Il Tar Lazio, con l’Ordinanza Collegiale n. 6727/18, pubblicata ieri, ha accolto l’istanza di correzione presentata dall'Avvocato Anief Tiziana Sponga, modificando la sentenza n. 5324/2018 (R.G. 8558/14) con la quale era stato erroneamente rigettato il ricorso di centinaia di ricorrenti titolari di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 a seguito di un'udienza fissata per la sola correzione di errori materiali. Alcuni ATP, nonostante le segnalazioni ricevute direttamente dal nostro Ufficio Legale, avevano provveduto all'ingiusta esclusione dei nostri iscritti e ora dovranno, altrettanto prontamente, provvedere a reinserirli nelle graduatorie di competenza.
Il TAR Lazio, constatato l'errore prontamente segnalato dai legali Anief, infatti, evidenzia come “in effetti la camera di consiglio era fissata per la mera delibazione dell’istanza di correzione, con derivata preclusione alla decisione di merito, nemmeno ex art.60 cpa, sicché l’errore materiale appare evidente e non si traduce, come non implausibilmente, prima facie, opina la difesa erariale, in vizio della sentenza, evocabile in via esclusiva davanti al giudice d’appello” e, considerando che “da un lato la domanda di correzione dell’originaria ordinanza deve essere accolta, risultando tra i ricorrenti i nominativi indicati, dall’altro che la sentenza n. 5324/2018 deve essere modificata”, provvede a cancellare dal provvedimento precedente tutti i riferimenti ai motivi di rigetto sostituendoli con il mero inserimento, come sarebbe stato corretto sin dall'inizio, dei nominativi dei ricorrenti mancanti.
L'Anief, che ha nuovamente dimostrato di saper ben tutelare i diritti dei propri iscritti attraverso la competente azione dei propri legali, rassicura tutti gli interessati confermando che, nelle more del giudizio, potranno continuare a permanere nelle graduatorie a esaurimento usufruendo delle favorevoli ordinanze cautelari già ottenute in loro favore e comunica che provvederà immediatamente a far notificare il provvedimento, ora corretto, a quegli ATP che avevano erroneamente e incautamente provveduto a cancellare i ricorrenti dalle graduatorie.