Ulteriore vittoria dei legali Anief avverso le procedure della mobilità straordinaria posta in essere dal Miur durante l’anno scolastico 2016/2017: nuovamente sotto accusa l’algoritmo ministeriale che ha spostato con criteri a dir poco discutibili i docenti da una parte all’altra dello stivale. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): questa è solo una delle problematiche legate alla mobilità. Bisogna rivedere tutte le regole nel rispetto dei principi costituzionali e eurounitari.
Il Tribunale del Lavoro di Velletri, su ricorso patrocinato dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Marco Di Pietro e Salvatore Russo, accoglie la richiesta di una docente trasferita dall’algoritmo “impazzito” del Miur addirittura in altra regione rispetto a quella di appartenenza e condanna il Ministero imponendogli il rispetto del principio costituzionale del merito. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “L’utilizzo del famigerato “algoritmo impazzito” nella mobilità 2016 ha portato il Miur e gli organi competenti, nella maggior parte dei casi, a commettere macroscopici errori durante le varie fasi della mobilità straordinaria penalizzando la meritocrazia e il punteggio dei docenti che ne facevano richiesta in favore di un criterio del tutto arbitrario. Con la nostra rappresentatività ci batteremo ai tavoli contrattuali per sanare tutte le illegittimità ancora contenute nel CCNI come il mancato punteggio assegnato al servizio nelle scuole paritarie, il mancato computo del preruolo per il quinquennio di sostegno o l’illegittima valutazione parziale del servizio da precari nelle graduatorie interne d’istituto”. L'Anief ricorda che è sempre possibile aderire ai ricorsi sulla mobilità 2018 per quanti hanno dichiarato titoli e servizi di cui rivendicano la valutazione.
Con una sentenza di pieno accoglimento il Tribunale del Lavoro di Velletri soddisfa la richiesta di una docente che contestava la procedura e i criteri utilizzati per la mobilità straordinaria 2016/2017 dopo essere stata illegittimamente assegnata in altra regione nonostante un punteggio più alto rispetto ad altre colleghe trasferite nella provincia di preferenza. Grazie all’ottimo intervento dei legali Anief, infatti, il Tribunale del Lavoro del comune romano ha accertato “l’illegittimità dell’assegnazione della docente Omissis all’Ambito Territoriale Omissis – in luogo dell’Ambito Territoriale Omissis – come ad essa spettante” e ordina al Ministero convenuto l’immediata correzione del trasferimento effettuato. Tra i motivi della decisione di tale accoglimento, c’è da sottolineare come il Tribunale abbia considerato “che il comportamento dell’amministrazione convenuta deve ritenersi illegittimo, poiché, in forza del proprio punteggio, aveva diritto ad un trasferimento in Ambiti Territoriali per i quali aveva espresso preferenza, e nei quali sono stati trasferiti concorrenti aventi punteggio inferiore”. Il Giudice del Lavoro, quindi, “condanna il MIUR, in persona l.r. pro-tempore, a rimborsare alla ricorrente spese di lite, che vengono liquidata in € 2.200,00 oltre IVA, CPA e spese generali, come per legge”.
“L’utilizzo del famigerato “algoritmo impazzito” nella mobilità 2016 – afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ha portato il Miur e gli organi competenti, nella maggior parte dei casi, a commettere macroscopici errori durante le varie fasi della mobilità straordinaria penalizzando la meritocrazia e il punteggio dei docenti che ne facevano richiesta in favore di un criterio del tutto arbitrario. Con la nostra rappresentatività ci batteremo ai tavoli contrattuali per sanare tutte le illegittimità ancora contenute nel CCNI come il mancato punteggio assegnato al servizio nelle scuole paritarie, il mancato computo del preruolo per il quinquennio di sostegno o l’illegittima valutazione parziale del servizio da precari nelle graduatorie interne d’istituto” L'Anief ricorda che è sempre possibile aderire ai ricorsi sulla mobilità 2018 per quanti hanno dichiarato titoli e servizi di cui rivendicano la valutazione.
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