La dotazione organica complessiva di tutti i profili Ata scende a 203.456 lavoratori per il prossimo anno scolastico. Da settembre in Campania ci saranno 115 posti in meno (dal 2011 in complessivo sono 1.045), in Sicilia 73 (in sette anni persi mille posti). La Puglia subisce anch’essa dei tagli pesanti con 98 unità in meno a breve e 854 totali. Seguono la Calabria, la Basilicata, la Sardegna. Assistiamo, dunque, ad un decremento progressivo non giustificato dalla riduzione del tasso di natalità, perché le scuole del Sud e delle Isole sono anche quelle dove si continua a registrare il maggior numero di abbandoni scolastici, con province che superano il 40% di dispersione.
Anief, pertanto, rilancia i ricorsi per risarcire i 25 mila precari ogni anno chiamati a supplire in posti vacanti e disponibili, come gli altri 40 mila supplenti brevi che hanno diritto allo stesso trattamento economico del personale di ruolo attraverso l’assegnazione dei medesimi scatti stipendiali automatici. Nel frattempo, a Palermo si procede alla stabilizzazione del personaleco.co.co.ee, precario da 18 anni, e si aspetta l'assunzione dei cento assistenti tecnici chiamati sempre al 31 agosto ma ancora non immessi in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): L'ultima Legge di Stabilità, se ha tutelato il caso dei cococo assunti per più di 36 mesi nella provincia di Palermo che effettuano quotidianamente il lavoro degli Ata, ha dimenticato il resto del personale Ata gestito direttamente dallo Stato e da anni assunto come supplente. Eppure, si tratta degli stessi lavoratori, presenti a partire dagli assistenti tecnici della provincia. Senza dimenticare che gli oltre 3.700 tagli effettuati negli ultimi anni vanno a colpire il medesimo personale Ata letteralmente ignorato dalla Buona Scuola del Governo Renzi, malgrado la sentenza della Consulta derivante da quella Mascolo C-22/13 della Corte di Giustizia europea.
Si riduce l’investimento di risorse umane nelle scuole del Sud: in linea con il passato, continua infatti a scendere la quota di amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici che operano nelle scuole del Meridione e delle Isole maggiori. A comunicarlo ufficialmente è stato il Ministero dell’Istruzione ai sindacati, attraverso un’informativa sugli organici ATA riguardante il prossimo anno scolastico 2018/19. Dalle tabelle consegnate, da settembre risultano cancellati 140 posti di assistente amministrativo e 385 di collaboratore scolastico. A questi, potrebbero inoltre aggiungersi i tagli per i DSGA, i Direttori dei servizi generali e amministrativi, per i quali sapremo a metà giugno se ci saranno variazioni in base alle scuole sottodimensionate.
“La dotazione organica complessiva di tutti i profili Ata – scrive oggi Orizzonte Scuola - è di 203.456 per il prossimo anno scolastico, una cifra che ha subito un taglio complessivo dal 2011/12 di ben 3.667 posti. I maggiori tagli nelle regioni del Sud. Quest’anno in Campania sono stati tagliati 115 posti (dal 2011 in complessivo sono 1.045), in Sicilia 73 (nel totale mille posti). La Puglia subisce anch’essa dei tagli pesanti con 98 quest’anno e 854 totali. Segue la Calabria, la Basilicata, la Sardegna”.
Campania e Sicilia, quindi, sono le Regioni più penalizzate, con oltre mille posti persi in sette anni. Tra le Regioni più martoriate, sempre sul fronte dell’organico del personale Ata, figura quindi la Puglia: nel prossimo anno gli istituti scolastici campani perderanno ben 85 collaboratori scolastici, quelli pugliesi 71 e i calabresi 53. Assistiamo, dunque, ad un decremento progressivo non giustificato dalla riduzione del tasso di natalità, perché le scuole del Sud e delle Isole sono anche quelle dove si continua a registrare il maggior numero di abbandoni scolastici, con province che superano il 40% di dispersione.
“L'ultima Legge di Stabilità, se ha tutelato il caso dei cococo assunti per più di 36 mesi nella provincia di Palermo che effettuano quotidianamente il lavoro degli Ata, ha dimenticato il resto del personale gestito direttamente dallo Stato e da anni assunto come supplente. Eppure, si tratta degli stessi lavoratori Ata, presenti a partire dagli assistenti tecnici della provincia. Senza dimenticare che gli oltre 3.700 tagli effettuati negli ultimi anni vanno a colpire il medesimo personale Ata letteralmente ignorato dalla Buona Scuola del Governo Renzi, malgrado la sentenza della Consulta derivante da quella Mascolo C-22/13 della Corte di Giustizia europea”.
Per questi motivi, Anief rilancia i ricorsi per risarcire i 25 mila precari ogni anno chiamati a supplire in posti vacanti e disponibili, come gli altri 40 mila supplenti brevi che hanno diritto allo stesso trattamento economico del personale di ruolo attraverso l’assegnazione dei medesimi scatti stipendiali automatici. Nel frattempo, a Palermo si procede alla stabilizzazione del personaleco.co.co.ee, precario da 18 anni, e si aspetta l'assunzione dei cento assistenti tecnici chiamati sempre al 31 agosto ma ancora non immessi in ruolo.
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