Nuova vittoria Anief presso il Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata che emana due sentenze di pieno accoglimento con cui conferma che il servizio svolto nelle scuole paritarie deve essere riconosciuto e valutato nelle procedure di trasferimento. Ancora attive le adesioni ai ricorsi Anief per la Mobilità 2018.
Il Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata dà piena ragione al nostro sindacato e dichiara illegittimo il CCNI nella parte in cui nega la valutazione del servizio nelle scuole paritarie nelle procedure di mobilità. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le nostre vittorie in tribunale dimostrano che il contenuto della contrattazione integrativa sulla mobilità è discriminatorio in questo e in altri punti come la parte in cui valuta solo parzialmente il servizio preruolo per le graduatorie interne d'istituto o non computa gli anni di precariato per il raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Occorre rivedere molti parametri della contrattazione integrativa sui trasferimenti e il nostro sindacato si impegnerà a sanare le illegittimità che da troppo tempo vengono reiterate”. Ancora attive le adesioni ai ricorsi Anief contro la procedura di Mobilità per quanti hanno dichiarato il servizio e i titoli oggetto del ricorso nella domanda di trasferimento.
Il Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata, infatti, su ricorso patrocinato dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Aldo Esposito, evidenzia come “ai sensi dell’articolo 2 comma 2 della legge 333/2001 i servizi d’insegnamento prestati dal 10 settembre 2000 nelle scuole paritarie di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, sono valutati nella stessa misura prevista per il servizio prestato nelle scuole statali” e concorda in pieno con le tesi sostenute dall'Anief, rilevando l'impossibilità per la contrattazione di violare la normativa primaria. Il Giudice del Lavoro dichiara, pertanto, che il CCNI, proprio nella parte in cui dispone che il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile, deve essere disapplicato in ossequio alle disposizioni dettate dalla legge. I ricorrenti, dunque, hanno ottenuto il punteggio richiesto e derivato dagli anni di servizio svolti nelle scuole paritarie e il Ministero dell'Istruzione dovrà non solo provvedere all'immediata rettifica dei trasferimenti già effettuati, ma anche corrispondere le spese di giudizio, quantificate in un totale di 3.100 Euro oltre accessori.
“Le nostre vittorie in tribunale – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - dimostrano che il contenuto della contrattazione integrativa sulla mobilità è discriminatorio in questo e in altri punti come la parte in cui valuta solo parzialmente il servizio preruolo per le graduatorie interne d'istituto o non computa gli anni di precariato per il raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Occorre rivedere molti parametri della contrattazione integrativa sui trasferimenti e il nostro sindacato si impegnerà a sanare le illegittimità che da troppo tempo vengono reiterate”. L'Anief ricorda che sulla mobilità ha attivato una serie di ricorsi volti alla tutela e al rispetto dei diritti dei lavoratori della scuola purtroppo, e ancora una volta, violati con il CCNI 2018.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief sulla mobilità, clicca qui.