La Corte d’Appello di Venezia accoglie la richiesta dei legali Anief e conferma il diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per mancato aggiornamento. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Riaprire le GaE è indispensabile per sanare tutte le illegittimità di questi anni perpetrate ai danni dei docenti abilitati.
I tribunali danno ancora una volta ragione ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Denis Rosa che ottengono una nuova vittoria in Corte d'Appello e la conferma del pieno diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La normativa che tutela il diritto dei docenti cancellati a essere reinseriti nelle graduatorie ad esaurimento all'atto dell'aggiornamento successivo è chiara e questa nostra vittoria in Corte d'Appello è la prova che il Miur ha da sempre agito illegittimamente. La riapertura delle GaE continua ad essere un provvedimento indispensabile per sanare le storture e le illegittimità perpetrate in questi anni a discapito di tutti i lavoratori abilitati ingiustamente cancellati ‘a vita’ dalle Graduatorie, ma anche per rendere finalmente giustizia ai tanti docenti abilitati con Diploma Magistrale, laurea SFP, abilitazione TFA/PAS o qualsiasi percorso abilitativo cui non si può precludere l'accesso a un canale così importante per conseguire l'immissione in ruolo e le supplenze annuali”.
La Corte d'Appello di Venezia, intanto, ha accolto senza riserve il ricorso proposto dall'Anief ritenendo legittima la possibilità di reinserimento nelle graduatorie ad esaurimento e, uniformandosi alla precedente giurisprudenza favorevole già ottenuta grazie alla grande perizia e competenza in materia dei legali Anief, è stato ancora una volta confermato che non possono assumere alcun rilievo in senso contrario i decreti ministeriali che si sono succeduti nel tempo, non potendo disposizioni di carattere amministrativo derogare ad una norma di legge. La Corte d'Appello, dunque, accoglie le richieste Anief e condanna l’Amministrazione all'immediato reinserimento della docente nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento della provincia di interesse, disponendo a carico del Miur il pagamento delle spese di soccombenza quantificate in 3.308 Euro, oltre 15 % spese generali, Iva e Cpa.
“La normativa che tutela il diritto dei docenti cancellati a essere reinseriti nelle graduatorie ad esaurimento all'atto dell'aggiornamento successivo a quello di cancellazione è chiara - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e questa nostra vittoria in Corte d'Appello è la prova che il Miur ha da sempre agito illegittimamente. La riapertura delle GaE continua ad essere un provvedimento indispensabile per sanare le storture e le illegittimità perpetrate in questi anni a discapito di tutti i lavoratori abilitati ingiustamente cancellati ‘a vita’ dalle Graduatorie, ma anche per rendere finalmente giustizia ai tanti docenti abilitati con Diploma Magistrale, laurea SFP, abilitazione TFA/PAS o qualsiasi percorso abilitativo cui non si può precludere l'accesso a un canale così importante per conseguire l'immissione in ruolo e le supplenze annuali”. L'Anief, fin dallo scorso mese di gennaio, ha predisposto una bozza di Decreto Legge cui ha fatto seguire, nei giorni scorsi, una nuova proposta di decreto che prevede anche la trasformazione delle graduatorie di istituto in permanenti provinciali, nonché il loro utilizzo ai fini del reclutamento e l’accorpamento della prima e della seconda fascia d’istituto.