Se non si inserisce nelle graduatorie ad esaurimento tutto il personale docente abilitato, si metterà a rischio il nuovo anno scolastico e le aule di giustizia si intaseranno di ricorsi. Serve, quindi, una soluzione urgente per evitare, in primis, il licenziamento di tante migliaia di maestre e maestri con diploma magistrale. I presupposti perché ciò avvenga ci sono tra l’altro tutti, considerando che nei giorni scorsi la totalità dei principali partiti che occupano le due Camere hanno espresso la loro vicinanza alle proteste veementi dei diplomati magistrale. Ma ora, all’attenzione dei parlamentari eletti nella XVIII legislatura deve corrispondere subito il favore del nuovo Esecutivo che si formerà nelle prossime ore. Senza attendere eventuali nuove elezioni. L’ultimo invito all’approvazione di un decreto legge è arrivato ieri in Aula, alla Camera, dall’on. Monica Ciaburro, appartenente a Fratelli d’Italia. Anief ha già predisposto una bozza di proposta a cui è stata accompagnata una nuova bozza che riguarda anche la trasformazione delle graduatorie di istituto in permanenti provinciali, nonché il loro utilizzo ai fini del reclutamento e l’accorpamento della prima e seconda fascia d’istituto. Nel frattempo, il sindacato ha anche chiesto al Miur di acconsentire alla sospensione dei ricorsi pendenti sull’inserimento in GaE, per via del ricorso depositato in Cassazione.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Fra un mese finiranno le lezioni scolastiche e molti insegnanti, anche della scuola superiore oltre che dell’infanzia e primaria, per via dell’adozione dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso, rischiano seriamente di non essere più chiamati a settembre, andando a provocare, in tal modo, gravi pregiudizi della continuità didattica e ulteriori ricorsi risarcitori, mentre altri saranno licenziati nonostante abbiano superato l’anno di prova.
Il nuovo Governo, di qualsiasi estrazione e finalità, ha un compito importante da dovere assolvere: riaprire le Graduatorie ad esaurimento a tutto il personale docente abilitato, in modo da non mettere a rischio il nuovo anno scolastico ed evitare che le aule di giustizia si intasino di ricorsi. A rivendicarlo con forza è il sindacato Anief, secondo il quale serve una soluzione urgente per evitare, in primis, il licenziamento di tante migliaia di maestre e maestri con diploma magistrale.
I presupposti perché ciò avvenga ci sono tra l’altro tutti, considerando che nei giorni scorsi la totalità dei principali partiti che occupano le due Camere hanno espresso la loro vicinanza alle proteste veementi dei diplomati magistrale. Ma ora, all’attenzione dei parlamentari eletti nella XVIII legislatura deve corrispondere subito il favore del nuovo Esecutivo che si formerà nelle prossime ore. Senza attendere eventuali nuove elezioni.
“Fra un mese – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - finiranno le lezioni scolastiche e molti insegnanti, anche della scuola superiore oltre che dell‘infanzia e primaria, per via dell’adozione dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso, rischiano seriamente di non essere più chiamati a settembre, andando a provocare, in tal modo, gravi pregiudizi della continuità didattica e ulteriori ricorsi risarcitori, mentre altri saranno licenziati nonostante abbiano superato l’anno di prova”.
L’ultimo invito all’approvazione di un decreto legge è ancora rivolto in Aula, alla Camera, da un deputato: si tratta di Monica Ciaburro, appartenente a Fratelli d’Italia. Solo ieri, l’on. Ciaburro ha detto a Montecitorio che occorre “dare una risposta immediata”; poi si è rivolto al Governo perché “emetta un decreto-legge urgente per scongiurare il licenziamento di migliaia di maestre e maestri e garantire la continuità didattica, risolvendo il problema del precariato. Chiediamo a tutte le altre forze politiche presenti in questo Parlamento – ha continuato - di mobilitarsi per dare una soluzione politica alle conseguenze della recente sentenza del Consiglio di Stato”.
A questo proposito, Anief ha già predisposto una bozza di proposta a cui è stata accompagnata una nuova bozza che riguarda anche la trasformazione delle graduatorie di istituto in permanenti provinciali, nonché il loro utilizzo ai fini del reclutamento e l’accorpamento della prima e seconda fascia d’istituto. Nel frattempo, il sindacato ha anche chiesto al Miur di acconsentire alla sospensione dei ricorsi pendenti sull’inserimento in GaE, per via del ricorso depositato in Cassazione per l’annullamento per eccesso di giurisdizione della sentenza dell’Adunanza plenaria.
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