Nel mirino del Tribunale amministrativo del Lazio è andato a finire la decisione del Ministero dell’Istruzione di attribuire al biennio iniziale dei licei specializzati nell’offerta formativa musicale una sola ora, anziché le due previste, di esecuzione per il primo strumento, andando così a determinare un danno evidente agli studenti. I giudici, replicando la posizione già espressa lo scorso anno, hanno ritenuto errata la scelta ministeriale per violazione della normativa primaria, ritenendo quindi illegittima la Nota Miur n. 16041/2018, risalente al 29 marzo scorso, che ha definito le regole di formazione degli organici del personale docente del prossimo anno scolastico perché emanata in violazione del Dpr n. 89 del 15 marzo 2010. In quella Nota ministeriale, l’amministrazione aveva previsto per l’insegnamento della materia Esecuzione e interpretazione soltanto un’ora per il primo strumento (come per il secondo strumento) trasformando l’ora decurtata in attività di ascolto musicale, ritenendolo equivalente.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’ascolto della musica, sebbene rappresenti una parte della didattica all’interno del liceo musicale, non ha nulla a che vedere con l’esecuzione tecnico-pratica. La quale incarna la finalità principale di questa particolare tipologia di liceo, peraltro sempre più richiesto a livello nazionale. A questo punto, l'Anief è intenzionato a chiedere un incontro urgente al Ministero dell’Istruzione, per far sì che i provvedimenti giudiziali non restino lettera morta e chiedere all'Amministrazione di attivare tutte le procedure utili per ripristinare immediatamente l'ora di esecuzione del primo strumento.
Gli organici dei docenti che insegnano nei licei musicali vanno rifatti: a stabilirlo è il Tar del Lazio, attraverso una sentenza emanata in questi giorni e ottenuta dai legali dell’Anief. Nel mirino dei giudici è andato a finire la decisione del Ministero dell’Istruzione di attribuire al biennio iniziale dei licei specializzati nell’offerta formativa musicale una sola ora, anziché le due previste, di esecuzione per il primo strumento, andando così a determinare un danno evidente agli studenti. I giudici, replicando la posizione già espressa lo scorso anno, hanno ritenuto errata la scelta ministeriale per violazione della normativa primaria, ritenendo quindi illegittima la Nota Miur n. 16041/2018, risalente al 29 marzo scorso, che ha definito le regole di formazione degli organici del personale docente del prossimo anno scolastico perché emanata in violazione del Dpr n. 89 del 15 marzo 2010.
In quella Nota ministeriale, l’amministrazione aveva previsto per l’insegnamento della materia Esecuzione e interpretazione soltanto un’ora per il primo strumento (come per il secondo strumento) trasformando l’ora decurtata in attività di ascolto musicale, ritenendolo equivalente. Eppure il Dpr n. 89/2010 indicava espressamente tre ore di strumento (due ore di primario e uno di secondario) per il biennio dei Licei Musicali. Ancora una volta, dunque, l'azione legale dell'Anief si è dimostrata vincente e ha fatto sì che centinaia di alunni, con un ricorso patrocinato dai legali del giovane e combattivo sindacato in forma assolutamente gratuita per le famiglie, abbiano ottenuto la tutela dei propri diritti e l'accesso a una formazione esaustiva e completa.
“In tribunale – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – il Ministero dell’Istruzione, attraverso l’avvocatura, ha tentato di dimostrare che una lezione frontale per il primo strumento musicale può essere tranquillamente sostituita con un’ora di ascolto. Ma non è così, perché l’ascolto della musica, sebbene rappresenti una parte della didattica all’interno del liceo musicale, non ha nulla a che vedere con l’esecuzione tecnico-pratica. La quale incarna la finalità principale di questa particolare tipologia di liceo, peraltro sempre più richiesto a livello nazionale”.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha ritenuto irricevibile anche un’altra doppia suggestiva tesi del Miur: quella che “l’interpretazione comprende anche l’ascolto sotto il profilo della percezione in gruppo della postura e dell’esecuzione singola” e quella che la riduzione dell’orario di insegnamento frontale del primo strumento fosse dovuta alle “carenze della dotazione organica che, tuttavia, - si specifica nella sentenza - non costituisce una valida motivazione a supporto della scelta di non rispettare il piano di studi predisposto in sede normativa per la sezione musicale dei licei”.
“Il Tar del Lazio – continua Marcello Pacifico - ci ha quindi dato nuovamente e pienamente ragione e ha annullato in via definitiva anche la nota Miur sugli organici del 2018 ribadendo la necessità di tutelare il diritto all'istruzione degli alunni. A questo punto, l'Anief è intenzionato a chiedere un incontro urgente al Ministero dell’Istruzione, per far sì che i provvedimenti giudiziali non restino lettera morta e chiedere all'Amministrazione di attivare tutte le procedure utili per ripristinare immediatamente l'ora di esecuzione del primo strumento nel pieno rispetto della normativa e degli ordini del tribunale. Solo in questo modo – conclude il presidente Pacifico – assisteremo alla tutela del diritto delle famiglie e degli alunni ad un'istruzione accurata e completa”.
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