Udir, nel prossimo provvedimento urgente della scuola, chiederà con un emendamento l'accoglimento della richiesta di permanenza in servizio per tutti i dirigenti scolastici che ne faranno richiesta. Tale intervento permetterebbe di non disperdere un patrimonio di conoscenze prima dell’entrata in servizio dei nuovi dirigenti scolastici che saranno assunti con il prossimo concorso. Suddetta opzione renderebbe facile calmierare il prossimo esplosivo problema delle reggenze scolastiche, elemento distonico nel già fragile sistema scuola. È necessario infatti ricordare che il sindacato Udir ha ormai da un anno evidenziato il grave problema delle reggenze scolastiche, facendo notare come sia improduttivo il persistere di tale modalità di gestione delle scuole. Queste manovre non faranno altro che peggiorare e rafforzare l’istituto delle reggenze; Udir ha chiesto, a gran voce, di mantenere in servizio i dirigenti ancora per un anno o quantomeno in attesa del nuovo concorso.
Marcello Pacifico (Udir): Il nostro sindacato ha non solo anticipato i tempi, ma ha correttamente definito il problema individuando una soluzione, seppure temporanea, ma con un significativo risparmio per le finanze pubbliche e di semplice ed efficace realizzazione. Considerando che le reggenze scolastiche non garantiscono una funzionale organizzazione del servizio sia in termini di qualità, sia in termini di efficienza organizzativa, la permanenza volontaria in servizio al 31 agosto 2019 dei dirigenti scolastici collocati in pensione dal 1° settembre 2018 garantirebbe pertanto continuità alle istituzioni scolastiche, con un successivo passaggio quasi naturale ai nuovi presidi vincitori di concorso da espletarsi il 1° settembre 2019. Si eviterebbe di aumentare il bacino delle reggenze e, sul piano finanziario, la proroga comporterebbe un risparmio per la finanza pubblica, considerando la mancata assegnazione delle reggenze e quindi delle diarie ad personam.
Udir, nel prossimo provvedimento urgente della scuola, chiederà con un emendamento l'accoglimento della richiesta di permanenza in servizio per tutti i dirigenti scolastici che ne faranno richiesta. Tale intervento permetterebbe di non disperdere un patrimonio di conoscenze prima dell’entrata in servizio dei nuovi dirigenti scolastici che saranno assunti con il prossimo concorso.
Inoltre, suddetta opzione renderebbe facile calmierare il prossimo esplosivo problema delle reggenze scolastiche, elemento distonico nel già fragile sistema scuola. È necessario infatti ricordare che il sindacato Udir ha ormai da un anno evidenziato il grave problema delle reggenze scolastiche, facendo notare come sia improduttivo il persistere di tale modalità di gestione delle scuole. Infatti, la reggenza è un tamponamento provvisorio di una situazione che non può diventare consuetudine, anche perché è in realtà una degenerazione del sistema scolastico.
Un fatto ancor più grave peggiorerà la situazione: infatti, con l’inizio del prossimo anno scolastico, a seguito dei pensionamenti, volontari e d’ufficio, che si concretizzeranno in questi mesi, saranno oltre 2 mila - uno ogni quattro – le scuole prive del loro capo d’istituto e che quindi andranno in reggenza. Quella che doveva essere una situazione transitoria ed eccezionale, con alcune scuole assegnati a presidi già titolare del loro istituto, sta diventando purtroppo la prassi. Inoltre, viene aggravata dall’allestimento di un concorso elefantiaco, con troppi precari e neo-immessi in ruolo illegittimamente esclusi, che blocca anche qualsiasi tentativo di turn over.
Dunque, queste manovre non faranno altro che peggiorare e rafforzare l’istituto delle reggenze; Udir ha chiesto, a gran voce, di mantenere in servizio i Dirigenti ancora per un anno o quantomeno in attesa del nuovo concorso. Proprio in questi giorni è stata presentata un’Interrogazione Urgente, da parte del senatore Luigi Vitali al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, riguardo alla gravissima situazione già segnalata da Udir.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma che “il nostro sindacato ha non solo anticipato i tempi, ma ha correttamente definito il problema individuando una soluzione, seppure temporanea, ma con un significativo risparmio per le finanze pubbliche e di semplice ed efficace realizzazione”.
“Inoltre, considerando che le reggenze scolastiche non garantiscono una funzionale organizzazione del servizio sia in termini di qualità, sia in termini di efficienza organizzativa, la permanenza volontaria in servizio al 31 agosto 2019 dei dirigenti scolastici collocati in pensione dal 1° settembre 2018 garantirebbe pertanto continuità alle istituzioni scolastiche, con un successivo passaggio quasi naturale ai nuovi presidi vincitori di concorso da espletarsi il 1° settembre 2019”, continua il presidente.
“Dunque, si eviterebbe di aumentare il bacino delle reggenze e, sul piano finanziario, la proroga comporterebbe un risparmio per la finanza pubblica, considerando la mancata assegnazione delle reggenze e quindi delle diarie ad personam”, conclude il sindacalista autonomo.
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