimentare nella secondaria da estendere per la primaria, è francamente irricevibile. Premesso questo, Anief chiede a tutte le forze politiche di invitare il Governo ad approvare un decreto d'urgenza e di ratificarlo nelle commissioni speciali di Camera e Senato, già da noi informate sull’urgenza del caso.
Sono tanti i docenti della scuola pubblica che oggi hanno partecipato alla manifestazione davanti al Miur, nel secondo giorno di sciopero consecutivo per sensibilizzare Governo e Parlamento ad approvare un decreto d’urgenza per salvare migliaia di maestri con diploma magistrale, e che si sono schierati a fianco di chi è in sciopero della fame dal 28 aprile. La partecipata manifestazione si è svolta nel giorno dell’ennesimo sciopero della scuola, il quarto in appena cinque mesi, e a conclusione di uno sciopero della fame che diverse maestre con diploma magistrale hanno iniziato una settimana fa assieme ad un sit in permanente, sempre nella zona del dicastero dell’Istruzione. Anche loro chiedono una norma che blocchi gli effetti dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso, che lascerebbe a casa decine di migliaia di diplomati magistrale, con il consenso dell’Avvocatura di Stato.
“Un ringraziamento – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - va innanzitutto a chi da giorni in viale Trastevere e a casa ha messo in discussione la propria salute per chiedere il rispetto del diritto a poter insegnare in quanto docenti abilitati. Siano essi con diploma magistrale o Tfa oppure con Pas, non cambia. La richiesta di un intervento della politica rimane, per tutti, chiara e semplice: bisogna subito riaprire le Gae. A questa domanda rivolta al Governo c'è già una prima risposta di Forza Italia, che proprio oggi ha presentato una proposta di legge, di Fratelli d’Italia che interroga la ministra, e di Liberi e Uguali che si dichiara disponibile a votare un provvedimento d'urgenza”.
Il leader dell’Anief annuncia che “la protesta continuerà fino a quando le maestre e gli insegnanti precari non potranno essere assunti evitando il licenziamento. Qualsiasi altra soluzione, come una fase transitoria fallimentare nella secondaria da estendere per la primaria, è francamente irricevibile. Premesso questo, Anief chiede a tutte le forze politiche di invitare il Governo ad approvare un decreto d'urgenza e di ratificarlo nelle commissioni speciali di Camera e Senato, già da noi informate sull’urgenza del caso”.
“La verità – conclude il sindacalista autonomo - è che l’anno scolastico sta finendo e il prossimo potremmo rimanere con molte cattedre scoperte. Il sindacato ha presentato una bozza di decreto legge, attraverso la quale si chiede l'approvazione con la conferma nei ruoli dei docenti neoassunti che hanno superato l'anno di prova e l’inserimento in GaE di tutti gli abilitati”.
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